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28 Settembre 2005 18:10

Congo: processo di pace a rischio

1047 visualizzazioni - 0 commenti

di Amnesty International

Amnesty International ha ammonito oggi che le tensioni politiche, militari ed etniche crescenti nella provincia del Kivu settentrionale nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) potrebbero condurre a una ripresa del conflitto armato, che rischierebbe di destabilizzare il fragile processo di pace nel paese e di minare ulteriormente la già grave situazione umanitaria e dei diritti umani. In un esauriente rapporto pubblicato oggi, intitolato Nord Kivu: Civilians pay the price for political and military rivalry, Amnesty International documenta come i diversi partiti del governo di transizione della RDC abbiano contribuito al deterioramento della situazione nel Kivu settentrionale, inclusa l?infiammazione delle tensioni etniche, per far progredire i loro propri interessi politici, economici o militari. Il governo di transizione della RDC si è impegnato a migliorare la sicurezza e a condurre il paese alle elezioni nazionali, ora posticipate all?inizio del 2006. Tuttavia, occorrono ancora importanti riforme per far progredire il paese verso una posizione di stabilità in cui le elezioni possano impostarsi in un contesto libero e sicuro. Una di queste riforme chiave è la formazione di un esercito nazionale integrato, composto da componenti di ex-gruppi armati e dell?ex-esercito governativo. Amnesty International è preoccupata in particolare che non siano stati fatti sforzi per escludere dall?esercito integrato nazionale individui sospettati di aver commesso gravi abusi dei diritti umani. L?esito incerto dell?integrazione militare accresce notevolmente la pericolosa miscela di tensioni nella RDC orientale. Come documenta il rapporto di Amnesty International, il fallimento dell?integrazione è stata una delle cause del conflitto militare su vasta scala del dicembre 2004, nel quale uccisioni, torture, stupri e altri abusi, molti dei quali motivati dall?appartenenza etnica, hanno causato centinaia di vittime civili. I presunti responsabili degli abusi non sono stati consegnati alla giustizia e alcuni sono stati integrati nel nuovo esercito nazionale. Le raccomandazioni chiave di Amnesty International sono: - il processo di integrazione militare deve includere un meccanismo di controllo indipendente per garantire che le persone ragionevolmente sospettate di aver commesso abusi dei diritti umani siano escluse dall?esercito nazionale e indagate; - le autorità della RDC e della comunità internazionale devono dare priorità alla riabilitazione del sistema di giustizia collassato; - si deve agire per evitare l?incitamento alla discriminazione razziale, all?ostilità e alla violenza, anche rimuovendo dall?incarico ogni funzionario accusato di aver incitato tale ostilità; - le armi distribuite ai civili nel Kivu settentrionale devono essere recuperate e distrutte; - la MONUC deve essere rafforzata nelle regioni a rischio di escalation di violenza e deve adempiere al proprio mandato di protezione dei civili.

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