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30 Settembre 2007 10:52

La mia marcia per la PACE, lettera da Vicenza

1113 visualizzazioni - 4 commenti

di Doriana Goracci

Ho appena ricevuto la lettera dell'amica Thea, non è la prima volta che totalmente in sintonia, mi presto a farle da postina . Conto sulla lettura partecipe e attiva. E vi prego la diffusione. Doriana Goracci _______________________________________________________ Presidenti della Camera e del Senato, Parlamentari e Senatori tutti, Sindaco Hullweck, Ahimé, nonostante siano trascorsi diversi mesi, ancora una volta mi trovo nella condizione di dovervi scrivere. Alcuni di voi già in passato hanno ricevuto e-mail da me firmate, per alcuni questa sarà la prima che v'invio......nulla toglie però che non v'abbia pensato prima. Sapete, è molto difficile per una cittadina che ha dato a voi (non a voi nello specifico ma a voi che attualmente siete al governo come unione) il proprio voto, che ha posto in voi la propria fiducia ritenendo che le parole, le tante parole che avete detto prima, anche molto prima delle elezioni, mentre eravate all'opposizione e prima ancora.....una cittadina che ha creduto alla parole che voi avete speso pur di arrivare al governo si debba ora avvalere di internet per potervi volgere la sua indignazione. Si, avete detto molto durante le vostre campagne elettorali, avete speso migliaia di parole per tutti; per i giovani contro il precariato, per gli anziani in merito alle pensioni, per i precari in merito a nuovi posto di lavoro, per gli impiegati e gli operai in merito alle migliorie nelle buste paga, per gli infermi in merito alla sanità, per i sani in merito ad una migliore sanità, per le mamme in merito alle scuole, per i papà in merito a delle scuole ancora migliori, per le persone libere che avrebbero goduto di una migliore libertà, per le persone in carcere che sarebbe stata data loro una giustizia migliore...avete speso così tante parole che nemmeno il vento le poteva più contenere....tanto erano rassicuranti, tanto sembravano le parole che molti di noi aspettavano di sentire......e tra queste parole.....una in particolare.....PACE! Ora, se avete sostenuto le vostre campagne elettorali parlando e scrivendo anche di PACE, come mai noi a Vicenza non ne abbiamo ancora conosciuto il significato? Come mai, nonostante anche il mio personale viaggio a Washington soltanto qualche mese fa per cercare la PACE attraverso il colloqui ed i dialoghi sostenuti al Congresso là.....come mai qui in Italia voi invece non lottate per questa nostra libertà? Come mai il nostro governo, il governo che ahimé, anch'io ho votato, non sa sostenere questa battaglia? Ricordo alcuni di voi, prima, prima di arrivare a Roma...com'eravate. Le vostre battaglie, le cause che avevate sostenuto, le cause per le quali avevate lottato...alcuni di voi sono anche stati in carcere per non voltare le spalle ai propri principi di etica, per non voltare le spalle ai fratelli ed alle sorelle che condividevano un percorso di giustizia...ed ora invece? Dove siete? Dov'è quella fiamma di libertà che bruciava nei vostri cuori? Dov'è quel principio di libertà per il quale vi siete fatti arrestare? Dove sono tutte quelle parole che avete speso per poterci governare, per poterci rappresentare? Dov'è quella dignità? L'etica nell'essere coerenti? Dove sono tutte le parole spese per la PACE? Domenica prossima alcuni di voi parteciperanno alla Marcia Perugia-Assisi.....un tempo si chiamava Marcia per la Pace...oggi come la potremo chiamare? Un tempo ci andavo anch'io perchè ritenevo fosse giusto, ritenevo fosse etico, ritenevo di fare la cosa migliore....non solo per me ma anche per tutti i miei fratelli e le mie sorelle nel mondo...coloro che la pace non l'hanno forse mai conosciuta, coloro che sono nati sotto ai bombardamenti, che vi crescono e che forse vi moriranno. Anche per loro ho marciato, con la testa alta e sicura di ogni passo che facevo. Oggi invece, sopratutto a causa della vostra ipocrisia...io ad Assisi non ci andrò. Non voglio marciare assieme a delle persone che hanno tradito la mia fiducia. Non intendo marciare assieme a persone che non solo non han saputo proteggere Vicenza bensì che l'hanno volutamente messa in mano altrui. Ai figli vicentini che nasceranno cosa andremo a raccontare quando gli aerei militari sorvoleranno le loro teste? Cosa racconteremo loro sulle destinazioni di quegli aeroplani? Cosa racconteremo loro? Che le immagini del telegiornale sono anche causa nostra? Che non abbiamo saputo rispettare le nostre stesse parole o che le nostre eran solo parole? Io resto a Vicenza, e la MIA marcia per la PACE la conseguo ogni giorno, vivendo nella consapevolezza di stare al fianco di chi, come me, crede in un futuro migliore e lotta per esso. Cordialmente, Thea Valentina Gardellin "La non violenza dei forti non può essere una mera politica. Deve essere un credo, o una passione... Un uomo che ha una passione la esprime fin nel più piccolo atto. Perciò chi è posseduto dalla non violenza la esprimerà nella sua cerchia familiare, nel trattare con i vicini, nel lavoro...e nei suoi rapporti con gli avversari [Poiché nella loro vita i membri del Congresso non diedero affatto prova di questo, se ne concluse giustamente che non erano pronti per la non violenza]. Gandhi.

COMMENTI

2 Ottobre 2007 18:15

beh, che dire...anzitutto grazie a doriana per aver inviato la mia lettera ad arcoiris e grazie a tutti voi che avendola letta avete anche scelto di lasciare un commento. Si, vicenza è una roccaforte! Il presidio permanente uno dei luoghi più socialmente utili incontrati lungo il mio cammino. Da città dormiente, città di media borghesia, sonnolente ed assopita..è divenuta una corona di spine per i nostri "governanti". Non sono sempre al presidio, i miei impegni non mi permettono di poterlo frequentare con una certa costanza...ma il mio cuore, i miei pensieri e la passione sono lì...e se un giorno dovessero arrivare i bulldozer.....assieme a molti e molte altre..saremo lì a proteggere la nostra terra e le terra altrui.

thea valentina

2 Ottobre 2007 09:01

Anch'io non posso che sentirmi in piena sintonia con quanto espresso da Thea Valentina. L'unica cosa buona che la vicenda Dal Molin ha prodotto, dopo le spalle voltate dai nostri politici e dal nostro governo per il quale ho purtroppo votato anch'io, sono le bellissime esperienze di socializzazione che chiunque vada al presidio permamente o alle varie altre iniziative sta riportando in una città che ha sempre dormito e che si sta lasciando scippare una parte del suo territorio, oltre alla devastazione del resto ... Anch'io resterò a Vicenza per chiedere una società migliore veramente di Pace, mentre il palcoscenico della Perugia - Assisi lo lascio agli ipocriti di Rutelli, Dalema, Prodi, eccetera. Non molliamo Thea!

Antero

2 Ottobre 2007 08:24

Thea, hai espresso con parole toccanti ciò che milioni di persone stanno pensando. Siamo stati turlupinati dal governo dell'unione: parole, parole, parole, soltanto parole come diceva una vecchia canzone ritornata d'attualità. Per fortuna che abbiamo Beppe Grillo, Marco Travaglio, Peter Gomez che ci stanno dando una mano. Un abbraccio internettiano. Lionello

Lionello

1 Ottobre 2007 21:28

Parole così sono l'espressione sincera di un coinvolgimento profondo. La lettera di Thea Valentina non posso che "sottoscriverla" in tutti i suoi contenuti. Sono veramente preoccupato (come me penso tante altre persone). La deludente "performance" dell'attuale governo è un boccone amaro da digerire. Mi sto gradualmente allontanando da quella partecipazione che solo un anno fa mi coinvolgeva con una certa passione anche nelle discussioni con amici di opposte opinioni. Tutto ciò ha però - a mio avviso - un lato positivo; l'aver messo in luce una buona volta per tutte l'autentico rapporto di sudditanza e sottomissione al governo statunitense. Quand'anche i signori ministri a Roma continuassero a parlare a sproposito di impegni dovuti al "fedele" alleato - credendo di aver a che fare con la platea di imbecilli (in senso buono) che per oltre 50 anni pappavano tutto dalle tv di stato, credendo a tutto e a tutte le fesserie spacciate per vangelo, oggi diciamo: non ci ingannate più! Vicenza è e sarà una roccaforte non facilmente espugnabile, poiché alla base di quel progetto militare sta la menzogna. Una sporca menzogna iniziata l'11 settembre 2001. Ma notate con quale cautela tv e giornali hanno parlato in occasione del 6°anniversario della tragedia? - Non un accenno a possibili sviluppi alternativi dei fatti di quel giorno. Nemmeno una parola sui dubbi e le numerose incongruenze emerse nel corso degli anni, raccolte in maniera certosina da esperti dei vari settori, da quello aeronautico all'ingegneristico e via discorrendo... Cosa può significare ciò? - Servilismo - sottomissione... PAURA?? - E' indubbiamente un secolo nuovo questo e chissà cos'altro di criminale progetteranno per poter avallare altre "sporche" guerre che i nostri di turno - da un lato o dall'altro - cercheranno di farci "digerire" come le attuali in Afghanistan e Iraq. Anche la chiesa deve essere coinvolta in queste situazioni. Il coraggio dei 21 sacerdoti che si sono espressi qualche settimana fa con una lettera al vescovo di Vicenza è un segnale notevole. Creare delle autentiche coscienze di PACE per un futuro diverso... Ciao Thea Valentina -

Antonino Delfino

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