12 Gennaio
di gino spadon
Una Costituzione fatta a pezzi. Uno Stato che s?avvia a rivestire i panni d?Arlecchino. Un?Economia non lontana dal tracollo. Una Scuola in perdizione. Una Giustizia umiliata. Una Politica estera fra operetta e dramma. Un Paese implicato in una guerra illegittima e indecorosa. Una Sequela scandalosa di leggi ad personam quali l?abolizione delle imposte di successione, il rientro dei capitali esportati all?estero, il riassetto della RAI-TV, la depenalizzazione del falsi in bilancio, i mille impacci alle rogatorie, l?immunità concessa alle più alte cariche dello Stato, la cosiddetta legge salva-Previti. L?Incancrenirsi del conflitto di interessi con esempi clamorosi di profitto personale (vedasi, per riportare un solo esempio, i quattordicimila uffici postali messi a disposizione di ?Mediolanum?). Questa l?eredità che ci lasciano i cinque anni dell?attuale governo. Ma non basta! A tale eredità si deve aggiungere l?opera sistematica di diseducazione civica e d?imbarbarimento, che ha coinvolto una buona parte dei cittadini di questo nostro sfortunato Paese. Cittadini invitati più volte a non pagare le tasse eccedenti una certa soglia, a lavorare in nero, a fidare nell?infinita serie di condoni per aggirare la legge. Cittadini involgariti ogni dì da un presidente-oratore-canterino-allenatore-autobiografo-facciotuttoio-cuoreinmano-sciupafemmine-barzellettiere, che ha indotto molti italiani a confondere la vanagloria con l?amor proprio, l?autoritarismo con l?autorevolezza, l?arroganza con il senso dell'onore, la svenevolezza con la sensibilità, la prepotenza con la vigoria, la volgarità con l?arguzia, la protervia con il prestigio, la sciatteria con la semplicità dei modi, l?inganno con la lucida italica malizia, la capacità imbonitoria con l?arte del persuadere. Da tale disastro l?Unione potrebbe trarre, una volta vinte le elezioni, due preziose indicazioni di metodo: fare esattamente il contrario di quanto è stato fatto finora e, come ha detto Giovanni Sartori ?scaldare speranze?. Sarà suo dovere imprescindibile, infatti, non solo adottare misure che scoraggino in futuro l?insolenza dell?impunito, l?ingordigia del predatore e la tracotanza del prepotente, ma anche favorire la costruzione di un?idea di cittadinanza che superi la concezione attuale di democrazia fondata su una condizione di libertà garantita, ma senza punti di applicazione, per passare a una condizione di libertà attiva, cioè di libertà che consenta al cittadino l?esercizio di un potere di partecipazione e di controllo rispetto allo Stato. Gino Spadon
12 Gennaio 2006 16:33
Bilancio da brivido, cui sarebbero da aggiungere l'infinità di menzogne condite da orrendi sorrisi a 36 denti, le infantili elucubrazioni sul Milan a due o a tre punte, gli strepitosi excursus su Romolo e Remolo, l'icastico giudizio sull'inferiorirtà mussulmana, il diktat bulgaro su Biagi, Santoro, Luttazzi, la fatwa contro Sabina Guzzanti,Mieli, Paolo Rossi, gli indegni duetti con Apicella, le risibili difese d'ufficio della virtù della "povera donna", (alias Veronica), le qualifiche di Kapò date agli avversari politici, le infamie sui magistrati e sui giornalisti.... Buon dio! in che mani suamo caduti...
Giovanni Rosso