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14 Luglio 2005 11:56

SCIOPERO: LIVELLO MASSIMO DI ALLARME COSTITUZIONALE

1127 visualizzazioni - 2 commenti

di rino sanna

GIUSTIZIA APPESA A UN FILO lo sciopero del terzo o primo dei tre poteri costituzionali di questo paese rappresenta di per sè non una indebita interferenza ma un allarme doloroso lanciato a questo paese per la tenuta del sistema democratico è tragicamente vero è come se una parte della struttura dello stato dichiarasse di scioperare alla propria funzione di pilastro, non solo dell'ordinamento giudiziario, ma di pilastro dell'intero ordinamento dello stato medesimo è come se la struttura dello stato urlasse al paese che il sistema democratico è già a rischio di tenuta è per questo che condivido l'iniziativa dello sciopero e ringrazio i magistrati italiani per aver preso la decisione di scioperare pur nella piena consapevolezza di dover adottare uno strumento di estrema ratio, denunciando la mancanza di un contrappeso costituzionale, ovvero denunciando che una dittatura della maggioranza, insinuatasi nelle maglie dei contrappesi istituzionali non adeguatamente coordinati con l'evoluzione verso il maggioritario del sistema elettorale e con le regole sull'istituto della fiducia che regola il funzionamento del Parlamento, rischia di attentare al principio dell'autonomia dei tre poteri costituzionali ( estraggo gli elementi del seguito di questa comunicazione da un messaggio lanciato su una specifica mailing list; nell'ipotesi che questo estratto possa costituire infrazione alle regole vigenti sulla riservatezza, per quanto necessario, dichiaro fin d'ora la mia cosciente responsabilità a causa della gravità della situazione e della necessità di dare adeguata diffusione agli elementi d'informazione indispensabili per la consapevolezza, firmato : rino sanna ) Si è tenuta ieri mattina a Roma una conferenza stampa nell'ambito del "Progetto per una giustizia accessibile, rapida, trasparente" con la partecipazione dei presidenti o segretari generali (delle associazioni che aderiscono all'iniziativa, e cioè MAGISTRATURA DEMOCRATICA, ARCI, ALTROCONSUMO, CITTADINANZATTIVA, FEDERCONSUMATORI, C.G.I.L. il etsto della presentazione che ha aperto la conferenza stampa Roma, 11 luglio 2005 LA GIUSTIZIA è APPESA AD UN FILO: una metafora per dire che la giustizia è giunta ormai ad una svolta drammatica, ma anche un modo per segnalare che sta per spezzarsi il cavo che collega l'intero sistema informatico. Presso la Procura di Torino, ufficio pilota e simbolo dell'informatica giudiziaria italiana, il sistema è prossimo al collasso: occorrono 45 minuti per iscrivere una notizia di reato e sei giorni perché gli avvocati possano avere informazioni dal registro generale. Difficoltà tecniche e carenze di personale stanno mettendo in ginocchio anche questo ufficio, tradizionalmente efficiente. Niente male per un Ministro che ha fatto della lotta al "debito di giustizia" un obiettivo dichiarato. Dichiarato ma non perseguito, perché tutte le energie sono state spese per un obiettivo diverso e più importante: il conflitto quotidiano col Consiglio superiore e con la magistratura intera. Un anno fa Magistratura democratica propose alle associazioni sindacali ed a quelle dei consumatori un progetto comune sulla giustizia. L'impossibilità di proseguire nei tentativi di dialogo con la politica e la debolezza del confronto con l'avvocatura rendevano evidente la necessità di un mutamento di rotta per recuperare il punto di vista dei cittadini "attivi". Il programma di lavoro presentato nell'ottobre 2004 si è articolato attorno a quattro incontri tematici, che hanno esaminato lo stato delle cose, messo a fuoco i bisogni e le aspettative, sviluppato idee e possibili interventi per render

COMMENTI

29 Luglio 2005 23:56

La falsa sinistra è ancora peggio! All'indomani della mattanza di Genova avete visto i ds e l'unione proclamare uno sciopero generale continuo? Non lo hanno fatto neppure quanto sono sttai censurati i migliori intellettuali dissidenti o conduttori televisivi. Sinistra? Non scherziamo!la politica dell'ulivo è stta di destra in ogni settore della vita sociale: dal lavoro con i pacchetti treu, alla sanità con le proposte oscurantiste di molti esponenti dell'ulivo ai diritti negati per le coppie gay e lesbiche e per tutti gli immigrati. Infine ciliegina sulla torta : l'orrenda guerra della Nato contro la Yugoslavia Socialista. In politica estera l'ulivo è stato Infinitamente peggio del governo berlusconi! hanno sabotato i referendum sulla legge biagi ed ancora prima hanno mandato cofferati a Bologna anzichè mobilitare i lavoratori contro il governo berlusconi. Nesuna illusione! Lenin in ogni paese! W la Libertà e la democrazia comunista!

Alberto

16 Luglio 2005 00:29

Ho letto con vivo interese il Suo articolo e non posso che convenire con Lei sulla reale situazione venutasi a creare. Non so in quale nazione( probabilmente nessuna ed ipotizziamo nella nazione X) si sia mai verificato che una persona ritenuta responsabile da varie procure di reati di maggiore o minor gravità, ma sempre tali, vada al potere e si metta a fare leggi e leggine su uno dei poteri che lo dovrebbe giudicare ; mettiamo pure che la persona in argomento sia tanto ricca da potere formare dal nulla, in poco tempo,un soggetto politico(meglio un contenitore)dove vanno a confluire tanti "ex" da destra come da sinistra che si riconoscono non so in quale ideale(ancora lo devo capire- forse in incoffessabili ideali, oppure illuminati da luce divina) e tante persone da lui stipendiate in quanto suoi dipendenti, che vedono in lui il loro datore di lavoro e non il presidente del consiglio da poter anche mettere in minoranza: un parlamento che solo di nome, a mio parere è tale ma che in verità ha una maggioranza di servi fedeli al loro capo, è un parlamento solo di nome in quannto svuotato di ogni sua valenza. Ho parlato volutamente in astratto per significare che una nazione del genere non ha futuro: se una magistratura reagisce a leggi emanate da un simile parlamento che vuole svuotarla delle sue prerogative agisce nel giusto. Altro tema è migliorare l'efficacia della magistratura, ma non è questo che questo governo si ripropone, da quel che osservo.

antonino

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