deve esserci qualcosa che non va nel lavoro, o i ricchi se lo sarebbero già accaparrato (Mario Moreno (Cantinflas))
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22 Gennaio
Mentre gioiamo per la liberazione dei primi ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023, dovremmo esprimere la stessa soddisfazione per i detenuti palestinesi liberati. Non è vero - come dicono le fakenews - che tra questi vi siano dei pericolosi terroristi. Si tratta soprattutto di "detenuti e detenute amministrativi". Non tutti sanno che in Israele vige la norma secondo la quale una persona può essere arrestata in assenza di un mandato motivato, non solo in fragranza di un reato ma anche a seguito di forti sospetti sulla sua condotta o di essersi resi colpevoli di fatti vincolati da segreto. La detenzione non può durare più di sei mesi ma può essere rinnovata a tempo indefinito. Durante questo tipo di detenzione può accadere che non siano permesse le comunicazioni né con i legali, né con i familiari. Si calcola che siano almeno 10.000 le persone che attualmente vivano questa condizione e, tra le 69 donne e i 21 minori palestinesi liberati in questi giorni ce ne sono diversi. C'è ad esempio Khalid Jarrar, deputata del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP), ed esponente del movimento femminista palestinese che per molto tempo è stata attiva anche in ambito di diritto internazionale. Non si è mai macchiata di crimini ma è stata arrestata molte volte con l'accusa di terrorismo.