7 Aprile
di paolo
Mi chiamo Zappaterra Roberto, sono un cittadino italiano, fino ad oggi > incensurato. Sono detenuto nel carcere di Amfisa in Grecia perche' accusato > di essere un trafficante di materiale archeologico. Volevo solo portare in > Italia come ricordo, alla fine di una vacanza, alcuni cocci di terracotta di > cui non ne conosco neanche il valore. > > Dal 23 febbraio, giorno dell'arresto a Igoumenitsa, sono stato rinchiuso in > cinque prigioni con celle spesso prive di ogni norma igenica, costretto a > dormire su coperte indecenti, andando in bagno sempre accompagnanto ed > ammanettato. Condividendo le celle con trafficanti, ladri ed assassini. > > Tutto questo nella piu' assoluta mancanza di rispetto e subendo continue > umiliazioni. > Dall'inizio di questa storia ho avuto solo una volta, e per pochi minuti, la > possibilita' di difendermi davanti ad un traduttore improvvisato e senza la > possibilita' di leggere i verbali nella mia lingua. > > Oggi non conosco per quanto durera' la mia carcerazione preventiva ne' > quando ci sara' il processo, perche' nessuno si preoccupa di farmelo > sapere. La prima richiesta di uscita su cauzione e' stata respinta e sono > pessimista anche sull'esito della seconda. > > Ho capito di avere commesso uno sbaglio ed un ingenuita' ,ma non credo che > sia uno errore che meriti quanto sto passando. Chiedo solo di poter uscire > su cauzione per poter dimostrare che non sono la persona che le Istituzioni > greche, che mi hanno rinchiuso qui dentro, credono che io sia. > > Zappaterra Roberto > carcere di Amfissa, 25 marzo 2006
13 Aprile
Mi sento solo di dire che condizioni come quelle descritte della vita nel carcere greco sono semplicemente inacettabili, a maggior ragione se capitano a una persona che non ha commesso un crimine grave ma, credo, di poter dire, che lo sarebbero comunque, indipendentemente dal reato commesso. Spero che le autorità si muovano per chiarire questa faccenda, e che tutto si risolva nel minor tempo possibile Saluti E.
elvio
13 Aprile
Ciao Robby, so che ti ricordi di me perchè me l'ha detto Danilo, tieni duro, stiamo tutti combattendo questa battaglia insieme perchè tu esca al più presto da questa situazione, anche se, purtroppo, pur avendo mosso mari e monti ci sentiamo completamente inutili, pare che ragionare con questa gente sia davvero impossibile...un abbraccio forte, Chiara
Chiara
12 Aprile
Sono il fratello di Roberto. Mi trovo ad Amfissa (circa 200 km da Atene) il luogo dove Roberto e' rinchiuso. Questa situazione se non fosse cosi' drammatica sarebbe persino comica. Aggiornamenti ad oggi: la Croce Rossa (tramite il presidente nazionale), ha chiesto fortemente di entrare nel carcere per fare visita a Roberto. Il permesso gli e' stato categoricamente negato. A questo punto la CRI ha indetto una conferenza stampa per far conoscere meglio la situazione. Non sappiamo ancora quando avverra'. Sono allibiti; la CRI e' entrata nel carcere di Guantanamo e non puo' entrare in un carcere greco! Abbiamo trovato un altro avvocato (e' l'avvocato ufficiale del Consolato italiano). Mi e' sembrata un ottima persona ma, in queste cose, si va molto a percezione. Comunque ha dato l'idea di uno molto attivo. Ha conoscenze dentro al Ministero di Grazia e Giustizia. Secondo lui la situazione sarebbe diversa se venisse ridimensionato il valore di questi cocci. Nel 1999 ha tirato fuori un ragazzo di Parma con la stessa imputazione. Dopo avere fatto le valutazioni, hanno scoperto che i cocci avevano un valore di 200 euro! Resta fondamentale incentivare i media a parlare di questo caso. qui sono molto sensibili a quello che esce sui giornali che potrebbe danneggiare il turismo. Domani vedo Robbi . Per ora e' tutto ciao danilo
danilo zappaterra
20 Aprile 2006 23:58
COMUNICATO STAMPA (Castelnovo Monti, 20 aprile 2006) E? arrivata questa mattina al Sindaco Gianluca Marconi la risposta alla lettera inviata ormai alcune settimane fa al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sul caso del sub castelnovese Roberto Zappaterra, detenuto in carcere in Grecia dal 24 febbraio per aver raccolto nel corso di immersioni subacquee alcuni frammenti vi antichi vasi greci. A rispondere è stato il Direttore Generale per gli italiani all?estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri, Adriano Benedetti. Scrive Benedetti: ?Gentile Sindaco Marconi, rispondo all?istanza da Lei rivolta al Capo dello Stato il 15 marzo e relativa al Signor Roberto Zappaterra, detenuto in Grecia nel carcere di Amfissa. Devo purtroppo informarLa che il competente Tribunale di Igoumenitsa ha confermato per il Signor Zappaterra il regime di carcerazione preventiva motivando tale decisione con il sospetto che il connazionale possa altrimenti rendersi contumace nel prossimo dibattito processuale. Il provvedimento di carcerazione adottato dalla Corte, che ai sensi della legislazione greca può avere una durata non superiore ai diciotto mesi, è soggetto a revisione ogni sei mesi. Le assicuro che il caso del Signor Zappaterra continua comunque ad essere seguito con la massima attenzione da questo Ministero e dal Consolato Generale ad Atene, che si mantiene in costante contatto con i familiari e con il legale del connazionale. Al momento si sta anche valutando la possibilità di presentare una nuova istanza di scarcerazione. Nell?auspicio che la vicenda giudiziaria possa evolvere in senso favorevole al Signor Zappaterra Le invio il più cordiale saluto?. Afferma Marconi: ?Ci fa piacere che il Ministero degli Affari Esteri stia seguendo da vicino la questione: anche da parte nostra prosegue l?impegno diretto in azioni di sensibilizzazione sul caso di Roberto Zappaterra. Siamo in contatto con il Consolato, ed anche con associazioni umanitarie come la Croce Rossa e Amnesty International che sono al lavoro per la tutela dei diritti del nostro concittadino. Certo non è molto consolante sapere che la carcerazione preventiva in Grecia può durare fino a 18 mesi: Zappaterra ha già sulle spalle quasi due mesi di carcere, che appaiono una punizione non commisurata all?errore che ha commesso e che lui stesso tra l?altro ammette. A questo punto auspichiamo che la data del processo sia fissata al più presto?. CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE UFFICIO STAMPA
Zappaterra Corrado