22 Marzo
di Associazione nazionale Nuova Colombia
Attraverso un comunicato pubblicato lo scorso 11 marzo, la Delegazione di Pace delle FARC-EP all'Avana ha espresso grande preoccupazione per "l'ondata di omicidi di difensori dei Diritti Umani e di attivisti politici che sta scuotendo la Colombia negli ultimi giorni".
Solidarietà e condoglianze vengono espresse a familiari ed amici di Marisela Tombe, Klaus Zapata, William Castillo, Alexandre Oime e Milton Escobar, "le vittime più recenti dell'intolleranza e del paramilitarismo, che sfida impunemente il buon andamento del processo di pace."
Il comunicato chiarisce che "se l'establishment non combatte risolutamente il fenomeno paramilitare, contribuisce, con la sua indifferenza, a configurare la guerra sporca del post-conflitto, principale minaccia alla nostra riconciliazione".
Nel corso del mandato di questo governo, sono stati aggrediti 2244 difensori dei Diritti Umani, 346 dei quali sono stati brutalmente assassinati.
Per raggiungere la tanto agognata pace con giustizia sociale, è indispensabile smantellare le strutture paramilitari che imperversano nel paese; e le vaghe dichiarazioni del governo in questo senso sono assolutamente insufficienti.