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17 Luglio 2007 14:35

RIFLESSIONI DEL COMANDANTE IN CAPO Fidel Castro Ruz

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di paolo

RIFLESSIONI DEL COMANDANTE IN CAPO BUSH, LA SALUTE E L’EDUCAZIONE Non parlerò della salute né dell’educazione di Bush, ma di quella dei suoi vicini. L’iniziativa non è stata improvvisata. L’agenzia AP riferisce con quali parole ha iniziato il suo intervento: “Abbiamo cuori grandi in questo Paese”, ha detto in spagnolo davanti a circa 250 rappresentanti di gruppi privati e religiosi, fondazioni e ONG giunti a Washington con le spese pagate dai loro governi. Circa un centinaio di loro proveniva dagli Stati Uniti. “La riunione denominata “Conferenza della Casa Bianca sulle Americhe, è parte delle idee delineate da Bush all’inizio della sua visita in cinque paesi latinoamericani nei primi giorni del mese di marzo su ciò che il suo governo pensava di fare per la regione nel poco tempo che ancora gli rimane prima della scadenza dle mandato”. “Bush ha indetto la conferenza per parlare di diversi temi, soprattutto dell’istruzione e della salute. ‘Per noi è importante di avere dei vicini sani ed istruiti’, ha detto in dichiarazioni improvvisate durante una chiacchierata con sei dei partecipanti provenienti dal Guatemala, Stati Uniti, Brasile, Haiti e Messico, che a modo di colloquio, hanno condiviso il loro tavolo”, ha aggiunto l’agenzia. Ha affermato delle cose incredibili come: “l’arduo lavoro che stiamo realizzando nel vicinato” Hanno parlato Bush, il Segretario del Tesoro, il Sottosegretario di Stato per gli Affari dell’Emisfero Occidentale e la Sottosegretaria di Stato per gli Affari Pubblici. Assieme a loro, diversi membri del gabinetto hanno presieduto i gruppi di lavoro sui quali si è basata la riunione. Tutti hanno parlato a non finirla più. Hanno annunciato che Bush ha creato in Panama un centro che ha formato più di cento dottori di sei paesi centroamericani. Si sono riferiti con grande enfasi al “Comfort, “una delle più grandi navi-ospedale del mondo, che aveva appena toccato il porto di Panama, dopo avere visitato il Guatemala”. “Bush ha dedicato 55 minuti del suo tempo a questa attività la cui sede è stato un albergo di Arlington, Virginia, nelle periferie di Washington” Senza pensarci due volte, Condoleezza, segretaria di Stato, si è sommata al coro per parlare di Cuba. Secondo altra agenzia di notizie, quando il nostro Consiglio di Stato, in ottemperanza delle norme costituzionali, aveva appena indetto le elezioni, lei ha dichiarato che “gli Stati Uniti si aspettano che gli stessi cubani decidano sul loro futuro”, e ha aggiunto: ”Washington non tollererà la transizione da un dittatore ad un altro” Nel suo discorso iniziale Bush ha sostenuti concetti veramente insoliti per il capo di un impero globale planetario, ben consapevole del suo potere e del suo ruolo personale, riportati dettagliatamnete dall’Agenzia spagnola EFE: “Il presidente degli Stati Uniti, Gorge W Bush ha esortato oggi i governi dell’America Latina ad essere onesti, trasparenti e aperti”. (…) “Il mandatario ha affermato che sono società aperte e trasparenti quelle che portano verso un futuro di speranza”. “Ci auguriamo che i governi siano onesti e trasparenti. Rifiutiamo il concetto secondo cui è bene che ci sia corruzione in seno ad un governo”… “Ci porta beneficio aiutare un vicino che ne ha bisogno. Rinnova la nostra anima ed eleva il nostro spirito collettivo. Credo che a chi viene dato molto, molto si deve esigere, e a noi, come Paese, è stato dato molto, per cui sono penso che siamo obbligati ad aiutare la gente”, ha insistito Bush è consapevole di mentire e che le sue fandonie sono difficili da digerire, ma non gliene importa. Spera che, ripetendole mille volte, molti finiranno per credergli. Perché tanto artifizio? Cosa lo mortifica essenzialmente? Quando è cominciata questa fretta? Bush scopre che il sistema economico e politico del suo impero non può competere per quanto riguarda i servizi vitali, come la salute e l’istruzione, con la Cuba aggredita e sottoposta a blocco per quasi 50 anni. Tutti sanno che la specialità degli Stati Uniti in materia di istruzione è il furto di cervelli. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro “47% delle persone nate all’estero che completano un dottorato negli Stati Uniti rimangono in questo paese”. Un altro esempio del saccheggio: “Ci sono più medici etiopi a Chicago che in tutta l’Etiopia”. A Cuba, dove la salute non è una merce, si possono fare cose che Bush non è in grado neanche di immaginare. I Paesi del Terzo Mondo non dispongono di risorse per creare centri di ricerca scientifica, mentre Cuba li ha creati anche se in molte occasioni i suoi professionisti sono stati invitati e incoraggiati a disertare. Il nostro metodo d’alfabetizzazione “Yo sí puedo” “ (Sì, io posso) è oggi gratuitamente al servizio di tutti i paesi latinoamericani, i quali, se desiderano applicare il programma, vengono supportati per adattarlo alle loro caratteristiche attarverso la fornituira del corrispondente materiale cartaceo e video. Paesi come la Bolivia lo applicano per lospagnolo, quechua e aymara. Giova dire che il numero di coloro che hanno imparato a leggere ed a scrivere in appena un anno è più alto di quello degli alfabetizzati dall’impero in tutta l’America Latina, se c’è qualcuno. Non parlo di altri Paesi come il Venezuela, che ha compiuto, in brevissimo tempo, delle vere e proprie prodezze nel campo dell’istruzione. “Yo sí Puedo” porta beneficio ad altre società al di fuori dell’emisfero occidentale. Basti ricordare che in Nuova Zelanda lo utilizzano per alfabetizzare la popolazione maori. Invece di un centro d’addestramento per professionisti medici in America centrale, da dove ne sono passati circa 100 –cosa che ci fa piacere- , il nostro paese ha oggi decine di migliaia di borsisti dell’America Latina e dei Caraibi che per sei anni si formano gratuitamente come medici a Cuba. Non si escludono, ovviamente, i giovani nordamericani, i quali prendono molto seriamente i loro studi. Cooperiamo con il Venezuela nella formazione di oltre 20.000 giovani, che studiano medicina e lavorano negli ambulatori dei quartieri poveri, assistiti da specialisti cubani per familiarizzarsi con il loro futuro e duro compito. Il Comfort, con oltre 800 persone a bordo, tra personale medico ed equipaggio, non potrà curare molti cittadini. Non è possibile realizzare programmi medici a puntate. La riabilitazione, ad esempio, in molti casi ha bisogno di mesi di lavoro. I servizi prestati da Cuba al suo popolo in un policlinico od ospedale abilitato sono permanenti, ed i pazienti possono essere curati a qualunque ora del giorno o della notte. Abbiamo formato il personal di riabilitazione necessario. Anche gli interventi oculistici richiedono una speciale un’abilità. Nel nostro Paese i centri oftalmologici hanno realizzato interventi chirurgici su oltre 50.000 cubani ogni anno e curato 27 differenti tipi di malattie. Non c’è lista d’attesa per il trapianto di cornea, che richiede una speciale organizzazione. Che si faccia un’indagine attiva negli Stati Uniti e si potrà verdere quante persone, tra gli abitanti del paese, hanno in realtà bisogno di essere operate, le quali, non essendo mai state visitate da un oftalmologo attribuivano i loro problemi ad altre cause, correndo anche il rischio di rimanere cieche o avere la propria vista seriamente danneggiata. Potrete così vedere che ci sono milioni di persone. Non includo in detta cifra le centinaia di migliaia latinoamericani e caraibici operati sia a Cuba che, nella maggior parte nei loro Paesi, da oftalmologi cubani. Solo in Bolivia ne abbiamo più di 100.000 l’anno. In questo caso partecipano, insieme ai nostri specialisti, i medici boliviani formati alla Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) Andiamo a vedere cosa fa il Comfort ad Haiti, dove prestano servizi sanitari per una settimana, mentre in 123 comuni su un totale di 134 esistenti nel paese, ci sono medici cubani che lavorano assieme ai laureati dell’ELAM od agli studenti haitiani dell’ultimo anno, per combattere l’AIDS e le malattie tropicali. Il problema è che gli Stati Uniti non possono fare quello che fa Cuba. In cambio, esercita una brutali pressioni sulle ditte che producono eccellenti attrezzature mediche che vengono fornite al nostro Paese, per impedire che sostituiscano alcuni programmi computerizzati o qualche pezzo di ricambio brevettato negli Stati Uniti. Posso citare casi concreti ed il nome delle ditte. E’ ripugnante, anche se disponiamo di soluzioni che ci rendono invulnerabili in questo settore. Poco meno di sei mesi fa, Bush non aveva ancora inventato l’idea di universalizzare la produzione di combustibile utilizzando prodotti alimentari dentro e fuori degli Stati Uniti. Chi conosce il valore dei grassi e degli alimenti proteici nell’alimentazione umana conosce le conseguenze che la loro scarsezza ha sulle donne in gravidanza, sui bambini, sugli adolescenti, sugli adulti e sugli anziani. Il peso della loro scarsezza ricadrà sui paesi meno sviluppati, cioè sulla maggior parte dell’umanità. Non sarà una sorpresa per nessuno l’aumento dei prezzi degli alimenti di base e l’instabilità sociale che porterà con se. Ieri, venerdì 13, il petrolio è aumentato a 79,18 dollari il barile. Altra conseguenza del balletto delle banconote e della guerra in Iraq. Appena 48 ore fa, il Segretario della Sicurezza degli Stati Uniti Michael Chertoff ha dichiarato che “aveva la sensazione viscerale che avrebbe potuto verificarsi un attentato durante la stagione estiva” di quel paese. Qualcosa di simile ha affermato la Segretaria di Stato e in seguito lo stesso Presidente degli Stati Uniti. Ma mentre davano informazioni sugli l’opinione pubblica. eventuali rischi, allo stesso tempo compivano il maggior sforzo possibile per tranquillizzare l’opinione pubblica. Il governo degli Stati Uniti vede tutto e ascolta tutto con o senza autorizzazione legale. Inoltre, dispone di numerosi organi d’intelligenza e di controintelligenza con abbondanti risorse economiche destinate allo spionaggio. Può ottenere l’informazione di sicurezza di cui ha bisogno senza sequestrare, torturare ed assassinare nelle carceri segreti. Tutti conoscono i veri propositi economici che si perseguono con l’uso mondiale della violenza e della forza. Possono evitare qualsiasi attacco contro la propia popolazione, salvo che prevalga la necessità imperiale di un colpo ad effetto per proseguire e giustificare la brutale guerra che ha decretato contro la cultura, la religione, l’economia e l’indipendenza di altri popoli Devo concludere. Domani, domenica, è il Giorno dei Bambini. E’ a loro che penso nel scrivere questa riflessione. A loro la dedico. Fidel Castro Ruz 14 luglio Ore: 17:35

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