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12 Settembre 2005 00:44

Clandestini e ... fifoni

1707 visualizzazioni - 11 commenti

di pierangelo

ULTIME NOTIZIE Strage di immigrati in Sicilia; 11 morti sul litorale di Gela! Nove corpi sulla spiaggia, altri due in mare. Tra le vittime anche ragazzi. Trenta in ospedale, una donna è grave. Erano in 170 su un vecchio peschereccio, tutti provenienti dal Corno d′Africa. ... gente che fugge dalla fame, dalle guerre, dai poteri dittatoriali, dalla paura, dalla miseria, dalla siccità ... ... uomini e donne che cercano lavoro, cibo, un po′ di tranquilltà per loro e per le loro famiglie!!! e noi, anziche accoglierli e dare loro un aiuto "sociale, cristiano, umano" li respingiamo, gli anneghiamo, gli chiudiamo in prigione, per difendere la nostra misera vita di "plastica", di ferie in spiaggia disturbate dal senegalese, di diete e aperitivi, ... forse, un domani, i nostri figli si vergogneranno di noi, del nostro impassibile "menefreghismo", della nostra misera vita di "struzzi", ... inermi, fifoni, passivi, ... pierangelo

COMMENTI

13 Settembre 2005 21:08

Concordo con te che Robespierre, Marx, Lenin e Guevara siano stati grandi rivoluzionari mentre metterei in secondo piano gli altri.Tu sbagli tuttavia prospettiva: sarebbe mai esistito un Incorruttibile senza le mobilitazioni delle donne e degli artigiani, senza il pensiero illuminista e le grandi trasformazioni economiche e tecnologiche? Credo proprio di no.Quanti rivoluzionari come Robespierre sono esistiti nel mondo nel XVIII secolo?Probabilmente moltissimi ma non conosciamo i loro nomi semplicemente perchè per varie ragioni le masse non si sono mobilitate, non hanno conquistato il potere.Lo stesso Lenin non dava molto importanza alla funzione della personalità nella storia e riconosceva il ruolo fondamentale della lotta di classe e del partito comunista.Marx, Lenin o Robespierre sono ancora grandi per la forza delle loro idee ma non erano esseri soprannaturali.Più che di un grande leader oggi occorre esattamente il contrario: un partito dove il principio di totale uguaglianza sia rispettato:Un partito senza personalismi, multietnico e proletario.

Alberto

13 Settembre 2005 20:37

Alberto, non volermene ma per "grandi leader" intendo il Che, Mao, Lenin, Ho chi ming, Fidel, Marx, Robespierre e, purtroppo nel "male", napoleone, cesare, hitler ... Nel "bene" o nel "male" hanno mosso le masse... che mai e poi mai si sarebbero avventurate da sole. Sveglia!

luca

13 Settembre 2005 16:56

Ti stai proprio sbagliando Luca. Il popolo si è già ribellato alla dittatura mediatica ed allo sfruttamento e sono stati proprio i "grandi leader" a voler neutralizzare prima il grande sciopero di tre milioni di lavoratori, immigrati e studenti a Roma e poi il Referendum sulla orrenda legge trenta perso perchè i "grandi leader" dell'unione lo hanno sapientemente sabotato timorosi di essere scavalcati a sinistra.Le masse non si mobilitano perchè hanno la pancia vuota altrimenti in america latina o in Africa non ci sarebbero e non ci sarebbero state spaventose dittature filo usa.Sono le classi proletarie e le idee di Marx e di Lenin che travolgono il regno della tirannide e portano alla democrazia comunista.Non abbiamo bisogno nè di un monarca nè di un sacerdote ma della difesa di tutti i proletari senza alcuna distinzione di razza.Con le leggi come la bossi-fini o la legge turco-napolitano non costruiremo mai il regno dell'uguaglianza e della libertà di tutti che si chiama comunismo. W Fidel!

Alberto

13 Settembre 2005 14:30

Se aspettiamo il popolo che si ribella, caro sig. Alberto, campa cavallo! Sono pienamente daccordo che la storia la fanno i grandi leaders, nel bene e nel male... la gente li segue a seconda degli interessi, delle paure, delle scopate fatte o perse, della pancia piena o vuota.

luca

13 Settembre 2005 11:52

L'idea del socialismo in un solo paese appartiene all' ideologia stalinista completamente opposta al'internazionalismo marxista. Se il popolo italiano sarà capace di costruire una democrazia comunista ovviamente sarà grazie ad una visione internazionalista.Cuba ha sabuto costruire un vero stato ugualitario nel quale la democrazia ed i diritti non appartengono solo a chi possiede megaville e bunker in Sardegna, ma a tutto il popolo.La vittoria del popolo cubano non è solo la vittoria di un popolo ma della lotta internazionalista di milioni di comunisti.Riguardo al leader carismatici non sono d'accordo: il motore della grande Rivoluzione francese è stato il popolo mentre i grandi rivoluzionari hanno solo espresso le idee che venivano dal popolo.E' accaduto questo anche in tutte le altre Rivoluzioni.Rifondazione si sta autodistruggendo per il totale rinnegamento del marxismo.Occorre tornare ad una vera uguaglianza , ad un vero programma marxista senza personalismi e burocrazie varie.

Alberto

13 Settembre 2005 02:25

... ormai non si deve più parlare di "popolo italiano" "popolo svizzero", "popolo cinese" ma di mondo intero... occorre che "l'idea" sia innanzi tutto "internazionalista" ...che serve se porto il comunismo in italia e che poi il popolo somalo muore di fame? ..infine le rivoluzioni e la storia non credo le facciano i "popoli" ma i "leader carismatici" ... che poi il popolo segue ...

pierangelo

13 Settembre 2005 02:11

Non occorre dare i numeri.Chi pensava alla vigilia della grande Rivoluzione francese o della Rivoluzione bolscevica di arrestare i crimini di Luigi Capeto o dello zar? Gli artigiani ed i contadini che distrussero la Bastiglia non erano tutti giacobini così come i soldati che in tutto l'impero zarista si ribellarono al tiranno.La storia non è una sequela di numeri e di statistiche: la storia siamo noi con le nostre passioni ed i nostri ideali.Possono censurarci, disperderci a bastonate o torturarci ma non tradiremo mai le idee di Marx e Lenin.La vita senza la lotta per il comunismo mondiale non ha alcun senso.Tutta l'umanità ha assistito alla atrocità imperialiste e comprende sempre più che il comunismo è la sola possibilità che conduce alla pace ed al progresso di tutti i popoli.Questo mondo di sfruttamento e di barbarie sta iniziando a crollare. Basta davvero poco per spazzare vie il mondo di macerie che ci hanno lasciato.Con pochissimi mezzi l'Unione Sovietica riuscì a diventare in pochi anni il paese più civile del mondo. Ti invito a rispondere allora alla seguente domanda: "Credi che il popolo italiano non sia capace di costruire una democrazia comunista?

Alberto

13 Settembre 2005 00:24

...questi i dati: 50% fascisti, leghisti e qualunquisti; 30% catto-qualunquisti, veline e palestrati mosci; 15% finta sinistra; 4.7 % sinistra alla moda, saibaba e buddisti; 0.2% sedicenti anarchici (cioé quelli che hanno paura ad impegnarsi); 0.05% testimoni di geova e di manitù; ... rimanangono 0.05% ... pensi che gli italiani siano pronti? ma dai!!!

pierangelo

12 Settembre 2005 21:02

Basterebbero due giorni per cancellare la barbarie imperialiste.La Rivoluzione è un imprevisto ed impetuoso fiume che travolge in pochi secondi millenni di oppressione e di sfruttamento.Guarda alla grande esperienza della Rivoluzione francese o di quella cinese. La lunga marcia ha spazzato via il regno dello sfruttamento e del privilegio in poco tempo liberando milioni di proletari dalle loro catene. Credi che il popolo italiano non sia capace di costruire rapidamente una vera democrazia comunista?

Alberto

12 Settembre 2005 20:25

caro alberto... forse sei uscito un po' dal tema della lettera "clandestini e ...fifoni" ma va bene cosi' ..condivido cosa hai scritto, soltanto credo che non siamo ancora pronti per una "democrazia comunista" ...occorrono almeno 3 o 4 generazioni di "comunismo imposto" per "disinfettare" e "disinfestare" le malefatte del capitalismo e dei finti pseudosocialdemocomunisti (35.000 mila morti di fame al giorno nel mondo... scusa se é poco!!!)

pierangelo

12 Settembre 2005 02:31

Perchè questa generalizzazione? Questa divisione tra generazioni? Se la maggioranza della sinistra non ha scelto di lottare per una vera democrazia comunista questo dipende da molti fattori non ultimo vorrei ricordare il totale controllo dei media da parte delle destre al potere.C'è inoltre un conformismo a sinistra spaventoso.neppure con un opera paziente di spiegazione spesso si riesce a far comprendere che la politica di bertinotti non ha portato a niente e che quella dell'ulivo ha portato alla legge turco-napolitano e alla legittimazione delle politiche di flessibilizzazione e precarizazione.I comunisti che hanno deciso di disertare i seggi elettorali e di non votare più Rifondazione appartengono a tutte le generazioni. nel 1996 votai per l'ulivo e mai avrei immaginato che i voti dei comunisti sarebbero serviti per mandare al potere gli ex democristiani, dare il potere ad un governo che ha varato leggi sulla flessibilizzazione e precarizzazione di milioni di italiani e giustificato una orrenda guerra contro la Yugoslavia.Solo una democrazia comunista potrà garantire i diritti di tutti e uno stato laico e purtroppo non esiste ad oggi un solo partito in grado di portare avanti un programma minimo per garantire questi principi.

Alberto

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