19 Ottobre
Italia. Allarme censura. In Italia è disatteso l’art. 21 della Costituzione. La censura del Potere, in modi subdoli, attacca questa fondamentale libertà. Non si possono denunciare pubblicamente illegalità, per non essere perseguiti per diffamazione, o per non perdere le provvidenze statali, o per non avere l’appoggio della propria parte politica. Lo spauracchio della legge sulla Privacy incide sulla libertà di manifestare il proprio pensiero, perché è impedito ogni riferimento a dati e situazioni personali. Ingiustamente “LE IENE” sono state condannate, per aver leso sua maestà “LA CASTA”. Nessun nome di parlamentare drogato è stato fatto, ma l’avviso è “SUBISCI E TACI”. Il Governo ad agosto vara un disegno di legge sull’editoria. Nel silenzio generale, esso è approvato formalmente dal Consiglio dei Ministri n. 69 del 12 ottobre 2007. La norma prevede l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione a tutti coloro che operano nel campo dell’informazione, sia editoriale e non, sia profit e non, sia professionale e non. Si cerca di mettere un bavaglio, o comunque ostacolare la libera manifestazione del pensiero o del dissenso, che corre attraverso internet. Tutti i siti, compresi i blog saranno sottoposti a catalogazione. I recapiti e-mail sono di dominio pubblico. Scrivere “CANCELLAMI”, se non si desidera ricevere posta da questo mittente. Grazie dell’attenzione. Presidente Dr Antonio Giangrande www.associazionecontrotuttelemafie.org www.malagiustizia.eu www.illegalita.altervista.org