9 Dicembre
Ashraf Fayadh artista e poeta palestinese di 35 anni vive, o almeno cerchiamo che possa vivere, in Arabia Saudita: a novembre del 2015 è stato condannato a morte per apostasia. Nei primi mesi del 2014 era stato condannato a quattro anni di carcere e 800 frustate, un uso "normale" della pena in quel Bel Paese ricco però di petrolio.Eh si, ha osato scrivere poesie intrise di ateismo e versetti beffardi del Corano in pubblico, anche se lui l'ha negato e la punizione è che sia decapitato come si usa in Arabia Saudita. Le autorità saudite, secondo Amnesty International, hanno già fatto fuori 151 persone nel corso del 2015.
C'è anche da dire che nel corso del processo che seguì, il procuratore accusò Ashraf Fayadh di «relazioni sessuali improprie con persone del sesso opposto» - sulla base della scoperta di foto di donne sul suo cellulare - con una conseguente sentenza a quattro anni di detenzione e 800 frustate. Le foto divennero un capo di accusa sebbene, per il poeta, fossero di «donne vestite».
Fra i versetti di Ashraf Fayadh tradotti in Occidente vi sono quelli in cui definisce il petrolio «incapace di fare del male a eccezione delle tracce di povertà che si lascia alle spalle», descrive l'anziano nonno «come una persona a cui piaceva stare in piedi, completamente nudo» e parla di «danzatrici seducenti» per affermare anche che «i profeti si sono ritirati e aspettarli è oramai inutile». Per il giudice del tribunale saudita si tratta di strofe «malefiche» e ha così dato luce verde alla pena di morte, senza tuttavia indicare la data dell'esecuzione.Su internet è partita la campagna #freeAshraf e in molti, tra organizzazioni e artisti, si sono mobilitati per chiedere la grazia per il poeta palestinese. Tra loro anche Sevag Kechichian, ricercatore sull'Arabia di Amnesty: "La sentenza di morte dopo un processo farsa ai danni di Ashraf Fayadh è un'ulteriore dimostrazione di come le autorità del regno intendono piegare i diritti umani ai loro bisogni privati".In questo post alla fine, pubblico anche alcune sue poesie. Vi chiedo di firmare la petizione Libertà per il poeta Ashraf Fayadh Diretta a Arabia Saudita Re Salman bin Abdelaziz al Saud: abbiamo ancora alcuni giorni di tempo.
Ashraf Fayadh non può morire per avere scritto poesia. Restiamo vivi e umani.
Doriana Goracci
VIDEO FOTO POESIE E PETIZIONE SU http://www.agoravox.it/Ashraf-Fayadh-non-puo-morire-per.html
17 Dicembre 2015 16:19
CON QUESTA POESIA IN ARABIA LO AMMAZZEREBBERO E QUI, UNA SESSANTINA DI ANNI FA, LO AVREBBERO SCOMUNICATO ...
ORIGINI ED IMPULSI DELL'UOMO
l'Uomo é un incrocio tra animale e spirito:
bello, scattante,
accorto e sinuoso,
sensuale
e libero
come il lupo nella tundra
Sfuggente e prepotente;
crudele nella sua bonta infinita
e giudice che conosce la sentenza prima del fatto
come l'invisibile
Chissà se spirito e lupo, quando s'accoppiaronoper concepirLo, provarono godimento!
P. Destefanis
Massimo