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26 Febbraio 2008 00:13

Parlamento Antidemocratico.

411 visualizzazioni - 0 commenti

di Eugenio Fava

Fate sapere a tutti cosa stà succedendo. Da parte Mia,non Vado a Votare da oltre 20 Anni. Ma visto che la lista per "IL BENE COMUNE" Esclude legami alla politica stessa . Infatti tutti se non quasi Tutti nella Lista, Sono persone,molto lontane dalla Politica;infatti lo slogan,è: FUORI E CONTRO I PARTITI ATTUALI. Solo Giovedi sera Ho Ricevuto invito dal Senatore di Accettare Candidatura al Senato della Repubblica, anche perche la lista di segnalazione parte da una persona Affidabile e che Stimo. Il Noto Ricercatore Stefano Dott.Montanari. Riporto in seguito cosa è successo. PS.La lista si Basa su Persone attive Sui Meetup dei Grilli Parlanti,su tutto il territorio Nazionale,forse è per questo che sta succedendo quanto segue. - Al Presidente della Repubblica - Al Presidente del Senato - Al Presidente della Camera - A tutti i componenti della Corte Costituzionale - A tutti i componenti del Consiglio di Stato - Agli ex Presidenti della Repubblica - Ai direttori delle testate giornalistiche Lettera aperta ai parlamentari italiani Colleghi deputati e senatori, il Consiglio dei Ministri, nella seduta di venerdì 15 ha deciso che, per i tempi brevi della campagna elettorale (per altro indetta impedendo lo svolgimento di un referendum già approvato e nonostante la Corte Costituzionale abbia espresso seri dubbi di costituzionalità sulla legge esistente), si derogherà sulla presentazione delle 60-70.000 firme a cui avrebbero dovuto sottostare tutte quelle liste elettorali che, rispetto alle elezioni del 2006, avessero cambiato simbolo. Quella della raccolta firme è una procedura estenuante e costosa, e si può convenire che perdere uno dei due mesi che ci separano dal 13 aprile, per raccogliere tutte le firme, rappresenti un drastico taglio dei tempi necessari per entrare in rapporto con un significativo numero di elettori. Ma la forzatura costituzionale e politica sta nel prevedere la soluzione dei problemi di tutte le forze politiche e associazioni, rappresentate in Parlamento, tranne il solo Movimento Politico dei Cittadini, di cui io sono l'unico rappresentante. Non solo; la sua non chiara stesura ha prodotto due diverse letture: una più restrittiva che dava tempo fino alle 24 del giorno stesso. Noi l'abbiamo appreso l'indomani e solo il lunedì erano contattabili gli uffici; è singolare che altri invece fossero subito nelle condizioni di ottemperare a questa restrittiva lettura dando vita ad aggregazioni "tecniche" che hanno aggirato la nuova norma. L'altra versione, degli uffici della Camera, sostiene invece la possibilità di ottenere una dichiarazione "tecnica" di adesione da parte di un altro parlamentare, notificata al Presidente della Camera competente, anche in data successiva al 15 febbraio, e comunque entro la data di conversione parlamentare del Decreto. Noi stiamo vivendo quel Decreto come un chiaro atto "Contra personam". Come è possibile, nel rispetto dei principi costituzionali, che solo a noi della lista PER IL BENE COMUNE venga negato un diritto riconosciuto a tutti gli altri parlamentari? O vale per tutti, piccoli e grandi, che hanno modificato il simbolo con cui furono eletti nel 2006, o non vale per nessuno; adottare provvedimenti "contra personam" non é una caratteristica delle democrazie. Qualora alcuni colleghi pensassero di poter sostenere la tesi che purtroppo la decisione è già presa e che solo il caso ha voluto che noi fossimo le uniche vittime, ci permettiamo di rilevare che tempi, modi e successive modifiche adottate alla Camera, dimostrano il contrario, mentre in questi giorni non sono mancati chiari messaggi del tipo: "Ci hai reso la vita difficile, che ti aspettavi ? " Non ci resta quindi altra strada che fare appello a voi, alla vostra sensibilità istituzionale e democratica perché alla Camera ed al Senato venga corretta questa norma "contra personam". Spesso risuonano nelle nostre aule le parole di Voltaire : "Io non sono d'accordo con ciò che dici, ma mi batterei fino alla morte per il tuo diritto di dirlo". Per correggere e porre rimedio ad un atto "contra personam" non credo sia necessario giungere alla morte di nessuno di voi; basterà un po' di coerenza tra ciò che sarete chiamati a votare ed i vostri ripetuti richiami alla democrazia, alla libertà ed alla tolleranza, e concludere con la necessità di rimuovere una arrogante punizione verso un parlamentare che in questi due anni ha civilmente espresso le proprie idee, come era suo diritto e dovere. Senatore Fernando Rossi 2°Parte. Nell’aula del Senato sono risuonate spesso le parole di Voltaire: “Io non sono d’accordo con ciò che dici, ma mi batterei fino alla morte per il tuo diritto di dirlo”. Invece, il Decreto del Consiglio dei Ministri, con la motivazione che le elezioni anticipate non lasciano tempo sufficiente per la raccolta delle firme (previste dalla normativa oggi in vigore) ne esonera tutte le liste rappresentate in parlamento, tranne una: PER IL BENE COMUNE, che in Parlamento è da me rappresentata; un decreto “Contra personam”, odioso ed inaccettabile. Ho fatto, finora inutilmente, appello al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, ai membri della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato ed ai direttori delle testate giornalistiche, ma ho la netta sensazione che i gruppi parlamentari dell’ex maggioranza si siano orientati ad arrivare quanto prima alla definitiva approvazione “facendo finta che non ci siano problemi”; qualcuno ha addirittura avuto il coraggio di dirmi che dovevo protestare prima, “adesso è troppo tardi, nessuno può fermare il treno già lanciato”. Non è vero; ci sono tutte le condizioni per correggere il misfatto, basterà approvare l’emendamento che correttamente lascia l’impianto dell’esonero per chi ha rappresentanza parlamentare, cassando il successivo passaggio che fissa nel numero di 2 senatori, il requisito per esercitare la funzione di “rappresentanza parlamentare”. 3°Parte Fernando Rossi si è incatenato dentro al Senato per il rispetto della democrazia Mentre "disposizioni di palazzo" impediscono a fotografi e telecamere di avvicinarsi, si sta organizzando un piccolo presidio all'esterno di Palazzo Madama. L'appuntamento è per le 17,30. Ecco la dichiarazione rilasciata da Rossi nel momento in cui si è legato alla statua di Giuseppe Garibaldi: "Con un intollerabile Decreto del Governo “Contra Personam”, già approvato dalla Camera, ed ora all’esame del Senato, hanno esonerato tutti, ma proprio tutti, tranne noi, dalla costosa fatica di raccogliere le firme. L a lista PER IL BENE COMUNE, tranne due lodevoli TV private operanti su bacini regionali ha finora goduto del totale disinteresse degli organi di informazione; nei giornali, nelle radio e nelle televisioni, quelle del “cosiddetto servizio pubblico” compreso, dentro al fiume di ore dedicato a dibattiti, confronti e ospiti politici in studio, non hanno trovato nemmeno un minuto per spiegare la diversità della nostra proposta politica, non certo confondibile con quella dei tanti partiti fotocopia; a Ballarò ci hanno addirittura accomunato a De Gregorio…. Come raccogliere le firme se i cittadini non sono nemmeno informati che esistiamo? Ciononostante nostri candidati e nostri sostenitori di varie liste civiche, movimenti e comitati si sono buttati nel difficilissimo lavoro di ottenere le firme dei cittadini; ma anche qui ecco arrivare “o sistema”: le anagrafi dicono di non conoscere il regolamento e si rifiutano di autenticare le firme sui modelli di accettazione candidatura predisposti esattamente come da vademecum del Ministero degli Interni; mentre le domande, per la collocazione di un tavolino “raccolta firme”, vengono girate agli uffici Occupazione Suolo Pubblico, i quali rispondono che va rifatta domanda e che potranno prendere in esame solo le richieste pervenute con 15 gg di anticipo ( secondo i comuni “democratici” dovremmo raccogliere le firme due o tre giorni dopo il termine utile per la loro consegna! Serve altr per capire dove sta andando a finire la democrazia italiana?) Qualora l‘ex maggioranza parlamentare si dimostri sorda e irremovibile, farò appello agli ex Presidenti della Repubblica, ai senatori a vita, alla coscienza ed alle personali coerenze democratiche e libertarie di senatrici e senatori per ottenere almeno 1 (una) loro “adesione tecnica” che farebbe saltare la trappola “Contra Personam”, inserita nel Decreto. " Pubblicato da Monia a lunedì, febbraio 25, 2008 0 commenti http://groups.google.com/group/programma-per-il-bene-comune, http://movement.meetup.com/60 perilbenecomune@gmail.com, Visita il sito: www.movimentopoliticodeicittadini.it http://mpclive.blogspot.com La Lista Civica “Per il Bene Comune” s’impegna: Ad assumere come valori fondanti la trasparenza e l’imparzialità. Tali principi saranno garantiti attraverso la piena accessibilità dell’informazione per tutti i cittadini, la promozione di strumenti di democrazia partecipata e di cittadinanza attiva, con particolare riferimento alle scelte di carattere strategico per il Paese. Ad avviare una stagione politica incentrata sul riconoscimento, per tutti i Cittadini, dei propri diritti e doveri affinché a tutti sia consentito di sentirsi parte di un processo di cambiamento capace di promuovere il benessere delle persone contestualmente al soddisfacimento del Bene Comune e dell’interesse generale. A definire in ossequio al principio di collegialità e buon governo, relativamente ai processi decisionali, luoghi, regole e procedure di confronto e partecipazione attiva dei cittadini. A rispettare in ogni sua parte il programma politico presentato alle Elezioni e a lavorare per la sua piena attuazione. A non candidare nelle proprie liste elettorali coloro i quali abbiano subito condanne o abbiano procedimenti penali pendenti a proprio carico, che amministrino imprese od organizzazioni che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano o contribuiscono a violare i diritti fondamentali dell’uomo. A non candidare cittadini iscritti ad associazioni, congregazioni o gruppi che si fondino su di un vincolo di segretezza tale da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge. Ad applicare il principio delle pari opportunità valorizzando le differenze di genere nella definizione delle candidature, nella individuazione dei ruoli di amministrazione, nella realizzazione di politiche di inclusione sociale. A non inserire nelle proprie liste elettorali, titolari di beni patrimoniali o di attività imprenditoriali che possano trarre beneficio dall’amministrazione della Cosa Pubblica. A candidare cittadine/i che si riconoscano nei valori enunciati nel presente Codice Etico e nel programma di Governo, privilegiando competenze e intelligenze in un quadro di coerenza con i principi espressi dalla lista civica. Il Candidato s’impegna: Ad astenersi dall’ottenere qualsiasi suffragio con mezzi che non siano la persuasione o il convincimento. In particolare, si astiene dal cercare di ottenere suffragi con la diffamazione degli altri candidati, con la violenza e/o con le minacce, con la manipolazione delle liste elettorali e/o dei risultati della votazione, nonché con la concessione di vantaggi o di promesse di vantaggi. Ad attuare tutti i provvedimenti imposti dalla regolamentazione in vigore volti a render pubblica l'origine e l'importo degli introiti utilizzati durante la campagna elettorale, nonché la natura e l'importo delle sue spese. L’Eletto s’impegna: Ad agire conformemente alla legge e nell'esercizio delle sue funzioni a perseguire l'interesse generale e non il proprio interesse personale diretto o indiretto, o l'interesse particolare di persone o di gruppi di persone allo scopo di ottenere un interesse personale diretto o indiretto. A rispettare, per l’intera legislatura, il mandato ricevuto dagli elettori. Coloro i quali, nel corso del mandato, non condividano più il percorso politico si impegnano a dimettersi dalla carica elettiva. A garantire un esercizio diligente, trasparente e motivato delle proprie funzioni, rispettando le competenze e le prerogative di qualsiasi altro dipendente pubblico. A non esercitare le proprie funzioni o ad utilizzare le prerogative legate alla sua carica nell'interesse particolare di individui o di gruppi di individui allo scopo di ottenere un interesse personale diretto o indiretto. A non prendere parte a qualsiasi delibera o votazione che abbia come oggetto un interesse personale diretto o indiretto. A non esercitare altri incarichi politici che gli impediscano di ottemperare al proprio mandato . Nell'esercizio delle sue competenze discrezionali, a desistere dal concedersi un vantaggio personale diretto o indiretto, o dal concedere un vantaggio a una persona o a un gruppo di persone, allo scopo di ottenere un vantaggio personale diretto o indiretto. Integra alla sua decisione una motivazione circostanziata che riprenda l'insieme degli elementi che hanno determinato la sua decisione. Nell'esercizio delle sue funzioni, ad astenersi da qualsiasi tipo di comportamento di corruzione attiva o passiva quale definito nella regolamentazione penale nazionale o internazionale vigente. Nell'esercizio delle sue funzioni, ad astenersi da qualsiasi azione il cui obiettivo consista nell'utilizzare a scopi personali diretti o indiretti fondi e/o sovvenzioni pubbliche. Ad impedire ogni reclutamento di personale amministrativo basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali. Ogni Candidato nelle liste elettorali della Lista Civica “Per il bene Comune” incoraggia qualsiasi provvedimento volto a favorire la diffusione del presente Codice e la sensibilizzazione ai principi in esso enunciati, dichiara altresì di aver compreso l'insieme delle disposizioni e sottoscrive in ogni sua parte il Codice stesso. Distinti Saluti Eugenio Fava.

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