13 Gennaio
C'è qualcosa di nuovo oggi in Italia? A me pare niente, aspetto il vaccino, che viene messo a disposizione già a un passo da me come dice la canzone di Mina e Celentano (il presidio ospedaliero S. Anna di Ronciglione ) perchè è l'unico modo per uscire fuori da questo morbo che infuria e non c'è niente di nuovo nella incapacità di trovare un modo comune per affrontare una delle più gravi emergenze sanitarie economiche sociali territoriali culturali politiche degli ultimi decenni. E non c'è niente di nuovo neanche nella mai avveratasi solidarietà tra donne che dovrebbero intendersi nell'emergenza...O no? tra donne ci si intende? potrebbe darsi che una convergenza possa essere trovata tra le due ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e l'altra Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia ? Con orgoglio maschile come da nome del partito, a febbraio 2020, all'annuale National Prayer Breakfast di Washington ebbe a dire li, per Donald Trump : "L'orgoglio dell'identità, nelle altre nazioni del mondo, sta dando ottimi frutti e ottimi risultati...È la ricetta che vogliamo portare in Italia, dove anche noi vogliamo difendere i nostri prodotti, le nostre aziende, i nostri confini e le nostre famiglie". Riportavo il 13 gennaio 2018 questo pensiero di Robert Sabatier: "C'è un'azione peggiore che quella di togliere il diritto di voto al cittadino, e consiste nel togliergli la voglia di votare". Non sono sconcertata sono stanca e so che questo non è che l'inizio di una giornata qualsiasi. In Italia. A due passi da me, solo la crisi di un piccolo grande Paese che è malato, anziano. Fategli il vaccino o rischia di morire.
Doriana Goracci