1 Novembre
Bruxelles, 31 Ottobre 2006 -- Le prime 600 mila firme raccolte dalla Petizione D'Ambra contro i costi di ricarica ( http://www.aboliamoli.eu) hanno raggiunto gli uffici della Commissione Europea, prima a muoversi dopo la denuncia del promotore dell'iniziativa. La Direzione Generale Concorrenza attende la conclusione dell'indagine congiunta Antitrust-Agcom, avviata in data 6 Giugno, il cui termine, abbondantemente scaduto, era stato stabilito in 120 giorni, per poter effettuare una qualsiasi valutazione circa un eventuale intervento. Attendiamo informazioni chiare ed univoche dalle Authority italiane che ci dicano quando quest'indagine, in corso ormai da cinque mesi quando lo stesso Presidente dell'Agcom Calabrò ne annunciò due, verrà terminata , afferma il promotore della petizione Andrea D'Ambra. La richiesta di oltre seicento mila cittadini italiani non può e non deve essere ignorata , questo lo ricordiamo anche al Ministro delle Comunicazioni Gentiloni, che deve ancora dar risposta a due interrogazioni parlamentari presentate sia da Destra (On. Foti) che da Sinistra (On. Acerbo) conclude il giovane petizionario. Si da, inoltre, notizia della presentazione di un Emendamento alla Finanziaria, presentato dall'On. Bonelli volto all'abolizione dei costi di ricarica, su cui speriamo ci sarà una convergenza bipartisan. Andrea D'Ambra http://www.aboliamoli.eu
5 Novembre 2006 02:52
L'unica chiave di lettura è questa. Senza ombra di dubbio è dimostrato che ogni popolo ha il governo che si merita. Noi italiani ci meritiamo questo ed è inutile protestare. Un giovane ha smosso 600.000 italiani, ebbene, di cosa sarebbero capaci i milioni di giovani solo che lo volessero? La ricarica è un fatto concreto e di palese ingiustizia,ma.....sembra sia l'unico. Fonda
fonda derio