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30 Maggio 2007 17:49

CONSIDERAZIONI A MARGINE

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di Luigi Boschi

Lettera a Cesare Azzali Direttore generale UPI (Unione Parmense Industriali) Guarda cosa ha fatto la "Gazzetta di Modena"!! Noi invece a Parma investiamo in rotative!! E se vai a vedere il sito della "Gazzetta di Parma"... una vera pagina europea dell'innovazione! Cosa si sarebbe potuto fare e avere qui a Parma se mi aveste ascoltato e sostenuto 12 anni fa!! Avremmo, credimi, un centro di eccellenza nell'editoria digitale. Quale città della cultura digitale sarebbe stata oggi Parma se si fosse creduto nel progetto "Digitalcity" (1999) a cui avevano aderito e partecipato studiosi da tutto il mondo e De Kerckhove aveva dato la sua disponibilità per lo sviluppo della rete e del pensiero connettivo urbano? Invece si andrà a ruota di altri! Perché coltivare qui qualcosa quando si può comprare fuori dopo? E si lascia che le potenzialità locali muoiano, che i saperi si deprimano o si adattino alla decadente e non certo strategica economia locale! Come la definiresti tu una classe dirigente che oggi si riempie la bocca dell'innovazione digitale e non ha fatto nulla, anzi si è adoperata per impedirne lo sviluppo? Perché valori di innovazione collettiva sono stati brutalmente e senza ragione boicottati? Tu forse non conosci questo profondo dolore che io oggi provo! Tu forse non sai cosa è l'umiliazione sociale e culturale! Tu forse non sai cosa significa subire un danno esistenziale! Una breve nota europea: per quel che ho sentito ieri (17/05/2007) all'Auditorium Paganini in occasione dell'incontro per celebrare il 50° anniversario dei Trattati di Roma, beh si poteva fare in videoconferenza! Sinceramente deludente sia nei contenuti, sia come modalità di interazione e modello di relazione con la città. Basta con questi incontri confezionati con relazioni paludate senza un vero dialogo! Forse l'interesse è stato solo per una élite nei rapporti personali preferenziali o per la gestione di affari. Perché più che un summit, per quel che ho sentito di scontato, è stato un de profundis! Però i cittadini pagano per questa principesca burocrazia che gli assorbe tutto! Credimi sono sconcertato. Cosa pensi sia rimasto nella testa degli studenti? Nella mia poco! Ma io non faccio testo! Quando ho mai detto qualcosa che valesse la pena ascoltare? Non parliamo poi delle scolaresche, giusto un riempitivo. PARMA EUROPEA? Solo un cartello! E' interessante vedere come la città ha partecipato numerosa alla cultura europea. Come è attenta! Quanti imprenditori? Quanti docenti? Quanti manager? Quanti professionisti? Eppure quanti di questi li ritrovi nei vari raduni della stupidità!! Il segnale è grave, però voi fate finta di niente, tanto si va "avanti" con o senza la gente...e qualcuno parla "ripartiamo dalla gente!!" Già chi lo dice ha rivelato la sua nullità! Quando vi accorgerete che questa finzione rappresentativa è devastante? E' umiliante per le persone che pensano! Volutamente costrette all'emarginazione. Qualche pensierino per la valorizzazione del tessuto sociale riescono ancora a farlo lì nell'Unione dei prenditori? O è in scena l'arte del massacro cerebrale fossilizzata all'interesse personale? Dopo il "muggito del mondo" certi poltroni riservati di prima fila riescono ancora a guardarsi allo specchio? L'esercizio economicamente premiante del consumo inutile nella società della spettacolarizzazione integrata è sufficiente? E' dalla scomparsa di Pietro Barilla che arrancate nella deriva del senso! Ma sì, chi se ne frega dell'alcol, della coca, della miseria, della depressione, dell'inutilità in cui sono costretti a vivere molte persone! E si vorrebbe poi la "sicurezza" producendo la "coltura" della violenza! Ogni tanto un po' di carità per scaricarsi il peso...e vai! Oliare le ruote a chi è a voi funzionale! Una economia di rendita senza un progetto futuro? Fin che la barca va! Perché occuparsi poi dell'economia delle conoscenze? E' stato preferibile sostenere l'impresa della finanza creativa! Il distretto ladroalimentare! Le devastanti produzioni di derivazione animale! Di fronte a questo spettacolo, credimi non riesco ad andare oltre lo sconforto. E' questo il migliore dei miei sentimenti! Sai quante volte non avrei voluto avere queste radici? Purtroppo ce le ho. Non per niente ben due miei avi hanno fondato la vostra Unione! Un saluto, deluso e amareggiato, per quanto si sarebbe potuto fare e non è stato fatto, per voluta negligenza e ignoranza, non per mancanza di mezzi! E così si persegue ancora in una prassi ormai desueta e deprimente. Il gap è etico prima ancora che culturale. Eppure basterebbe poco per liberare la creatività e le potenzialità represse: ma non lo si vuole perché destabilizza! Potrei sapere, Cesare, qual è il pensiero illuminato che apre e guarda al futuro del potere che rappresenti? Con la franchezza di sempre. (Parma, 18/05/2007) www.luigiboschi.it

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