14 Novembre
ttp://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=1119 _________________________________________________________________________________- Ho voluto riportare, in parte, il titolo di una lettera che è stata inviata alla redazione di Anno Zero, condotta da Michele Santoro da un signore che racconta tutti i suoi timori riguardo al fratello, democratico nell'animo e ultrà nei fatti. Il timore che possa accadergli qualcosa nel fine settimana: il fratello è un precario, un laureato precario...Dicono , anzi qualcuno lo afferma, che le passioni sono uguali e pericolose, da condannare e contenere. Io in effetti è di mia figlia che vorrei parlare e di suo fratello, dei loro amici che intorno ai sedici anni, tanti ne avevano più o meno nel 2001, volevano andare a Genova a manifestare contro il G8 e lei, la figlia, ci andò con me, perchè al padre non diedero ferie in quei giorni. A me invece le diedero. Ci diedero anche altre cose in quella città dove era morto il diritto, furono generose le forze dell'ordine, così si chiamano non a caso: noi rappresentavamo il disordine. Ora ci vogliono tornare a Genova, ci torniamo il 17 novembre, ma a differenza di quell'anno, non si tratta più con le ferrovie: non si sa bene come arriveranno e come torneranno questi no global, precari e non bamboccioni. Ci saranno come al solito anche quelli con i capelli bianchi, che nel tempo sono aumentati ancora, no global pure loro, dai tempi di Genova. Mi chiedo ancora oggi cosa mi spinge a sentire che là devo tornare e i timori ce li ho tutti, molto più di quei giorni perchè quando arrivai a Genova, o meglio sbarcammo a Quarto, era piovuto tanto la notte e ancora ci sorridevamo a centinaia, a migliaia, forse come tanti idioti, che ancora non sapevano...non avrebbero mai immaginato. "E il ritornello è sempre lo stesso, meno le persone sanno come sono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte". Ma questo non l'ho detto io e neanche il signore che ha scritto ad Anno Zero e ha riportata la frase che conclude il suo scritto. La frase è di Otto von Bismarck: un politico tedesco, detto il cancelliere di ferro, che vissuto nell'ottocento fu il difensore accanito dell'ala di estrema destra, quella del principio monarchico, contro la rivoluzione del 1948. A quanto pare non sono poi così cambiate le situazioni, certi aforismi sono ancora di moda: i ricchi difendono i ricchi e i poveri ignorano cosa mangiano, sempre che abbiano i soldi per mangiare.Tra di loro gli amministratori della legge, i politici che le leggi se le fanno su misura, come i completi che indossano. Forse siamo un po' come quel mare scuro che non sta fermo mai, quello che canta Paolo Conte Forse Genova è un'idea come un'altra... Doriana Goracci 14.11.2007 Genova per noi di Paolo Conte http://it.youtube.com/watch?v=DTvmIVbrgFw (1998) Con quella faccia un po' così quell'espressione un po' così che abbiamo noi prima di andare a Genova che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo più. Eppur parenti siamo un po' di quella gente che c'è lì che in fondo in fondo è come noi, selvatica, ma che paura ci fa quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai. Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna e abbiamo il sole in piazza rare volte e il resto è pioggia che ci bagna. Genova, dicevo, è un'idea come un'altra. Ah, la la la la la la Ma quella faccia un po' così quell'espressione un po' così che abbiamo noi mentre guardiamo Genova ed ogni volta l'annusiamo e circospetti ci muoviamo un po' randagi ci sentiamo noi. Macaia, scimmia di luce e di follia, foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia... e intanto, nell'ombra dei loro armadi tengono lini e vecchie lavande lasciaci tornare ai nostri temporali Genova ha i giorni tutti uguali. In un'immobile campagna con la pioggia che ci bagna e i gamberoni rossi sono un sogno e il sole è un lampo giallo al parabrise... Con quella faccia un po' così quell'espressione un po' così che abbiamo noi che abbiamo visto Genova che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo più.