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17 Settembre 2007 11:20

Voglia di colonnelli e pathos

1251 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

ttp://reset.netsons.org/modules/news/submit.php?op=edit&storyid=727 __________________________________________________________________ Altro che A-patia! La Grecia ha votato. Sono stata ad Atene a maggio del 2006 per il SFE, da allora nel paese primo fra quelli che meno leggono libri e quotidiani (noi secondi), si sono susseguite nell'assoluto silenzio dei media, manifestazioni scioperi e proteste degli studenti e docenti che hanno avuto la loro massima repressione ai primi di marzo del 2007 quando in migliaia si sono riversati nelle strade di Atene per manifestare contro la controversa riforma dell'istruzione universitaria voluta da Kostas Karamanlis e dal governo di destra targato "Nea Demokratìa". La legge fù approvata in Parlamento grazie anche all'appoggio del maggior partito di opposizione, quello dei socialisti di Giorgos Papandreou, "PASOK". Quello dell'istruzione universitaria greca, è un problema che si trascina da diversi anni come la carenza dei posti, le politiche di selezione,la svalutazione dei titoli di studio e la trasformazione delle università in istituzioni yes-profit. E a queste agitazioni sociali si risponde con "azioni all'interno della legalità", compreso il fuoco aperto con pallottole di gomma. "Il fiume non torna indietro" fù il motto adottato dagli studenti dal maggio dell'anno scorso, per ribadire che le dimostrazioni non si sarebbero fermate ma anzi aumentate.Gli stessi che dissero:"Le Olimpiadi sono solo mazzette, doping e cemento". Gli stessi "Giochi"con cui molti europei hanno "visto" la Grecia. La Grecia che può annoverare circa 250 morti all'anno nelle carceri. Era la fine di agosto scorso quando a Salonicco esplose la guerriglia urbana per la morte di un giovane nigeriano con i documenti in regola, ma la borsa piena di cd pirata, Tony Onuoha cadde da un balcone ma familiari e amici dissero che cercava di fuggire ai poliziotti in borghese che lo inseguivano. Nello stesso marzo, l'8 marzo del 2007 si marciava a Milano a dire NO VATican! e ci fù il via libera alla Camera sull’Afghanistan, venne votato il rifinanziamento delle misisoni militari in Afghanstan. Ma torniamo alle elezioni. La Federazione degli Anarchici della Grecia Occidentale metteva in guardia nel 2005 dalle "formazioni politiche reazionarie che sfruttano il malcontento sociale prodotto dal deperimento del modello costituzionale attuale, mentre cercano quella influenza necessaria per diffondere la violenza contro tutto ciò che è diversa dalla loro percezione antisociale e deviante". Si opponevano all'incontro paventato di organizzazioni nazionaliste e fasciste di tutta Europa, dicevano che: "oggi in Grecia, siamo testimoni di una rinascita dell'ideologia nazionalistica e di destra, la cui espressione è principalmente da vedersi nel partito "Laikos Orthodoxos Synagermos" (LAOS - Adunata popolare ortodossa) di Karatzaferis e nei diversi gruppuscoli fascisti degli ultrà. Gli anarchici greci sono malvisti e temuti, si sa anche questo. Ma il Laos, l'estrema destra di George Karatzaferis, movimento Ortodosso popolare, sull'onda della rabbia per i mancati soccorsi contro gli incendi nel Peloponneso, ce l'ha fatta, entra in Parlamento,ha superato la soglia del 3%.Atene ladrona, chissa se diranno anche loro così... Dopo 26 anni (e dopo la fine del regime dei colonnelli), è la prima volta che i neofascisti tornano a essere rappresentati. L'ambasciatore USA ad Atene Phillips Talbot disapprovò il complotto militare affermando che esso rappresentava uno stupro alla democrazia al che il responsabile della CIA ad Atene, Jack Maury, rispose" come è possibile stuprare una prostituta?" Nel 1968 avevo 18 anni, ebbi tutto il tempo per conoscere e amare la Grecia, che dal '67 fino al '74 visse la dittatura, leggevamo allora noi donne, Oriana Fallaci. La stessa signora che tuonò e buttò ogni genere di discredito e odio razzista sul movimento che a Firenze nel 2002 si radunò nuovamente per il Social forum Europeo.Quanti compagni greci vedemmo allora... Ce l'ha fatta anche la coalizione di sinistra Synaspismos guidata da Alekos Alavanos, sembra l'unica a parlare dei problemi dell'ambiente in un Paese privo di catasto forestale. Apprendo anche da un articolo del 24 ore, una delle tante interessanti analogie con l'Italia, vale a dire che i roghi hanno bruciato non solo boschi e villaggi ma anche le notizie infatti, a sei mesi dalla scoperta, si occulta che la vendita di obbligazioni a prezzi gonfiati a fondi pensione statali è stata provata dalle rivelazioni dell'Unità greca contro il riciclaggio che ha provato il pagamento a prestanomi di forti commissioni (l'8 per cento) nell'affaire dei bond. Ma accordi l'Italia riesce a farne, l'Edison solo un mese fà ha ottenuto un nuovo gasdotto che ci porterà gas naturale dalla Grecia e dalla Turchia. Solo pochi giorni fà l'enorme tragedia degli incendi venne definita "Una catastrofe biblica", aveva ucciso in pochi giorni più di 60 persone in Grecia e anche il nostro ministro italiano dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, disse che bisognava mettere a punto una strategia europea contro i roghi.Per ora i nostri amministratori-sceriffi hanno messo a punto altre "sicurezze", ci sono state altre priorità... Gli incendi dunque sembrano essere spenti, rimane solo quel fil di fumo... "Un bel dì vedremo levarsi un fil di fumo là sull'estremo confin del mare." cantava splendidamente Maria Callas nella Madama Butterfly di Puccini, lei che sento e risento, lei Casta Diva, quella Dea a cui si chiede di spargere in Terra quella Pace che regna in Cielo, perchè per ora quel fil di fumo è solo foriero di rovine. Doriana Goracci http://it.youtube.com/watch?v=jTXE36Lr-lc&mode=related&search= Maria Callas canta un bel dì vedremo...

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