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7 Novembre 2006 15:13

La P2 non è un dentifricio

3423 visualizzazioni - 9 commenti

di Maurizio Chierici

Bisogna ammetterlo: Licio Gelli ha sempre ragione. L' Italia commemora con puntuale devozione gli anniversari che ne hanno inquietato la storia, ma i 25 anni della scoperta della P2 non li ha ricordati nessuno. Nessun giornale, tantomeno la Tv. Ogni sera il passato rimescola antiche emozioni. Documentari in bianco e nero sulle manovre segrete di Hitler, Mussolini e Stalin. Parlano i testimoni della commissione Mytrokin alla ricerca dei rubli d'oro che avrebbero inondato la nostra politica per rovesciare equilibri e speranze. Sapere va bene, ma sapere tutto. Invece sopravvivono segreti che non è possibile sciogliere. Sulle trame che hanno cambiato il paese dei nostri giorni, silenzio. Gelli deve esserne orgoglioso. Negli anni settanta il maestro della P2 rilasciava interviste fondamentali al Corriere della Sera. Riassumo: una volta rimesso in ordine il paese, nessuno ricorderà in quale modo abbiamo cambiato la costituzione. Dovranno solo obbedire.. Trent'anni dopo Tina Anselmi intravede le mani della loggia negli intrighi dei servizi segreti che spiano Prodi, la moglie e altri protagonisti non graditi ai fratelli deviati. La vecchia signora ha guidato - anni ottanta - la Commissione Parlamentare incaricata di sfogliare i peccati dei 900 iscritti alla setta incappucciata. L'hanno trascinata da un tribunale all'altro per purgare la verginità infangata dall'inchiesta voluta dal presidente Pertini. Rivelazioni che hanno sconvolto gli equilibri politici, Forlani ha lasciato il governo.. E i governi del tempo si sono subito dimenticati di lei. Solo Flaminio Piccoli una volta è scoppiato < lanciando anatemi contro gli iscritti >, ma Egidio Carenini, vice segretario amministrativo della Democrazia Cristiana, (uno dei 900 ), e il segretario della Dc di Livorno Giampiero del Gamba ( altro dei 900 ), gli trasmettono l'avvertimento mafioso del Venerabile il quale conserva nell'archivio dei ricatti la ricevuta di due miliardi versati al partito, Piccoli segretario. Il povero deputato trentino deve acquietarsi. L' Italia in cui sono cresciuti i ragazzi del 2000 andava così. Adesso l'Anselmi rilancia l'allarme. E chi le dà retta ? I ragazzi non sanno chi è Gelli. Confondono la P2 con un dentifricio o una pistola. Non se n'è più parlato anche quando era doveroso parlarne. E chi c'era, e sa, sta perdendo la memoria come previsto. A Concita de Gregorio il Venerabile risponde con ironia, Repubblica di tre anni fa: nessuno si è pentito, solo il ripudio di un adepto, ma era il più debole. Parole da ultima cena, eppure per Gelli and company il pasto continua. perché tutti rispettano il silenzio promesso quando li ha passati a fil di spada nella cerimonia del giuramento. Ancora quella vecchia storia? ! Si infastidiscono, sorridono, alzano le spalle. L'onorevole Cicchitto ( tesserato fra i 900 ) continua ad arrfabiarsi. < Torna il partito anti P2, c'è lo stesso clima di veleni >, titolo del Corriere una domenica fa. Roberto Zuccolini raccoglie, imparzialità professionale, le parole dell'Ansemi e di chi non è d'accordo. Per Rino Formica, antico ministro socialista,< la situazione storica e politica era un'altra cosa. Dietro il progetto della P2 c'era un'idea precisa dell' Italia, e un raccordo di forze attorno a un personaggio che aveva un valore politico limitato. Basta leggere il suo manifesto, cosi detto programma di rinascita nazionale >. Lo conferma Massimo Teodori, ex radicale e membro della Commissione che indagava. < Mi pare si faccia uso troppo disinvolto della categoria P2, ideologizzando un fenomeno specifico di una stagione determinata >. Hanno ragione, non siamo più gli stessi: l'< idea precisa > ha cambiato il paese come aveva previsto Gelli. L' Italia che le elezioni hanno bocciato cinque mesi fa, nei cinque anni del governo Berlusconi si è ispirata al < Piano di Rinascita Democratica > elaborato dal gran maestro. Come fanno notare Formica, Teodori e la folla degli altri, il Piano Rinascita ne ha stimolato il cambiamento Tanto per rinfrescare le memorie assopite, ecco le ipotesi di Gelli. Ordine giudiziario: si entra nella magistratura attraverso esami psico attitudinali preliminari e corsi di aggiornamento per determinare le promozioni. Il ministro di grazia e giustizia è responsabile verso il parlamento sull'operato dei pubblici ministeri. Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura: separazione delle carriere requirenti e giudicanti: Ol pubblico ministero non può diventare giudice. Gelli, l'onorevole Pecorella, l'ex ministro Castelli hanno fatto lo stesso sogno. Modifica della costituzione: il governo deve avere la possibilità di mobilitare le forze dell'ordine per ripulire il paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive. Calderoli e gli altri costituzionalisti della val Brembana sono stati illuminati dalla stessa idea. Il capo del governo deve essere indicato dalle camere, non più dal capo dello stato. Per non parlare della riforma delle leggi elettorali e della nuova informazione che abolisce il monopolio Rai. < Fatto >, risponderebbe Berlusconi con uno spot Tv. Senza spiegare come c'è riuscito per non suscitare perplessità. Sull'adesione alla P2, Berlusconi si è difeso con qualche bugia. Ha risposto alla commissione Anselmi di essersi iscritto per dare una mano all'amico Roberto Gervaso: voleva essere promosso dal Resto dal Carlino al Corriere della Sera, poveretto, non ci riusciva. Poco raccomandato. Con Berlusconi incappucciato sarebbe stato facile. Non è proprio andata così. Lo stesso Gervaso fa capire con innocenza che la storia è diversa. E' appena uscito ultimo libro, < Ve la racconto io >, naturalmente Mondatori. Raccoglie i personaggi incontrati nella vita. Ha conosciuto a Berlusconi una sera a cena., il 20 marzo 1976. Per il Cavaliere non erano tempi facili anche se nuovi amici annunciavano di volergli aprire le porte del paradiso. Lo andavano a trovare a Milano: il giornalista Pecorelli ( P2 ), assassinato mentre stava per pubblicare un dossier su Andreotti; Ortolani ( tra i fondatori della P2 ) e una fila di signori vicini alla loggia segreta. Nel parcheggio seminterrato di uno studio televisivo condominiale, Berlusconi distribuiva via cavo programmini Tv, gadgets promozionali per attirare compratori nei palazzi semivuoti della Milano 2 sdegnata dai milanesi per le nebbie dell'Idroscalo. Insomma, la sua Edilnord aveva problemi per caso risolti nel 1978 dopo l'abbraccio a Gelli.. Li vende per 33 miliardi all'Ente Nazionale Previdenza e Asistenza Medici, presidente Ferruccio De Lorenzo, regolarmente P2 e padre del ministro liberale che finirà in galera..Una montagna di denaro in quegli anni. Lo spinge a tentare la speculazione Olbia 2 ( tanto per non sbagliare numero ) associato ad un imprenditore moralmente chiacchierato: Flavio Carboni, amico del boss della banda della Magliana Ernesto Diotallevi socio in affari col cassiere di Cosa Nostra Pippo Calò. Ma anche vicino a Francesco Pazienza, spia esterna ( insomma Betulla ) del Sismi, un. faccendiere che ha accompagnato Roberto Calvi ( presidente Banco Ambrosiano, sempre P2 ) nel viaggio a Londra senza ritorno. Impiccato con rituale massonico al Ponte dei Frati Neri. Nel suo libro Gervaso ( P2 ) racconta come ha conosciuto il Berlusconi 1976. Aveva invitato a cena < quattro amici, fra cui Gustavo Selva, ( P2 ) direttore del Gr2 e Gian Caro Elia Valori ( espulso dalla P2: secondo leggende argentine per uno scontro con Gelli alla corte di Peron ). Si va a tavola alle nove di sera. Nezzora prima < Giancarlo telefona per chiedermi se possa portare un amico, appena giunto da Milano >. Arriva con Berlusconi. < Per tutta la durata della cena, Berlusconi col quale alla fine ci diamo del tu ? ? Chiamami Silvio ?, ? Chiamami Roberto' - tiene banco parlando non solo del suo presente e del suo passato, ma anche, anzi, soprattutto del suo futuro >. Per Gervaso è < una specie di Vesuvio in eruzione, una pila atomica, un infernale computer, che da solo si interroga, da solo si risponde, sommergendoci di dati, date, statistiche. Ha una gran voglia di vivere e una, ancora più grande, di fare e sbalordire >. Ritratto perfetto. Salda l'amicizia che oggi prospera. Con altre cene in casa Gervaso: Berlusconi, Confalonieri e Andreotti. Sempre ospiti di un signore che per frequentazioni non sembra alla deriva come lo descrive il Cavaliere. Filo diretto con Gelli al quale si rivolge proprio per sbarcare in via Solferino. Berlusconi è ancora fratello piccolo, meglio implorare il Venerabile: < Caro Licio, al Corriere stanno succedendo cose molto gravi. Il Barba ( l'editore Angelo Rizzoli ) a dispetto dei tuoi discorsi, ha imposto a Di Bella ( direttore P2 ) l'assunzione di quelli che sono, forse, i due radical-chic più rappresentativi della nostra cultura: Enzo Siciliano e Alberto Arbasino. Io, caro Licio, a questo punto non capisco più niente. Ho il timore che il Barba ci stia prendendo tutti per i fondelli. Dice una cosa e fa l'opposto. E' bene che tutti capiscano che blandire i nemici non serve a niente. Restano nemici. Bisogna premiare gli amici. Oggi Di Bella parlerà della mia collaborazione con Tassan Din ( amministratore delegato della Rcs-Corriere, duramente P2). Vedi di fare, se puoi, una telefonata a Tassan Din affinché non mi metta i bastoni tra le ruote. Ti abbraccio. Tuo Roberto >. Il quale viene assunto e tra i primi articoli scrive doverosamente un ritratto del Venerabile: ringraziamenti commossi. La sua impresa avventurosa è l'intervista ad Anastasio Somoza, dittatore del Nicaragua che i sandinisti stavano per rovesciare. A noi giornalisti normali era impedito salire la collina di Managua dove il dittatore sopravviveva chiuso in un bunker. Gervaso arriva, si lamenta per il viaggio < che non finisce mai >, parla con Somoza e riparte. Ne ricava un articolo divertente divertente nel quale morte e miseria restano nello sfondo come cotillon. Come c'è arrivato ? Una spiegazione arriva dal girotondo dei capitali del Banco Ambrosiano di Calvi. Poco prima d'essere < giustiziato > a Londra con i debiti alla gola, il banchiere si era rivolto al palazzinaro romano Mario Genghini ( P2 ), dc conservatore e amico di Ortolani, spalla di Gelli. Gli chiede di presentargli Somoza: vuol trasformare Managua in territorio off shore, come Nassau, Bahamas, e altri paradisi finanziari. Nasce l'Ambrosiano Group Banco Comercial Mangua il quale pretende subito da Calvi < prestiti per sostenere la guerra contro il comunismo >. Con questo viatico Gervaso parte per il Nicaragua. Oggi Gelli è un signore che si gode la vecchiaia. Il tribunale lo ha giudicato per la strage della stazione di Bologna. Ha appoggiato e fatto affari e rappresentato come diplomatico dagli incarichi speciali i generali argentini che hanno assassinato 30 mila persone, rubato e venduto i loro bambini. E' scappato all'estero tingendosi i baffi. Un invito ai ragazzi che non sanno della P2. Frugate sotto i silenzi della storia ufficiale per decidere se l'inquietudine di Tina Anselmi è giustificata e chi sono i < nemici > che spaventano Gervaso.

COMMENTI

3 Ottobre 2009 16:04

Sono un'azienda Nazionale che non ho mai accettato soci strani come esempio la Banca San Paolo. L'azienda da me amministrata è stata colpita successivamente è ripetutamente da strane azioni e strani errori di giudici presso i tribunali Italiani, attribuendo le responsabilità ai miei legali, ma adesso seguendo questa storia propaganda 2 sto cominciando a fare dei collegamenti. Sono alla ricerca e credo anche altri imprenditori di conoscere per citta e provincia chi sono gli iscritti,almeno ci potremmo tenere lontani dalle loro prestazioni e sentirci finalmente liberi da protezionismo obbligato. Chiedo se esiste questo elenco per città e poterlo divulgare a numerosi imprenditori del mio settore, dove operiamo da anni nella totale confusione pur lavorando con una tecnologia seri e di nuova generazione ma che crea disagio alle vecchie. (un contatto con un'esperto sarebbe gradito)

paolo gagliano

10 Novembre 2006 22:32

ciao a tutti: appoggio l'idea di fare un dvd sulla p2 (*__*)

anirvan

9 Novembre 2006 17:42

caro Giovanni, l'idea non è male e anch'io ci penso da tempo. però occorrerebbe la partecipazione e la testimonianza di gente che difficilmente gradirebbe farsi notare in quanto membra p2, in più serve anche del denaro per una produzione che non credo molti vogliano rendere visibile...insomma è poco possibile; ti parlo sia da indignato delle azioni losche che hanno visto protagonista la loggia che da professionista del settore cinematografico e documentaristico

antonio

8 Novembre 2006 13:11

il venerabile con i lingotti doro nei vasi dei fiori se fosse vissuto in qualsiasi altro paese esempio per non essere di parte nehli USA sarebbe ancora internato con minimo 10 ergastoli, ma può essere contento di vedere come tutto vada come lui e altri avevano previsto l esempio piu' CALZANTE E RECENTE E' L' INDULTO TOMBALE APPROVATO DA ENTRAMBI GLI SCHIERAMENTI CUI SEGUIRA' AMNISTIA TOMBALE!!!!! E TUTTI D ACCORDO DA BERTINOTTI A SCHIFANI, INTERROMPO IL CONATO DI VOMITO mi impedisce di cotinuare .......

gabriele addis

7 Novembre 2006 23:49

Sull'argomento P2 suggerirei anche: Flamigni, Trame Atlantiche, Kaos Edizioni, 2005.E' ricchissimo di informazioni e di nomi, con un ottimo indice analitico (per es. ho scoperto che Pecorella era il legale che difendeva Calvi quando ebbe i primi guai penali). Soprattuto, come da titolo, inquadra la vicenda nel contesto piu' ampio del Patto Atlantico (oltre agli affari personali). La parte iniziale del libro si sofferma sui collegamenti tra la P2, Gelli e l'eversione nera e rossa. Su quest'ultimo punto si trovano documenti ufficiali commentati e spiegati per argomento nel libro: Cipriani, Lo Stato invisibile, Sperling e Kupfer, 2002. Questo libro, purtroppo, e' stato gia' dimenticato. Ma alla luce degli avvenimenti attuali sarebbe da ri-pubblicizzare.

Harold

7 Novembre 2006 21:05

Alcune cose che si apprendono dalla Introduzione del libro di Ruggeri-Guarino. 1- Berlusconi, quando apprese nel 1986 che stava uscendo questo libro edito dagli Editori Riuniti, allora casa editrice del PCI, tento' di bloccarne la pubblicazione in vario modo : comprando dal PCI la casa editrice, poi a seguito del diniego del partito a cedere la casa editrice, offrendo a Ruggeri e Guarino un assegno in bianco. A seguito del rifiuto di Ruggeri e Guarino ad accettare l'assegno in cambio del silenzio, Berlusconi passo' alle maniere forti : trascino' in Tribunale i 2 giornalisti. 2 - La vicenda giudiziaria, trascinatasi per diversi anni, si e' cosi conclusa : dal marzo 1993 Ruggeri e Guarino sono stati totalmente assolti da una sentenza della Cassazione dal reato di diffamazione (per il materiale contenuto nel libro), mentre invece Berlusconi, in una udienza in Tribunale si e? macchiato del reato penale di falsa testimonianza, ed in base alla sentenza n. 97 n. 215/89 Reg. Gen. Della Corte di Appello di Venezia, in giudicato dal 13-02-1991, avrebbe dovuto scontare in galera da 6 mesi a 3 anni la pena. L?amnistia del 1990 ha annullato la condanna penale ma dal punto di vista morale bolla come matricolato bugiardo il sig. Berlusconi con le seguenti affermazioni : ?Ne consegue quindi che il Berlusconi, il quale deponendo avanti al Tribunale di Verona nella sua qualita? di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso su questioni pertinenti alla causa ed in relazione all?oggetto della prova, ha reso affermazioni non estranee all?accertamento giudiziale ed idonee in astratto ad alterare il convincimento del Tribunale stesso (e cio? a prescindere dal mancato utilizzo processuale delle dichiarazioni menzognere medesime da parte del giudicante) ha compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto?. vedi http://xoomer.virgilio.it/pcampoli/sentenza.html Termino ricordando che Marco Travaglio, il giornalista che gode nella vulgata popolare della fama di giustizialista per eccellenza, in nessuno dei suoi libri in cui cita la sentenza di Venezia ha mai spiegato le cose che ho elencato sopra e che si possono leggere solo nel libro di Ruggeri e Guarino. Il signor Travaglio cita la sentenza di Venezia che bolla come bugiardo il criminale di Arcore, ma chissa' mai perche' non spiega ai sui lettori perche' si sia arrivati alla udienza di Verona e poi alla sentenza di Venezia. D'altronde Travaglio e' lo stesso che ora lo vedete dal "venduto" Santoro in Anno Zero e mai vi diranno le verita' che potete apprendere solo leggendo il libro di Ruggeri e Guarino. D'altronde Santoro e' quel giornalista "corretto" che nella puntata de "Il Rosso e il Nero" del 1994 ha permesso che la tessera P2 1816, raccontando menzogne mentre telefonava in diretta, diffamasse G. Ruggeri ospite della puntata di Santoro.

Pietro Campoli

7 Novembre 2006 20:49

La classe dirigente della "sinistra" italiana glissa sulla vicenda P2 perche' e' oramai certo che ci sono tesserati del PCI che si sono venduti alla P2. Solo cosi' ci puo' giustificare la censura con la quale alla pubblica opinione italiana non vengono fatte conoscere le verita' che riguardano Berlusconi, tessera P2 1816, contenute nei libri "Berlusconi, inchiesta sul signor TV", G. Ruggieri-M. Guarino, edito nel 1987 dagli Editori Riuniti, "Berlusconi, inchiesta sul signor TV" G. Ruggeri-M. Guarino edito dalla Kaos nel 1994, e "Gli affari del Presidente" G. Ruggeri edito dalla Kaos nel novembre 1994. Basta leggersi attentamente la introduzione di "Berlusconi inchiesta sul signor TV", edizione del 1994, http://xoomer.alice.it/pcampoli/Premessa-berluscaTV.htm e domandarsi perche' nella campagna elettorale del 1994 la classe dirigente della "sinistra" non abbia utilizzato le notizie vere che Ruggeri e Guarino avevo scoperto sul conto della tessera P2 1816. I cari dirigenti della "sinistra" oggi hanno una gran fretta di cacciare Prodi per riportare la tessera P2 1816 a Palazzo Chigi; infatti i ricatti della P2 hanno effetto in Italia mentre non hanno alcun effetto in Spagna dove Garzon ha ripreso l'inchiesta per cui la tessera P2 1816 rischia fino a 22 anni di galera. E se la tessera P2 1816 si becca 22 anni di galera o anche qualcosina di meno, certi papaveri del PCI che sono nella Piramide superiore della P2 rischiano di veder saltare il cappuccio che al momento gli garantisce l'anonimato.

Pietro Campoli

7 Novembre 2006 19:21

La vicenda P2 è emblematica di un certo periodo storico. La Guerra Fredda era abbastanza "calda" ai confini dell'Impero USA da generare fenomeni di instabilità politica, eversione, lotte intestine, "guerre" per procura. Sempre la stessa storia. Che l'Italia ( e non solo) per molti versi sia stato e sia un Paese a sovranità limitata ci vuol poco a capirlo. Da una parte ciò è stato causato dalla pesante ideologizzazione politica che nel dopoguerra vedeva scontrarsi apertamente neofascisti e comunisti, atlantisti e sovietisti, dall'altra la presa d'atto di essere un piccolo paese, sconfitto in guerra, "invaso" (non liberato) dagli Alleati e quindi costretto a chinare il capo ad Occidente o ad Oriente. Un chinare il capo non solo passivo, s'intende e non solo motivato dalla coscienza della propria debolezza. In Italia molti hanno creduto con passione all'ideale comunista e guardavano quindi all'URSS come ad un baluardo in difesa di tali valori senza per questo sentirsi traditori o venduti ma, anzi, eroici combattenti per la liberazione del proletariato mondiale dal giogo capitalista. Altri erano ferventi sostenitori degli USA e degli ideali liberali di stampo anglosassone. Molti, forse i più, aspettavano e tramavano per stare sul carro del vincitore, qualsiasi esso fosse. Così come le grandi potenze si sono scontrate su molti fronti, scatenando guerre regionali e rivoluzioni abbastanza lontane dai propri diretti confini, così molti poteri occulti, interni ai due blocchi, si sono scontrati fra di loro cercando di forgiare il corso degli eventi a proprio esclusivo vantaggio. Affaristi, criminali, politici, spie, in questo pentolone si trova un po' di tutto. In Italia Gelli è stato forse uno dei principali rimestatori del pentolone nostrano, perlomeno uno di quelli visibili (ad esser maligni questa "visibilità" potrebbe far sospettare un'importanza tutto sommato relativa). Nel vaso di Pandora della democrazia italiana c'era (c'è) di tutto: criminalità, eversione, affarismo, megalomani di provincia, imprenditori falliti in cerca di riscatto, usura, droga, ufficiali in cerca di promozioni ecc. ecc. Un campionario umano che, nei secoli dei secoli, è stato sempre refrattario a qualsiasi tipo di ordine, di dignità, coraggio. Tramano nell'ombra, scavano cunicoli, godono nel corrompere perchè corrotti come consolazione per una condizione interiore che avvertono infame. Rappresentano un campionario umano che, in qualsiasi tipo di regime si trovi ad operare, si ritiene portatore dei veri valori, defraudato del giusto riconoscimento, del giusto potere. Appena giunge l'incantatore di serpenti di turno, il bailamme umano di cui sopra si attiva, si agita, eccitato dall'idea di avere trovato la guida che porterà il riscatto e la vendetta. La vicenda P2 è stata insabbiata perchè avrebbe distrutto molte vite eccellenti e tirato fuori una tale melma che, probabilmente, avrebbe soffocato anche quel poco di democrazia e di apparente democrazia che in Italia, comunque, c'era. Il valore relativo che alle Istituzioni democratiche è sempre stato dato nel nostro paese dai poteri forti si è visto bene in quel frangente. In un' Italia sicura della propria fisionomia istituzionale, senza vermi a corroderla dal di dentro, un fatto della gravità della P2 sarebbe stato affrontato come si sarebbe dovuto: con la Corte Marziale. E un Gelli, dopo trent'anni di carcere duro in isolamento, senza sconti, forse oggi non sarebbe un settantenne vispo e arrogantello,soddisfatto dell'operato dei suoi emuli che, più o meno sfacciatamente possono permettersi il lusso di fare politiche eversive usando le stesse Istituzioni che hanno giurato di difendere.

Alex Luke

7 Novembre 2006 15:32

Io più che un commento vorrei fare una proposta. Perchè non fare un bel DVD dove tutta questa bella gente, a partire dal gran maestro, possa essere presentata ai più giovani e anche ai grandi che non sanno o fanno finta di non sapere. E' un pò di tempo che dico di voler leggere qualcosa di interessante che mi apra gli occhi su questi problemi ma non si trova nulla. Allora muoviamoci come abbiamo fatto per il video di Mazzucco facendolo vedere a centinaia di amici e forse qualcosa si muoverà, almeno nelle coscienze delle persone, che dite?

Giovanni Sudano

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