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4 Aprile 2022 12:12

Il Vangelo condanna Zelinsky?

213 visualizzazioni - 0 commenti

di Fausto Carratù


"Quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace." (Luca, 14, 31-32)
È quello che l'ottimo Sansonetti chiama "il dovere morale della resa". Ma l'intelligenza evangelica non sembra essere di casa nel governo dell'Ucraina.
Sarebbe colpa della Russia, se Zelinsky finisse come  Hitler, suicida in un bunker della capitale, per aver portato alla distruzione il suo popolo e la sua nazione? Perdite territoriali, morti e distruzioni, popolazione costretta alla fame ed  all'esilio, una lunga e costosa ricostruzione. Tutto questo, non certo per aver difeso libertà, democrazia e altre virtù occidentali, come vanno ripetendo instancabili quacquaracquà televisivi, ma per aver rifiutato due cose non proprio irragionevoli: la maggiore autonomia alle due regioni abitate in prevalenza da russi (dall'85% al 93%!)  e la neutralità militare. Gli effetti del cocciuto ed irresponsabile rifiuto sono sotto gli occhi di tutti, purtroppo. In quanto alla strombazzata difesa della democrazia, non ci spighiamo come mai su 44 milioni di ucraini non si trovi una sola voce dissidente contro il disastroso operato del governo. Siamo di fronte ad uno straordinario caso di "unanimità" di consensi? Prima o poi qualcuno presenterà il conto al presidente?
Fausto Carratù

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