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8 Novembre 2024 16:41

Spiritualità, una sfida contemporanea?

42 visualizzazioni - 0 commenti

di Paolo Farinella, prete


ARTURO PAOLI,
IL MISTICO E IL TESTIMONE

   I nostri occhi sono ancora pieni del fango e della rabbia del Popolo di Paiporta nella provincia di Valencia in Spagna. Il Popolo esasperato è stato abbandonato a se stesso dall'imbecillità del Governo locale e Centrale che hanno tentato di sminuire la gravità della alluvione, per contenere la propria inefficienza e incapacità. Costoro pensano di governare pure il mèteo e il clima.
   Risultato: come una mitragliatrice il fango è partito verso i reali, Felipe e Letizia, accompagnati dal capo del Governo, Sanchez. Questi è scappato con la coda tra le gambe, lasciando soli i reali che, invece, sono rimasti a prendersi insulti e grida di «Assassini».
   In Italia, il governo manipola i dati economici per dipingere un bengodi che nessuno vede: esilarante la gaffe della calcolatrice «Chez Vespa». Gli Usa devono scegliere tra la brace di Trump e la padella di Harris: chiunque vinca riceve la decadenza inarrestabile degli Usa. Tutti contro tutti, senza accorgerci di essere in un trapasso epocale, vera transizione antropica e climatica. A chi non vuol capire, consiglio un ripasso delle coordinate della storia che passano attraverso la Mistica e il Pensiero. Papa Paolo VI ci avvertì, il 26 marzo 1967:
   «...il superfluo dei paesi ricchi deve servire ai paesi poveri... Diversamente, ostinandosi nella loro avarizia, non potranno che suscitare il giudizio di Dio e la collera dei poveri, con conseguenze imprevedibili. Chiudendosi dentro la corazza del proprio egoismo, le civiltà attualmente fiorenti finirebbero coll'attentare ai loro valori più alti, sacrificando la volontà di essere di più alla bramosia di avere di più. E sarebbe da applicare ad essi la parabola dell'uomo ricco, le cui terre avevano dato frutti copiosi e che non sapeva dove mettere al sicuro il suo raccolto: Dio gli disse: "insensato, questa notte stessa la tua anima ti sarà ritolta"» (Paolo VI, enciclica Populorum Progressio, n. 49).
   Una profezia fatta 57 anni fa, passata inosservata, ma oggi realizzata davanti a noi. Lo sarà nel futuro.  Italia, Europa, Onu, vuoti di prospettiva, scartano i poveri come materiale «residuale», abdicano al loro compito politico, la cui funzione fu assunta dai Profeti e dai Mistici, i soli che sanno leggere le coordinate e le condizioni per cambiare rotta e modelli.
    Le istituzioni (Onu, Europa, Italia, non più rappresentative di Popoli, ma solo d'interessi aggravano i conflitti, alimentando odio per la Democrazia e le persone. Internet e i social, in mano ai ricchi sfondati, hanno trasformato l'imbecille di turno in Premio Nobel di «tuttologia».
   L'oriente, lontano e vicino, è il sepolcro dell'occidente, ma le masse, i popoli e i singoli gaudenti e goderecci, danzano e cantano sulla prua del Titanic, inneggiando all'Iceberg che da lì a poco li li seppellirà.
   In questo mondo di cadaveri, «grida nel deserto», con la voce di Profeta disarmato, Poeta di Pace e Voce mai silente dei Poveri di tutto il mondo: IL MISTICO FRATEL ARTURO PAOLI, Filosofo e Letterato (formato alla scuola di Lévinas e Dostoevskij) ma in primo luogo, umanità donata agli altri non in senso generico, «a tutti», ma, sull'esempio di Gesù, freferenzialmente ai «POVERI» del 3°, 4°, 5° Mondo.
    Il suo Diario, condiviso, ogni mattina all'alba in colloqui dolcissimi e scorticanti con l'AMICO, prende posto a
GENOVA
PALAZZO DUCALE
Sala del Camino
mercoledì 13 novembre 2024,
ore 17,30.

   A chi si sente estraneo del mondo e a se stesso/a, se avesse il desiderio di uscire dalla solitudine disperante, punzecchieremmo il bisogno di «ascoltare» e «ascoltarsi» nel cuore del mondo  per soluzioni aperte al pensiero, alla riflessione e alla volontà di «essere della mischia», perché l'indifferenza è il vero genocidio dell'Umanità.
   La «Scuola di Alta Formazione Antonio Balletto», moderatore il Prof. Vittorio Coletti e compagni di lettura, Andrea Chiappori di Sant'Egidio e Paolo Farinella, prete, co-curatore con Dino Biggio delle «Memorie 1 - 2006» (Edizioni Dehoniane, Bologna 2023), con Piera Filippone che offre la sua voce nel leggere brani scelti, aiutandoci a penetrare l'anima del Mistico immerso nella storia della sua vita, mai vissuta in solitario, sempre condivisa con i veri protagonisti della Storia che i governi non vogliono riconoscere perché dovrebbero mutare vita: i POVERI, che pagano il prezzo più alto di ogni inciviltà e di ogni religione.
   Ciò che sta accadendo in Medio Oriente, in Israele e a Gaza, specialmente, in Libano e in Ucràina, è da lui sperimentato in anticipo di anni, in modo lucido, osservando gli eventi con intelligenza (intus-légěre) e sapienza (sápěre/gustare), di cui potremo condividere visione e desiderio.
   Da Spello, terra francescana, mentre Israele bombardava, nel 2006, il Sud-Libano scrisse:
   «La strage che sta insanguinando il territorio del Libano, della Palestina, ecc., sembra la Waterloo, la sconfitta definitiva degli USA e dell'Occidente. Il Cristo vivente si trasferirà in Oriente? Vedo che una nuova epoca messianica sta per aprirsi... L'Occidente ha accolto Gesù... ma non l'ha capito... La civiltà cristiana è civiltà d'amore? Chiedetelo alle bombe che cadono su Beirut, ai forni crematori di Aushwitz... Portiamo al più presto Gesù fuori dall'Occidente».
   Per Arturo Paoli occorre tornare al messaggio originale di Gesù: vivere la «civiltà dell'Amore», impegnandosi ad «amouriser le monde» (amorizzare il mondo), la sintesi del Vangelo, fatta da Teilhard de Chardin, offerta a Donne e Uomini e a tutte le religioni. Chi desidera dissetarsi in un afflato di spiritualità, venga a
GENOVA
Palazzo Ducale
Sala del Camino 13 novembre 2024
alle ore 17,30.

Programma qui sotto, bottone rosso:
Spiritualità e sfide
Genova, 13-11-2024
Paolo Farinella, prete
 paolo@paolofarinella.eu Spiritualità e sfide

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