24 Gennaio
Quando fummo messi tutti dentro casa per la nostra e altrui salute, con tutti i "visto e considerato su proposta di...", eravamo concordi per un solo cartello esposto con i colori dell'arcobaleno, scritto solitamente dai bambini a casa, che diceva "Andrà tutto bene": eravamo tutte e tutti uguali, dentro. La maggior parte dell' Italia, non ha accusato nessun male incurabile e nessun triste funerale in questi ultimi mesi senza che potesse essere presente, nè agli ultimi minuti, nè di persona, fu tutto a distanza, ma abbiamo provato emozione e amore, per gli altri a cui il respiro mancava... Certo non capivamo perchè quella concentrazione assurda di morti e contagiati in Lombardia e Veneto ad esempio... Oggi le nostre facce divise per colori regionali hanno in comune emozioni abbastanza di sconcerto stanchezza rabbia, e dove abitiamo ci troviamo ad avere a che fare con i colori dati alla regione di residenza, una parte... dell'arcobaleno. Credo che chiunque dubiti di tutto, delle mascherine, di quando saranno finalmente vaccinati, di quando anche vaccinati non saranno contagiati, di quando potranno riavere la possibilità di lavorare e rivivere in libertà di movimento, compresa quella di riabbracciare chi ci è caro e lontano. Perchè dentro casa, è vero che facciamo quello che ci pare ma a volte quella casa è diventata una prigione, assediata dalle notizie #Covid soprattutto per chi non sta su una sedia a rotelle, e lo stesso vorrebbe uscire fuori, per chi è giovanissimo, per chi non vede la Natura come una nemica. Neanche riesco più a sperare nella Primavera, peccato, e affido questi miei pensieri ad internet, tanto per non parlare da sola, o meglio con i miei gatti, in crisi anche loro per vedermi così a lungo stare dentro...
Doriana Goracci