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1 Febbraio 2007 10:05

Class Action: abbiamo poco tempo!

864 visualizzazioni - 0 commenti

di Assirelli Luca

Abbiamo poco tempo! Occorre prepararsi per urlare contro la futura probabile pagliacciata del Governo. Questa volta dobbiamo fargli capire che la legge porcata non la vogliamo. Di cosa parlo? Della "Class Action"! Ma cos'è questa cosa con un nome così forte? E' la nostra salvezza contro le truffe perpetrate dalle multinazionali, dalle banche, dallo stato, dalle compagnie telefoniche, dalle compagnie petrolifere. E' semplicemente un'azione legale condotta da uno o più avvocati (studi legali) nell'interesse di diversi soggetti, che sono incorsi nel medesimo problema. Un esempio? Cirio, Parmalat, TangoBond, 4YOU/MYWAY, insomma solo qualche miliardo di euro di truffe verso i cittadini. Sono oltre trent'anni che i vari Governi promettono una legge sulla Class Action, ma ogni volta, a causa di poteri forti che si oppongono, viene rimandato. Cosa sta combinando il Governo adesso ? Prodi, Bersani, Rutelli, in varie occasioni su TV e giornali, ci hanno già preannunciato che non vogliono una Class Action all'americana, che tradotto vuol dire non vogliono sentir parlare di proposte di legge come quelle presentate da Pedica (IdV), Poretti (RnP), Fabris (UDEUR) e Grillini (DS) ma vogliono far approvare il ddl Bersani-Schioppa-Mastella che è una porcheria all'italiana perchè prevede: 1) il diritto di avviare la Class Action è riservato alle associazioni riconosciute dal Governo, cioè quelle che fanno parte del CNCU (cioè pagate dallo Stato, le famose 16 sorelle). In questo modo si andrebbe a limitare il potere di questa legge, concedendo la facoltà di avviare la Class Action ad un'associazione che non ha intenzione di avviare una causa contro chi gli versa i contributi pubblici. Tradotto, una Class Action controllata e filtrata dallo Stato. Questo vorrebbe anche dire la morte delle piccole associazioni. 2) al termine della Class Action vinta, il singolo cittadino dovrà mettere mano al portamonete ad avviare un'azione giudiziaria per avere il risarcimento che gli spetta. Mi chiedo allora a che serve la Class Action!!! Leggendo il resoconto della discussione in Commissione Giustizia, vediamo anche come alcuni parlamentari cercano di tutelare i poteri bancari. Ecco alcuni stralci: "Gaetano PECORELLA (FI) indica l'opportunità di audire l'Associazione bancaria italiana, l'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e l'Associazione delle società che si occupano di risparmio gestito." "Stefania Gabriella Anastasia CRAXI (FI) evidenzia il rischio che dalla nuova legge possano in realtà risultare eccessivamente potenziate talune associazioni dei consumatori ed utenti. Propone perciò che se ne faccia un censimento e che comunque siano audite anche le contro-parti, non limitandosi alla Confindustria, ma includendo anche le articolazioni relative alle diverse categorie imprenditoriali." Insomma, stanno preparando una legge che tutelerà le famose forze occulte del Governo, cioè coloro che ci hanno truffato e che continueranno a farlo. Approvando una delle tre PdL elencate prima avremo una legge forte, che farà ripensare diverse volte una multinazionale prima di truffarci, che non ci farà spendere soldi in avvocati e che spingerà gli avvocati a dare il massimo dato che la loro parcella sarà il 10% del valore della causa. Invece il nostro Governo vuole l'opposto. Cosa occorre fare? Scrivete ai politici chiedendo di approvare una Class Action in linea con il PDL 1834 Pedica, PDL 1443 Poretti, il PDL 1330 Fabris ed il PDL di Grillini. E naturalmente firmare la petizione http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html ed iscriversi al Reset Class Action Group http://criminology.meetup.com/44/. Ma soprattutto urlatelo in giro, sui forum, sui siti, sui giornali stampate e diffondete. Riusciremo questa volta a non farci fregare come per l'indulto? Sicuramente la stampa aiuta molto il Governo favorendo il ddl Bersani, ma questa volta occorre che il famoso popolo di internet faccia di più. Antonio Imperi (Coordinatore Regionale GIV Abruzzo) Luca Assirelli (Consigliere Nazionale GIV)

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