12 Settembre
di Associazione nazionale Nuova Colombia
Dopo un complesso processo giudiziario durato oltre 3 anni, il Consiglio di Stato colombiano, lo scorso 7 settembre, ha finalmente preso la decisione di annullare la rielezione del fascistissimo e opusdeista Procuratore Alejandro Ordóñez.
La Procura Generale, a capo della quale Ordóñez è stato eletto nel 2009 e riconfermato nel 2012, è un istituzione giudiziaria che ha il compito di indagare e intervenire su membri del governo, funzionari pubblici e agenzie dello Stato. Compito dalle profonde valenze politiche, come si può comprendere, in mano da anni al rappresentante della più odiosa e reazionaria parte dell'oligarchia, quell'ultradestra di cui Uribe è il rappresentante più noto, visceralmente antidemocratica, connessa a doppio filo con paramilitarismo e narcotraffico, grande sostenitrice della dottrina della sicurezza nazionale e del nemico interno, e conseguentemente acerrimo nemico del processo di pace e di una soluzione politica al conflitto armato.
Con grande ritardo, finalmente a questo nauseabondo magistrato viene impedito di ricoprire un ruolo così importante nella politica colombiana; tuttavia, tali personaggi -e soprattutto gli interessi che rappresentanto- non possono svanire nel nulla, e la compagine uribista, per quanto in difficoltà, è tutt'altro che sconfitta. C'è anzi da scommettere sul fatto che sarà in prima linea nel perpetuare il terrorismo di Stato e nel boicottare con ogni mezzo l'implementazione degli accordi di pace siglati all'Avana tra le FARC e il governo Santos.