241 utenti


Libri.itLINETTE – COMPAGNO DI GIARDINOKINTSUGIICOSACHI E CAPPUCCETTO GIALLO CON LE STRISCE CATARIFRANGENTISOLVEIG. UNA VICHINGA NELLA TERRA DEGLI IROCHESIPOLLICINO
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

2 Ottobre 2007 15:37

Birmania: pacifismo da Striscia la notizia

870 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

- caso Birmania: i “pacifisti” non si smentiscono mai! - a cura di Paolo De Gregorio - 2 ottobre 2007 Mi dà molto fastidio questa esibizione occidentale di facile e inutile “solidarietà” con i dissidenti birmani che insieme ai monaci marciano e si fanno ammazzare dai generali fascisti al potere. Esibire un frammento di stoffa del colore dell’abito dei monaci è gratis, ci si fa belli, ma nessuno di questi “pacifisti” chiede alla grande democrazia israeliana, principale fornitore di armi alla giunta militare birmana, di interrompere questa criminale complicità con il regime. Come al solito, le anime belle del pacifismo di facciata rimangono gli stessi fanciulloni che non vogliono misurarsi con la realtà, e auspicano gioiosamente transizioni verso la “democrazia”, che nel caso birmano è una chimera, e più probabilmente sarebbe un passaggio verso un altro padrone: gli USA. Purtroppo bisogna dire che l’unica forma di lotta contro il potere, come quello che da 40 anni domina la Birmania, è quella della lotta armata del popolo birmano che non deve essere “aiutato” dall’Occidente, né da alcun altro futuro padrone (tipo la Cina), affinchè la legittimità di un futuro potere, liquidata la giunta fascista, sia piena e rappresentativa. Diffido profondamente di qualunque “aiuto”, che è una ipoteca politica sul futuro della Birmania, mentre sarebbe utilissimo al popolo birmano un boicottaggio totale verso questo paese, a cominciare dalla fine della fornitura di armi israeliane, che in poco tempo creerebbe una crisi economica non fronteggiabile da parte dei generali. Paolo De Gregorio

COMMENTA