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7 Ottobre 2007 16:04

sostenibilità: l'umanità è andata in rosso

846 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

- sostenibilità: l’umanità è andata in rosso - a cura di Paolo De Gregorio - 7 ottobre 2007 Sembra quasi che esistano due mondi paralleli che non si toccano mai, quello degli studiosi e della serietà e oggettività scientifica che ci informa che gli attuali abitanti della terra consumano il 20% in più di quanto questa è in grado di rigenerare, e il mondo dei politicanti degli industriali e dei preti, che francamente ci paiono più vecchi dei dinosauri e inadeguati a comprendere il presente, che parlano di necessità di aumentare produzione e consumi e farneticano allarmati per le culle vuote e la “crescita zero”. “L’umanità vive oltre i limiti della sua carta di credito ecologica” dice Malthis Wackernagel (direttore del Network mondiale dell’impronta ecologica), fin dalla metà degli anni 80 l’uomo consuma più risorse di quanto la terra ne produca. E’ già da molto tempo che non si riesce a inchiodare politici, industriali e preti a fare i conti con questa evidenza che imporrebbe drastiche riduzioni di consumi e di popolazione, con decisioni politiche immediate e proporzionate all’urgenza di rimetterci in carreggiata, mentre le risposte sono: ignorare le parole degli scienziati, in subordine sostenere che questi dati non sono veritieri, SENZA SOSTENERE L’ONERE DELLA PROVA CONTRARIA, accusare di eccessività e di catastrofismo, anche qui facendo affermazioni senza nessuna base razionale. Qualche mese fa, in un mio articolo che parlava di “sostenibilità” fui attaccato da un signore, forse un prete, che parlava da babbeo ignorante di una capacità della terra di sostenere una popolazione di 12 miliardi di persone. E’ ora che venga sbeffeggiato e trattato da incompetente chiunque faccia affermazioni sulla capacità di reggere il carico umano e dei consumi non sostenute da evidenze scientifiche, ma da dogmi ottimistici o religiosi, dettati solo dal desiderio di mantenere privilegi e profitti, e dalla consapevolezza che una nuova capacità e un nuovo metodo di comprendere le cose spazzerebbero via l’ottimismo interessato degli industriali e l’ottusa contrarietà delle Chiese ad una razionale diminuzione delle nascite. Sono in pericolo i due pilastri dell’attuale potere nel mondo: la dittatura della economia e dei consumi, la cultura irrazionale e immobile delle religioni. In tutta evidenza, sono queste forze che ci hanno gettato nella gravissima e sottovalutata emergenza attuale, la legge del profitto ha inquinato, deforestato, creato la globalizzazione che ha fatto del mondo un formicaio impazzito dove merci inutili vengono trasportate con tutti i mezzi con costi spaventosi per l’ambiente, il capofila degli inquinatori, gli Usa, ha come presidente un petroliere che ha l’intenzione di estrarre tutto il petrolio fino all’ultima goccia,invece di usare le tecnologie rinnovabili, i preti fanno propaganda contro la contraccezione, terrorismo sull’aborto, in un mondo sovrappopolato pieno di affamati e di assetati. Se non si sconfiggono questi nemici irriducibili dell’ambiente e della ragione, l’umanità non entrerà mai nel circuito virtuoso dello sviluppo possibile e sostenibile, che oggi ha un solo nome: decrescita umana e dei consumi. Paolo De Gregorio

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