31 Dicembre
L'esecuzione di Saddam è l'ennesimo esempio di una giustizia a due pesi e due misure. Saddam viene impiccato, mentre un suo "collega" (che di nefandezze ne ha fatte più di Saddam e continuerà a farne per molti anni)è ancora al suo posto: Musharraf, Pakistan. Un altro boia che continua a collezionare morti su morti in Cecenia, viene accolto come un democratico in tutto il mondo: Putin, Russia. L'elenco sarebbe troppo lungo. Bastano questi esempi e quelli riportati da Beppe nel suo commento iniziale. Ma perchè fare questi esempi? Perchè paragonare mostri a mostri? Killer a killer? Perchè, nel caso di Saddam, in nome dell'urgenza di liberarsi da un "mostro sanguinario", pericoloso pazzo munito di ADM, si è condannato e sacrificato un intero popolo, un'intera nazione, una delle economie più floride e progradite (soprattutto politicamente) del MEdioOriente. Fare questi esempi serve ad aprire gli occhi all'opinione pubblica sulle reali motivazioni di una guerra sporca e devastante che ha condannato alla sofferenza milioni di persone innocenti. Motivazioni che non hanno nulla a che fare con una "nobile" voglia di eliminare un dittatore, feroce e brutale capo di un governo mostruoso. La guerra in Iraq è SOLO GUERRA PER L'APPROVIGGIONAMENTO DI FONTI ENERGETICHE. Non c'è niente di nobile, nè di morale in questa guerra, come del resto in nessun'altra ed esiste solo una parola per definirla: IMPERIALISMO. Bisogna chiamare le cose con il proprio nome. L'esecuzione sommaria di Saddam è solo esemplare. Non ha nessun valore dal punto di vista dell'autonomia iraquena, non ha nessun valore dal punto di vista del diritto internazionale, non ha nessun valore dal punto di vista morale. Ne ha solo ed essenzialmente dal punto di vista politico e militare. E' un segnale da parte americana agli irriducibili oppositori all'invasione, agli altri paesi cosiddetti "canaglia", agli altri capi di stato di paesi ricchi di petrolio, ma ostili nei confronti occidentali. E' una minaccia americana.