261 utenti


Libri.itMARINAESSERE MADRETILÙ BLU NON VUOLE PIÙ IL CIUCCIOGLI UCCELLI vol. 2N. 224 CHRISTIAN KEREZ (2015-2024) MONOGRAFIA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

13 Febbraio 2007 00:17

I vescovi lascino in pace il Parlamento

963 visualizzazioni - 0 commenti

di Vittorio Bellavite

Come portavoce di ?Noi Siamo Chiesa? ha rilasciato domenica la seguente dichiarazione che sono contento di fare ospitare a ARCOIRIS: ?Mi sembra si possano fare le seguenti constatazioni sulla forte polemica della CEI e del Vaticano di questi giorni contro il progetto di legge sulla coppie di fatto: 1) aumenta il disagio tra tanti cattolici per la quotidiana pressione della gerarchia cattolica, che fa intravedere futuri scenari di indebolimento ed addirittura di disgregazione della famiglia come conseguenza della ipotizzata nuova legge; 2) contemporaneamente crescono le vivaci reazioni di un?area dell?opinione pubblica che è sospinta su posizioni anticlericali, le quali a loro volta si trasformano spesso in ostilità o diffidenza nei confronti di un approccio religioso ai grandi interrogativi di senso; 3) a chi condivide la vera e propria crociata della CEI rimane nascosto o poco evidente l?approccio pastorale che meriterebbero i problemi relativi ai rapporti interpersonali, alle coppie e alla famiglia. Questo approccio, rivolgendosi alla coscienza individuale con le parole dell?amore e della misericordia, dovrebbe occuparsi della scarsa tenuta dei rapporti di coppia, dell?educazione dei figli proponendo ad essi messaggi di sobrietà e di fraternità, di un più rispettato ruolo della donna in famiglia e nella società, dei gravi problemi conseguenti alla precarietà del lavoro, delle difficoltà delle famiglie numerose, dell?influenza deleteria di certe trasmissioni televisive ecc... Mi sembra che sia necessaria una pausa di riflessione. Il Parlamento lavori serenamente, i parlamentari di fede cristiana pratichino la laicità nelle laiche istituzioni della Repubblica e la Chiesa nelle sue gerarchie si impegni a non ?esternare? più su queste questioni ed inizi al proprio interno una riflessione sulle questioni pastorali di fondo che essa ha di fronte, adempiendo così alla sua vera missione. Per fare ciò, si ascoltino quanti nella Chiesa e fuori operano nel campo di queste delicate tematiche, abbandonando, almeno in questa fase di ricerca, l?insistenza sui c.d. ?principi irrinunciabili?. Può essere questa l?occasione ?mi sembra- per avviare nella chiesa italiana un vero e proprio ritorno a quella scelta religiosa che nella Chiesa italiana fu approfondita e proposta negli anni ?70, che si iniziò a percorrere ma che fu poi abbandonata con conseguenze non positive per l?evangelizzazione nel nostro paese.? Roma, 11 febbraio 2007

COMMENTA