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21 Settembre 2007 14:50

SINDACO Cofferati- quo vadis ?

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di paolo

Premessa Egregio sig. Sindaco, Le scrivo non tanto per farLe conoscere una mia valutazione politica sul Suo operato, che pure è espressa e chiaramente, perché non sono persona “autorevole” e quindi probabilmente inascoltata, ma soprattutto perché voglio richiamare la sua attenzione sulla vicenda bandi gara centri sportivi in generale, ed in particolare per quanto avviene alla Barca. A questa comunicazione scritta, seguirà un video (con mia intervista) che andrà a giorni in internet, oltre ad altre iniziative che seguiranno a breve. Faccio tutto questo (assieme ad amici che ringrazio per l’aiuto) per un solo motivo: amore di giustizia !! Che, a ben pensare, altri non né che un altro aspetto di quella legalità della quale Lei si proclama paladino. La ringrazio della cortese attenzione e saluto cordialmente. Corrado Crepuscoli- un ex volontario non pentito. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Chi Le scrive è un suo estimatore fin da quando, quale Segretario della C.G.I.L. si batteva per l’art. 18 e poi co-Presidente di “Aprile”, era ritenuto “massimalista e radicale” additata, allora come ora, componente “non riformista” e ricordo che La difendevo dagli attacchi di cui era oggetto anche, per capirci, da parte dei compagni, nelle sedi dei D.S.. Poi quando Lei è sceso in campo come candidato-Sindaco benché fossi contrario ad una scelta che ritenevo minimale (La vedevo bene a Roma, ai massimi livelli, il posto giusto per chi aveva saputo portare in piazza milioni di persone) non solo ho doverosamente rispettato, ma ho fatto parte dei “volontari” ed ero in Piazza Maggiore a festeggiare: una cosa fantastica che non dimenticherò mai! Detto che sulla vittoria Lei ci ha messo anche del suo, ho fatto questa premessa non per carpire benevolenza,ma perché rilevo che oggi Lei è ritenuto un “riformista d.o.c” (testimonianza di come il termine “riformista” sia aleatorio) e mi consente di dire, senza essere tacciato di prevenzione, che così come un tempo La sostenevo condividendone le scelte oggi posso manifestare la mia delusione per il suo operato di Sindaco. Un giudizio che mi amareggia, che cercherò di argomentare. NON SI PUO’ negare il dissenso. Detto che una cosa è la campagna elettorale ed altro è governare (vedi il rischio di troppe aspettative) ebbi i primi dubbi fin dall’incontro coi volontari (che chiamavo i Pretoriani del Sindaco!) per i quali ho sempre pensato sarebbero stati invitati a cena (magari alla festa dell’Unità) e dopo aver ringraziato per il tanto dare, Lei avrebbe detto loro “ho ancora bisogno di voi”! Viceversa li incontrò in un luogo troppo piccolo, giunse in ritardo e dopo una vaga promessa, in pratica li “licenziò”! Non condivisi tale scelta, ( fra i volontari vi erano anche molti giovani che si erano avvicinati alla politica per la prima volta e tanto entusiasmo ed energie a mio avviso meritavano miglior sorte), cito il fatto soprattutto perché in quella occasione venne alla luce un Cofferati “diverso”. Che sembrava voler far capire che ora, con “l’ uomo giusto al posto giusto” vi era già chi avrebbe pensato a tutto e bene, al punto che dissentire non sarebbe stato gradito. Confesso che giustificai tale brutta performance con la frenesia dell’inizio mandato, ma fin dal conferimento delle deleghe (che in tanti ritenemmo, con qualche ragione, deludente) Lei non gradì le critiche e tale atteggiamento è stato confermato anche dopo. Come nel caso della Rete Unirsi che, solo per aver divulgato un documento critico, (che la stampa chiamò “la Sveglia 2”) in cui si segnalava la crescente distanza tra i cittadini e la Giunta ( poi confermata da un sondaggio) la quale per un certo periodo finì sulla “lista nera” degli avversari, (cosa assurda perché la Rete è composta da sostenitori della sua campagna elettorale). Stesso trattamento per altri “gruppi” che in seguito hanno espresso critiche, definiti via via come“frustrati”/superati” e/o dediti alla congiura. Un atteggiamento che non condivido perché anche se le critiche fossero infondate non si irride né si criminalizza chi la pensa diversamente. Se a tutto questo si aggiungano Assessori che si dichiarano sempre (?) d’accordo con il Sindaco, (o bacchettati, se dissentono), il servilismo di alcuni Partiti della Giunta, (segnatamente dei DS, cosa che non credo giovi al Partito) ho la sensazione che si sia creata una situazione per cui vi è un “capo” a cui dover, tutti ubbidir tacendo, che non gradisco. NON SI PUO’ GOVERNARE una città senza rispettarne i valori e la storia . Detto della forma ,vedi partecipazione e confronto, emblematica nella sostanza è la vicenda dei bandi di gara per la gestione impianti sportivi . RIBADITO che non si contestano i bandi ma come sono stati, “confezionati”, e che nulla ho contro chi ha vinto la gara, avendo esercitato un diritto, (e sul loro operato vi è chi dovrà fare le opportune verifiche) ricordato che in altre occasioni la convenzione è stata rinnovata direttamente, (e dando una barca di soldi, vedasi Montagnola, con i risultati che sappiamo), mi rifaccio all’’incontro che UNIRSI ha molto opportunamente ha organizzato prima delle vacanze (presente l’Assessore Patullo) dove il dibattito ha dimostrato (vi è un filmato della serata) che i gestori storici avevano delle ragioni di lagnanza. Infatti, non è vero che vi è stata chiarezza; perché ogni Quartiere ha fatto dei bandi diversi al punto che se i criteri e parametri stabiliti al Quartiere Navile fossero stati previsti anche alla Barca, i vincitori del bando sarebbero risultati invertiti; -Non è vero che si è premiata la qualità : perché dei 9 bandi in gara, ben 6 sono stati assegnati solo sull’offerta economica ed in altri 2 la parte economica è stata decisiva; -Non è vero che si è rispettata la legalità perché vi è una legge dello stato la n. 289/2002 articolo 90 comma 25 che diceva di privilegiare le associazioni di volontariato, in quanto senza scopo di lucro, che è stata disattesa. Costava molto ammettere che i Quartieri, certamente in buona fede, avevano sbagliato e quindi fare un incontro e cercare di recuperare la situazione? Non si è fatto, costringendo i gestori storici a fare ricorso ai giudici negando il confronto e poi si è proceduto a gettare discredito sull’intero movimento, definendolo, superato, fonte di abusivismo ecc. E che dire della Barca, dove al di là della gara di assegnazione (che è altra cosa e va tenuta distinta) si è creata una situazione per cui il gestore uscente (che ha prodotto migliorie, a sue spese, per oltre 2 miliardi di vecchie lire) sta ora pagando di tasca propria gli investimenti in corso e si vogliono demolire strutture fatte dal volontariato, rimuovendo attrezzature funzionanti (poi sostituite con altre). In un anno di contenzioso Lei (ma nemmeno l’Assessore Patullo) non ha mai ritenuto di fare un incontro per cercare un accordo. (possibile, visto che in fondo si chiede solo di non pagare di tasca propria gli investimenti in corso.!) Detto che anche ammesso e non concesso vi sia stato un qualche errore nella gestione, il Quartiere Reno, non può trattare così chi ha operato in buona fede e per la collettività ed azzerando 40 anni di storia, sul tema del volontariato sarò ancor più esplicito. Se nel non mai fatto incontro non si fosse trovato un accordo e l’amministrazione avesse deciso che tale esperienza era superata, spettava certo al Sindaco decidere, cosa che nessuno contesta, ma ci si doveva incontrare e solo dopo decidere! Nella logica e con la consapevolezza che il tempo dedicato al confronto, l’andare fra la gente, non è solo una questione di democrazia, ( o bon ton), ma non è mai tempo perso in quanto i cittadini (in questo caso i bolognesi) non hanno l’anello al naso! Come la vicenda della moschea insegna. NON SI PUO’ chiedere alla città altri 7 anni così ! Preciso che se la mia valutazione, fatta in tutta modestia, del Sindaco Cofferati non mi vede soddisfatto, sul politico Cofferati (che ho avuto più volte modo di ascoltare nei dibattiti sul P.D. dove gli avrei dato anche dei 9 ) concedo credito perché ha delle qualità, alla domanda se Lei debba essere o meno ricandidato, ritengo che il quesito in realtà vada capovolto: cosa intende fare il PRIMO cittadino in carica?1) Attua una svolta al suo mandato, tentando di recuperare consenso .Ma una svolta vera, quindi col cambio di alcune deleghe; un ridimensionamento del potere del Suo staff (che, anziché fungere da “filtro” con i cittadini, ha creato una barriera per la quale il Sindaco è inavvicinabile!) nonché fare entro il 2007 una (o più) Assemblee pubbliche nella quale certo spiegare cosa si è fatto, ma soprattutto illustrare gli obiettivi di fine mandato, raccogliendo il parere dei cittadini. Se così fosse potremmo avere un buon Sindaco. 2) Non si ricandida, prendendo atto che il feeling con la città non è recuperabile e farà altre scelte, aprendo scenari diversi. 3) Prosegue così, (se non con qualche ritocco più di forma che di sostanza) ritenendo di fare bene, col risultato che probabilmente la sinistra presenterà un altro candidato (spezzando la coalizione) e la società civile forse una propria lista.; con rischi reali di non essere rieletto. Non mi è dato sapere cosa intenda fare ne intendo dare consigli (che fra l’altro Lei non gradisce), ma le opzioni 1 e 2 presupporrebbero un ammettere di avere anche sbagliato, (può capitare a tutti) avrà l’umiltà per farlo? Mi spingo a dare risposta positiva (Lei ha fiuto politico) ma le vicende cittadine si intrecciano con la nascita del PD; e la cosa si complica. Chiarisco. Detto che non ho aderito al PD perché “ vado dove mi porta il cuore” (che batte a sinistra!) spero che il nuovo Partito abbia successo, (altrimenti sarebbe una vera sciagura per tutta la sinistra) e confido che la sinistra si metta insieme così da costituire un unico contenitore (non un unico Partito) e dar vita ad una alleanza PD + Sinistra unita che governi Bologna ed il Paese. Questo è il PD che mi auguro, ma vi è anche la possibilità che il nuovo Partito intenda fare alleanze senza la sinistra. Una ipotesi questa che ritengo deleteria per il PD stesso e che darebbe il governo del Paese alla destra per altri 50 anni; cosa legittima, ma che per chi la pensa come me, non auspicabile. Ebbene malelingue dicono che Lei potrebbe favorire questa operazione formando una Giunta a Bologna senza la sinistra, cercando ogni pretesto per lo scontro per giustificare alleanze diverse! Quindi “prove tecniche” locali per esportarle a livello nazionale; (vedi Governo Prodi). La sua scelta, avrà una valenza che va oltre il locale, ecco perché auspico sia quella giusta per la città e che con il suo credito politico concorra a che il PD tenga viva l’alleanza dell’Unione e non ascolti quei “coraggiosi” che vorrebbero alleanze “di nuovo conio”, deleterie. Ci pensi e decida, ma presto, Giugno 2008 è troppo lontano! Due righe a proposito di legalità. Dare maggior sicurezza ai cittadini è obiettivo da tutti condiviso ( è offensivo pensare che vi sia chi lo contrasti) ma si può dire che Bologna sarà sempre più multietnica e quindi evitare false illusioni su una Bologna di un tempo passato che non sarà mai più.? Che bisogna anche accogliere, quindi puntare sulle risorse e collaborazione “della città” che ha da sempre il culto della accoglienza, e lasciando alla polizia compiti che non sono del Sindaco, (che ha già tanto da fare..) senza essere accusati di stare dalla parte dei criminali? Infine sono rimasto “impressionato” non tanto dalla marea di gente, ma dal fatto che vi erano tantissimi giovani che erano in piazza con il comico Grillo, e “spaventato” dal vedere come applaudissero quando si diceva che “tutto è schifo”! Protesta giusta e sacrosanta, ma la soluzione è nella Politica e quindi nei Partiti! Vorrei dire ai “ragazzi Grillo” (che spero sorrideranno a questa scherzosa definizione) che non è vero che destra e sinistra sono eguali; che tutti i candidati sono eguali, che sarebbe bene entrare nei Partiti, cambiarli, imponendo dei vostri! Detto che ritengo inaccettabile i toni usati da Grillo ((perché il rispetto è dovuto) per quanto riguarda le liste civiche sono una idea legittima, ma ciò presuppone al movimento un grande “salto”, perché una cosa è raccogliere firme in uno spettacolo, altra cosa è proporre e sostenere una candidatura a Sindaco di Bologna, molto impegnativa e che necessita anche darsi un aspetto organizzativo ed una base economica. Bene hanno fatto a dire che intendono procedere con calma. Certo i giovani hanno mille risorse e non li sottovaluterei e se chi ha responsabilità politiche non saprà cogliere il senso e la misura di questo malcontento, è possibile per i Partiti tutti, avere da ciò un forte ridimensionamento, se non approdare ad una deriva pericolosa se il movimento finisse in un flop, perché lo scollamento con le istituzioni diverrebbe tale da costituire un rischio di deriva democratica. Sig. Sindaco, nel concludere può essere che la mia analisi politica sia errata e che il suo operato sia largamente condiviso perché non ho la pretesa di avere la verità in tasca, ma su una cosa sono fermamente convinto e quindi insisto: sul volontariato sportivo in generale si è commesso un errore e sulla Barca, in specifico si sta compiendo una ingiustizia. Certamente il tutto fatto in buona fede, ma di ciò si tratta; per cui confido che Lei vorrà intervenire ( e/o qualcuno dei destinatari a cui invio per conoscenza questa comunicazione), faccia qualcosa, così che - in buona sostanza- questo scritto non sia inteso come lo sfogo di “un nemico “( giova maggiormente alla causa chi da sempre ragione o chi cerca di motivare il proprio dissenso?) e/o “frustrato”. Mi creda, non ho mai avuto (e a maggior ragione oggi, data l’età) alcuna mira e quindi sono sereno. Avendo una sola ambizione: dire sempre ciò che penso e sostenerlo con forza. Cosa che, stia pur certo, continuerò comunque a fare. A prescindere. 2)

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