4 Marzo
Non c'è pace davanti alla distruzione. Anche se non ci sono più i boati terribili delle bombe e le corse in ambulanza verso l'ospedale. Gaza resta una città martire, figlia spettrale di una violenza inaudita. In questi giorni, nella Striscia, c'è una delegazione italiana di cui fa parte anche il vescovo Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi. Ieri sera, molto tardi, ci ha inviato un messaggio: "Una giornata indimenticabile nella Striscia di Gaza. Macerie, macerie, macerie, case distrutte, anziani senza parole davanti alle loro case ridotte a zero. E poi, bambini, tanti bambini belli, ma scalzi, sporchi e affamati. Come prendere sonno, qui, a Gaza, stanotte? Ma la speranza... IMSHALLA', SE DIO VUOLE, dicono gli arabi. E dobbiamo dirlo anche noi. Buona notte! + don Giovanni".
http://www.mosaicodipace.it/mosaico/i/3053.html
4 Marzo
Non ci sono riusciti emeriti diplomatici, riconosciuti mediatori, manifestazioni oceaniche a livello mondiale, capi di stato democratici, minaccie di sanzioni dalle potenze economiche, le nazioni unite, i leader e le comunità religiose con le loro preghiere, il loro dio che li segue da secoli e che gli ha nominati "popolo da lui eletto", premi nobel, artisti e sportivi olimpionici, ong e progetti di convinti pacifisti per cercare e proporre piani strategici per una convivenza pacifica ed inteligente con i palestinesi.
A questo punto mandateli in antartide e vedrete che con la loro sagacia, le loro capacità, con le loro tecnologie avanzate e la loro fine intelligenza potranno pure li far maturare i pompelmi, rendere produttive le immense distese di ghiaccio desertiche, costruire case e palazzi, autostrade, scuole, teatri e stadi e convivere in pace con i vicini pinguini senza temere, subire (o commettere) terribili paure e sanguinarie violenze
Massimo
4 Marzo
Non c'è speranza per il mondo, non c'è soluzione politica che tenga: se non si risolve la eterna questione della Palestina e dei suoi leggittimi abitanti, se non si libera il territorio occupato con la forza dal governo di Israele, non ci sarà pace nel mondo. Vuol dire che ci saranno altri che sacriferanno0 la loro vita non avendo altre scelte e altri che la vendicheranno in una soluzione senza fine. Vogliamo questo?
antonio
4 Marzo 2015 17:14
Non ci sono riusciti emeriti diplomatici, riconosciuti mediatori, manifestazioni oceaniche a livello mondiale, capi di stato democratici, minaccie di sanzioni dalle potenze economiche, le nazioni unite, i leader e le comunità religiose con le loro preghiere, il loro dio che li segue da secoli e che gli ha nominati "popolo da lui eletto", premi nobel, artisti e sportivi olimpionici, ong e progetti di convinti pacifisti per cercare e proporre piani strategici per una convivenza pacifica ed inteligente con i palestinesi.
A questo punto mandateli in antartide e vedrete che con la loro sagacia, le loro capacità, con le loro tecnologie avanzate e la loro fine intelligenza potranno pure li far maturare i pompelmi, rendere produttive le immense distese di ghiaccio desertiche, costruire case e palazzi, autostrade, scuole, teatri e stadi e convivere in pace con i vicini pinguini senza temere, subire (o commettere) terribili paure e sanguinarie violenze
Massimo