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21 Settembre 2015 10:46

WE WANT PEACE ANCHE NOI MA NON LA TROVIAMO

1039 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

In certe foto sul web si vedono bambini con magliette arrivate chissà come, da dove e quando, con su scritto "I love Barcellona... I love Athene" e si ripete tra le mani dei grandi una scritta a pennarello su un cartone "We want peace". Non so dire se provo tristezza o sconforto ma so che non posso stare zitta perché domani non me lo perdonerei.
Da quando ero una ragazzina sono passati decenni, in cui la Chiesa e la scuola mi hanno ripetuto che ero nell'Europa unita, che non ci sono differenze di razza, che bisogna essere buoni e generosi anche con chi è cattivo e violento. Ma dove sta di casa, per questi senza casa, la violenza e la cattiveria nel chiedere il diritto di vivere senza essere bombardati, senza soffrire le pene dell'ennesimo inferno religioso di qualche disumano essere che si arroga il diritto di declinare comandamenti di morte e di vita di stupro e sberleffo, di ogni diritto umano?
E dove sta questa Europa solidale che si prodiga come può ad aiutare? Ma come possiamo sopportare che queste persone siano bersagli di gas lacrimogeni e idranti, di manganellate e messe alla fame e alla sete in quelle infami barriere create dagli eserciti e dalla polizia? Ma come facciamo a sopportare ancora i ricordi del nazismo, le deportazioni, i fili spinati e i campi di concentramento se li abbiamo sotto gli occhi giornalmente?
Eppure sopportiamo andiamo avanti le nostre giornate sono accompagnate dai problemi e dalle piccole felicità quotidiane, proprio in tutti i paesi d'Europa e ognuno ha una giustificazione per non fare niente, proprio come me che non so come potrei organizzare il mio totale rifiuto a questa guerra sordida che continua dal 2001, per quello che mi riguarda.
Da anni mi chiedo perché non vengono riportati alla vita le centinaia di casali abbandonati nelle campagne, come la terra che li circonda, e che ne sarà domani dell'Expo e che ne sarà nel mio piccolo paese di una fabbrica di chinotto e bevande gassate abbandonata già da anni.
Perché non recuperiamo le nostre risorse, perché non facciamo lavorare queste stesse persone al rinascita delle case abbandonate, della terra che non aspetta altro di respirare ancora le zolle e dare cibo, acqua e lavoro? Perché il papa deve andare sempre più lontano e ripetere da noi le stesse cose semplici di sempre, chiedere lo stesso pane amore e fantasia su cui noi abbiamo sputato? Di seguito troverete le emozioni scritte da alcune persone sulla mia pagina FB a proposito di questo. Il post continuerà ad essere aperto a commenti opinioni ricordi e speranze che rispettino ogni essere umano. Grazie
Doriana Goracci
continua su http://www.agoravox.it/We-want-peace-anche-noi-ma-non-la.html con foto e tutti gli interventi da Facebook, firmati.

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