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20 Dicembre 2005 08:54

Il dubbio

2071 visualizzazioni - 5 commenti

di Doriana Goracci

Berlusconi è cieco? Ieri sera non ho resistito. Tra le due generazioni, mia madre e mia figlia, che mi reclamavano alla visione di Berlusconi a "porta a porta", bene, ho guardato o meglio ho partecipato alla trasmissione. Era tanto che non ridevamo così, una risata allibita carnale liberatoria, avevamo tutti i sensi svegli: udito- parole folli vista-una maschera di cera olfatto-si sentiva l'odore del potere tatto-reggersi la pancia all'incontinenza del presidente gusto-ancora in bocca la cena. Ma di più, la telecamera ci faceva osservare le scarpe nere lucide da tango con un doppio fondo da non credere, il portiere della casa il sig Vespa allungava le sue lunghe mani da strega come a dire parlafermati ma il viso smagrito si allungava sull'amministratore del condominio teso e proteso con l'immensa gioia di esserci e farci essere. Intorno non so, giornalisti, imprenditori, statistici pubblico fare da sfondo all'evento ma silenziosi senza proteste gridate o entusiaste. Dominava la Sua figura: ha sproloquiato per 2 ore cifre raffronti successi condanne senza mai freno... ad un certo punto l'occhio destro comincia a chiudersi ,l'orecchia grande come un ventaglio si incolla ancora di più alla tempia tirata forse un po' di cerone cede. Pausa.Come dopo un ring, ci risiediamo a guardare, si riprende. Cominciano domande e lui si blocca in una espressione che abbiamo già visto in altri catastrofici momenti, anche internazionali. Lui sorride anzi quasi ride bloccato dalla tragica plastica poi riprende a parlare "a manetta"...L'occhio sinistro comincia a contrarsi il destro è semichiuso, comincia non so da dove a tirar fuori cartine e disegni. L'Italia, la sua Italia è "impallinata" da cantieri iniziati e pattuiti, il sud si è smagrito e sembra la scarpetta di vetro di Cenerentola, poi comincia a dire "stiamo dicendo delle sciocchezze, non io per la verità" poi riprende a parlare di sè in terza persona , lapsus folli more-morra fino ad arrivare a dire" le violenze sulle donne, noi abbiamo messo avanti..."non finisce la frase e noi tre, quadretto alla Klimt, ci guardiamo e comincia a diventare, con tacito convincimento, per noi tutto triviale ed osceno. Ora Lui parla straparla con gli occhi chiusi, come un cieco che non esibisce le sue povere orbite vacue. Noi ci addormentiamo mentre ancora si sentono le sue vibrazioni allucinate. L'imbonitore ha eseguito ad arte il suo mestiere. Il sonno ci ha sopraffatte: è stata la nostra resistenza.

COMMENTI

29 Dicembre 2005 09:36

pubblicherei il commento di mario!

edoardo

21 Dicembre 2005 15:35

Qualcuno che abbia registrato la puntata la digitalizzi e la metta in rete...vi prego!!

Aredna

21 Dicembre 2005 01:47

Sintetico: Per la prima volta non ho provato rabbia o sdegno....ho provato pena!

Evar

20 Dicembre 2005 21:36

Peccato essermi perso lo spettacolo!!! Ma credo che da qui ai prossimi mesi ne avremo (purtroppo) molte repliche

marco

20 Dicembre 2005 20:19

L'ho visto anch'io, ho avuto l'impressione che i presenti provassero un certo imbarazzo, lui ha cercato come al solito qualche battuta ma non ho visto ridere alcuno. Quasi faceva pena vederlo rovistare fra le sue carte come un piazzista che cerca un'insperata risorsa dal suo campionario, una nuova spazzola da rifilare ad un cliente riottoso. Chissà poi perchè si aggrappava con insistenza al braccio di Vespa, che mi è sembrato imbarazzato pure lui. L'espressione di molti mi pareva alternarsi fra l' icredulità e la compassione. Lui imperterrito e surreale perseguiva la sua missione: costruire la realtà, ristabilire la verità. Pravda, se non sbaglio appunto 'verità', era l'organo ufficiale dei sovietici perciò quando infine ha ingranato la marcia dell'anticomunismo (lui capo di un partito granitico e democratico quanto lo era forse il PCUS di Breznev, organizzato tra l'altro come sappiamo da un tale condannato in primo grado per reati concernenti la criminalità organizzata, ) il disagio mi è sembrato generale. Che dire, non sono certo imparziale e spesso le mie sensazioni non sono quelle della massa, ma ho avuto forte l'impressione che continuando con questo tono il nostro convincerà sicuramente i fedelissimi, ma moltissimi altri lo troveranno fastidiosamente petulante.

Mario

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