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9 Aprile 2008 13:13

Elezioni politiche 2008: nota a margine

793 visualizzazioni - 1 commento

di Paolo Farinella

Care Amiche e Amici, avverto che questa sera alle ore 17,30, nella chiesa di San Torpete, in piazza San Giorgio Genova vi sarà una conferenza dal titolo: "Le apparizioni mariane in Liguria tra devozione e uso politico (secoli XVI-XIX)". I relatori, don Paolo Fontana, direttore dell'archivio storico della diocesi di Genova per la parte devozionale-religiosa e Calogero Farinella, ricercatore in storia, esporranno i fatti storici che portarono gerarchia e borghesia cattoliche ad utilizzare le apparizioni come strumento per la gestione politica di situazioni difficili. Colgo l'occasione per inviare a tutti una mia ultima riflessione sulle conseguenze del voto di domenica prossima. Un caro saluto a tutti: Paolo Farinella, prete Elezioni politiche 2008: nota a margine Care Amiche e Cari Amici, un par di giorni ancora e sapremo il nostro destino: se essere una Repubblica costituzionale o una mafia istituzionalizzata. In questi ultimi giorni di degenerazione elettorale il futuro è più chiaro. In sintesi: 1) Veltroni non mi entusiasma affatto e se fossimo in una democrazia normale, darei il mio voto come testimonianza ad un partito minore, pur sapendo che non andrà mai al governo. Ora però non si può fare perché siamo in emergenza. A malincuore voto Veltroni alla Camera e al Senato. E’ l’ultima volta che voto «per disperazione». Alle prossime elezioni, se ve ne saranno ancora (dubito, se vincerà Berlusconi), voterò solo secondo coscienza. 2) Berlusconi & C. Se per disgrazia dovesse vincere, avremo questo scenario: 5 anni di «sgoverno»: a) Tremonti sarà il fantasioso ministro dell'economia, quello che ha raschiato il fondo del barile. b) Berlusconi smantellerà tutta la Costituzione, compresa la parte I (diritti e doveri) e sarà la devastazione morale e sociale della Nazione. c) Alla scadenza del mandato di Napolitano, l’uomo di Arcore si farà eleggere presidente della Repubblica e anche capo del governo. Per i prossimi 12 anni l’Italia avrà Berlusconi al governo e Berlusconi Capo dello Stato. Questa è la strategia che è sottintesa a questa campagna elettorale. Non volevamo morire democristiani, dovremo rassegnarci ad essere seppelliti berlusconiani? 3) Chi volesse votare Berlusconi & C. dovrebbe ricordare questi semplici fatti: a) Berlusconi ha una grande considerazione delle donne: nel suo finto partito, ma sicuro pied-à-terre, le donne possono stare solo in posizione orizzontale o tutt’al più in piedi, ma solo per fare torte ai maschi che si sacrificano per il bene dell’Italia. Nel casino delle libertà, della donna si dice quello che Pio X (santo) diceva nel secolo scorso: «La donna? che la tasa, che la staga in casa e che piasa». b) Se vince Berlusconi distruggerà quel residuo di giustizia che è rimasto: chiede l’esame psicologico per i magistrati, mentre è lui ad avere bisogno del test neuropsichiatrico. c) Accusa Di Pietro di essere giustizialista, ma nessuno gli ricorda che nel 1994 fu lui a chiedere a Di Pietro di fare il ministro della giustizia nel suo governo. Possibile che gli Italiani dimentichino così presto la verità dei fatti? c) Se vince Berlusconi, l’Italia torna in guerra in Iraq: lo ha promesso al suo amico Bush. d) Se vince Berlusconi, andranno in Parlamento 24 inquisiti o condannati, cioè delinquenti dichiarati o candidati ad esserlo. Questa gente farà le leggi e sarà garante di legalità (?????). e) Se vince Berlusconi, abbasserà le tasse ai super-ricchi a spese dei poveri: lo ha già promesso. f) Se vince Berlusconi, facilmente avremo un Stato clericale perché il suo duplice interesse è sistemare i suoi affari ancora in sospeso (per es. tv) e insediarsi al Quirinale. Per questo avrà bisogno del sostegno di là e di qua del Tevere. g) Se vince Berlusconi, potremmo dire addio alla lotta all’evasione fiscale perché chi ruba alla collettività è definito da lui "furbo". h) Marcello Dell’Utri, suo fraterno compagno di mafia, condannato in 3° grado per associazione mafiosa e per questo sicuro senatore, dichiara: 1) che il mafioso stalliere-controllore di Berlusconi, Silvano Mangano, è un eroe; che una volta al potere rivedranno la Resistenza, cioè l’aboliranno per legge. 4) Mai come in questa occasione, ognuno di noi è chiamato a difendere lo Stato di diritto, la Carta costituzionale, salvata da un referendum popolare e ora di nuovo in pericolo mortale. 5) Proprio perché siamo prigionieri di una legge elettorale voluta da Berlusconi, votarlo significa premiarlo e dargli carta bianca perché l’uomo è senza scrupoli, senza etica, senza dignità politica, senza senso dello Stato. 6) Votare Berlusconi significa abdicare alla propria dignità di cittadino e di persona perbene.

COMMENTI

10 Aprile 2008 00:51

caro prete, nella "nota a margine" sei ineccepibile... sulle apparizioni mariane mi è venuto da vomitare ... molla le apparizioni che diventi perfetto! Ciao prete!

pier

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