27 Giugno
di Associazione nazionale Nuova Colombia
Lo scorso 22 giugno le delegazioni del Governo e delle FARC hanno firmato l'accordo per il "Cessate il fuoco e la fine delle ostilità bilaterali e definitivi", passo fondamentale per il superamento in chiave politica del pluridecennale conflitto sociale ed armato colombiano.
E' stato pattuito che nei 180 giorni successivi alla firma degli accordi di pace dovrà concludersi il processo di deposizione delle armi; inoltre, vengono stabilite garanzie di sicurezza e lotta contro le organizzazioni criminali e paramilitari, nonché un accordo sulla ratifica.
Il documento prevede che una volta entrato in vigore l'accordo, "la Forza Pubblica riorganizzerà i suoi schemi affinché le FARC possano ritornare e riorganizzarsi in 23 zone", preposte alla deposizione delle armi ed alla reincorporazione alla vita civile dei guerriglieri.
Terminata la guerra, inizia ora una nuova battaglia: quella dell'inclusione del popolo nella vita del paese. Inclusione che non può essere solo politica, ma che deve essere anche economica e sociale. Per raggiungere questo risultato la strada è ancora lunga, in un paese che ha riservato al popolo solo bastone e proiettili, tuttavia si tratta di una notizia tanto attesa -in particolare da tutto il movimento popolare- quanto importante, nella misura in cui prefigura l'inizio di una vera nuova fase della storia colombiana, quella della partecipazione attiva del popolo colombiano alla costruzione della Nuova Colombia.