144 utenti


Libri.itESSERE MADREAMICHE PER LA VITA - Nuova edizioneBELLA BAMBINA DAI CAPELLI TURCHINILA SIRENETTAN. 225 MACÍAS PEREDO (2014-2024) MONOGRAFIA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

18 Giugno 2007 16:32

GENERAZIONE ATTIVA FA CONDANNARE TIM AD UNA MULTA DI 64.600 EURO PER PUBBLICITA' INGANNEVOLE

523 visualizzazioni - 0 commenti

di Generazione Attiva

Lo spot "tim tribù azzera i costi di ricarica" oggetto di un provvedimento sanzionatorio dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Nella sua adunanza del 28 Maggio 2007 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto ingannevole il messaggio pubblicitario "Tim tribù azzera i costi di ricarica" condannando TIM ad una multa di 64.600 Euro. A denunciare l'ingannevolezza del messaggio all'Antitrust qualche mese fa Andrea D'Ambra, Presidente di Generazione Attiva, Associazione Nazionale Indipendente in difesa dei Consumatori, spot diffuso lo scorso Autunno, che vantava di aver azzerato i costi di ricarica quando in realtà questi venivano sempre pagati dall’utente che intendeva ricaricare una prepagata Tim, dovendo inoltre pagare 5 Euro per attivare il servizio pubblicizzato, passare ad un piano tariffario con costi piu' elevati (la tribù appunto) e il bonus ricevuto poteva essere utilizzato soltanto per sms e chiamate esclusivamente verso gli appartenenti alla “tribù” e quindi non verso tutti gli altri utenti di telefonia mobile ed entro e non oltre 30 giorni dalla ricarica e per un limite massimo di 3 ricariche al mese. Tutto ciò non era chiaramente illustrato nel messaggio pubblicitario che l'Antitrust ha ritenuto bene sanzionare. "Questo è solo la prima di lunga serie di sanzioni che continueranno ad arrivare per le aziende indisciplinate che non dimostrano un minimo di rispetto verso i consumatori" afferma soddisfatto Andrea D'Ambra che continua: "Da quando sul nostro sito www.generazioneattiva.it abbiamo predisposto un modulo di segnalazione per tutti i messaggi e le pubblicità ingannevoli riceviamo centinaia di denunce che vengono vagliate dalla nostra associazione ed inviate all'Antitrust". E conclude: "Allo stesso tempo si deve far di tutto affinché il Codice del Consumo venga modificato nella parte in cui prevede un tetto massimo alla sanzione amministrativa di 100.000 Euro tenuto conto del fatturato e delle circostanze aggravanti di questi grandi colossi troppo spesso recidivi. Basti vedere cosa accade negli altri paesi come ad esempio in Francia dove recentemente per pubblicità ingannevole alla principale catena di distribuzione Carrefour è stata richiesta una sanzione pari a 4,8 Milioni di Euro". GENERAZIONE ATTIVA Associazione Nazionale Indipendente in difesa dei Consumatori www.generazioneattiva.it

COMMENTA