257 utenti


Libri.itIL CIMITERO DELLE PAROLE DOLCIBIANCO E NERODINO PARK vol. 2TILÙ BLU VUOLE BENE ALLA SUA MAMMATILÙ BLU VUOLE BENE AL SUO PAPÀ
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

6 Gennaio 2006 21:46

mediacarta

1465 visualizzazioni - 0 commenti

di roberto di bernardo

MEDIA CARTA Noi, i firmatari della presente, siamo preoccupati dai flussi d? informazione e dal modo in cui il suo significato viene prodotto nella nostra società. Abbiamo perso la fiducia in quello che vediamo, ascoltiamo e leggiamo: troppo intrattenimento informativo e troppo poche notizie; troppi punti di vista differenti che raccontano le stesse storie; troppa commercializzazione e troppa enfasi. Ogni giorno, questo sistema commerciale di informazione distorce il nostro modo di vedere il mondo. Abbiamo perso fiducia nell? istituzione dei mass media. Una manciata di corporations controllano più di meta dei sistemi informativi presenti sul pianeta. In un periodo nel quale molta gente sparsa per il mondo affronta fame, fratture sociali, guerre e disastri ecologici solo coloro che sanno percorrere il cammino, affrontare il discorso, o pagare ingenti somme di denaro possono far circolare i loro messaggi. Abbiamo perso fiducia nei nostri garanti della comunicazione e nel fatto che attuino nell? interesse pubblico. Regole essenziali che limitano il possesso dei media e i monopoli dell? informazione sono regolarmente ignorate, così come quelle che proteggono l? accesso dei cittadini e i contenuti locali. Abbiamo perso la pazienza attendendo invano una riforma. Immaginiamo un sistema differente ? una democrazia mediatica. Nutriamo grandi speranze nell? apertura e nell? accesso a internet e vogliamo che essa coinvolga tutti gli altri mezzi di comunicazione. Immaginiamo un sistema globale di comunicazione che basa le sue fondamenta nella diretta, democratica partecipazione dei cittadini. Con questi fini, chiediamo che la chiave d? accesso ai mezzi di informazione venga restituita alla gente comune. Prima di tutto, rivendichiamo il diritto di comprare spazio televisivo e radiofonico alle stesse regole e condizioni delle agenzie pubblicitarie. Chiediamo ai nostri garanti delle comunicazioni di affidare ai cittadini due minuti di messaggi per ogni ora di trasmissione radio televisiva. Vogliamo che le sei più grandi multinazionali mediatiche siano ridotte in unità più piccole. Rivendichiamo, come nostro obiettivo ultimo un nuovo diritto umano per la nuova era dell? informazione: un diritto che ci dia libertà di parola per mezzo della libertà di accesso ai media. Il nuovo Diritto Umano è il Diritto di Comunicare. Con la presente fondiamo un movimento con l? obiettivo di incastonare il Diritto alla Comunicazione nelle costituzioni di tutti i paesi liberi, e nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell? Uomo. FIRMA LA MEDIA CARTA SU WWW.MEDIACARTA.ORG Stampa una dozzina di copie della MEDIACARTA e attaccale nei corridoi della tua università e nei dipartimenti di Scienze della Comunicazione.

COMMENTA