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31 Maggio 2006 00:41

Difesa dei cittadini clandestini

943 visualizzazioni - 1 commento

di victoria echeverria

Cari amici vi invio questo intervento del Consigliere Leonardo Barcelo Gruppo D.S di Bologna che ritengo molto importante DIFESA DEI DIRITTI DEL LAVORO DEICLANDESTINI Un collegamento proficuo tra Comune e Questura come ha tenuto a precisare il Questore Cirillo ha fatto possibile l?arresto di due persone che con la falsa promessa di lavoro, regolarizzazione e di un futuro dignitoso sfruttavano cittadini clandestini dell?Est Europeo. Le vittime, tutte clandestini e quindi facilmente ricattabili, venivano adescati col sistema dei volantini di offerta lavoro affissi in stazione poi Li facevano lavorare in nero dando loro meno della metà della paga prevista da un regolare contratto e si facevano dare tra i 1000 e 2000 euro per perfezionare le pratiche di una regolarizzazione che non sarebbe mai avvenuta. C?era chi si indebitava con amici e conoscenti e chi invece si vedeva scalare dal gia misero stipendio ricevuto la somma richiesta .Lo sfruttamento del lavoro nero riguarda un numero consistente di lavoratori stranieri ma forse non solo di stranieri come ha precisato il Sindaco. Una vera associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della presenza dei clandestini che e stata sgominata dalla squadra mobile con il coordinamento del pm Walter Giovannini. A casa degli sfruttatori la polizia ha trovato fotocopie di passaporti, libri paga e altro materiale che dimostra l?esistenza di un consorzio criminale che operava con condotte odiose e indegne. Alla fine dell?anno scorso Il Sindaco Cofferati invitò i lavoratori in nero, sfruttati dal caporalato, a presentarsi in Comune per essere accompagnati in Questura a denunciare il fatto. Ricevendo protezione si sono cosi presentate 14 persone di origine moldave , che hanno denunciato l?esistenza di questo insopportabile sfruttamento ,e grazie alle loro denuncie ,la prima fase dell?operazione si e conclusa con l?arresto dei due sfruttatori. E stata una strada difficile,è stato arduo il lavoro dei magistrati e degli inquirenti per le tante difficoltà di indagine, però la conclusione dimostra che si può rivolgere alle istituzioni e si può ottenere giustizia dalle forze pubbliche e dalla magistratura. I lavoratori che hanno denunciato la situazione hanno ora ottenuto il soggiorno per motivi di giustizia che consenti loro di potere restare in Italia,ora però serve inserirli in percorsi di regolarizzazione L?attuale legislazione non prevede che il cittadino che ha il permesso di soggiorno per motivi di giustizia possa lavorare, ma nemmeno lo esclude.Per ovviare a questo problema alcune Questure appongono sul documento la dicitura ? con possibilità di lavoro?.E d? auspicare che pure la Questura di Bologna lo faccia e in questo modo si continui ad incentivare le denunce con una azione che serva da apripista ad un fronte nuovo nel contrasto dell?illegalità attraverso il coraggio di persone che denuncino la loro condizione di sfruttamento. Parallelamente attraverso corsi di formazione professionale indetto dell?Associazioni di categoria si potrebbe sperimentare un programma di integrazione dei lavoratori le cui denunce siano ritenute valide dagli organi giudiziari inquirenti cosi come ora si fa con le ragazze che denunciano i loro sfruttatori e sono aiutate ad uscire dal tunnel della prostituzione. L?arresto di mercoledì scorso dei due malfattori ha messo in luce un problema di cui si parlava da tanto tempo in città,e che ora sappiamo si può combattere con il coraggio delle persone sfruttate sostenute dal coordinamento tra Comune,Questura e magistratura www.leonardobarcelo.it

COMMENTI

31 Maggio 2006 00:49

Anchio avevo inviato questa segnalazionewww.leonardobarcelo.itma non era stata pubblicata, ciao,Leandro

leandro ferrari

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