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26 Maggio 2013 10:44

ASSOCIAZIONI CONTADINE E INDIGENE PROTESTANO CONTRO AUTORITA' INDIGENE DEL CAUCA

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di Associazione nazionale Nuova Colombia

Decine fra associazioni contadine, organizzazioni indigene di base e Zone di Riserva Contadina (ZRC) hanno protestato fortemente contro le autorità indigene del Cauca, esprimendo la propria indignazione per l’infausto comunicato sottoscritto e diffuso dal CRIC (Consiglio Regionale Indigeno del Cauca), dall'ACIN (Associazione delle Assemblee Indigene del Nord del Cauca) e dall'ONIC (Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia).
In tale comunicato viene espressa una condanna delle FARC, accusate nientemeno di aver “promosso un piano sistematico di sterminio fisico e culturale del movimento indigeno colombiano”, mentre le ZRC vengono segnalate come “paraguerrigliere”. Non c’è che dire, neanche i corifei della propaganda di regime avrebbero potuto fare di “meglio”.
Il comunicato è il frutto del lavoro indefesso di agenzie come l’USAID, una delle tante coperture della CIA dedite a destabilizzare i governi progressisti ed antimperialisti in America Latina (Venezuela e Bolivia in primis), e delle solite ong europee. Un lavoro certosino, fatto di penetrazione e cooptazione di diversi dirigenti indigeni, e “blindato” da una coltre di presunta “neutralità” nei confronti dei cosiddetti “attori armati”.
Nonostante nei diversi spazi politici cui hanno partecipato abbiano sempre parlato di unità delle forze popolari, e a dispetto delle basi sociali che dichiarano di voler rappresentare, questi pseudo-rappresentanti indigeni hanno dimostrato di essere completamente asserviti alle posizioni governative; e di operare come sbirri del regime, che, nel nome di una pretesa giurisdizione assoluta su tutti i territori ed abitanti delle comunità indigene, in più di un’occasione hanno fatto arrestare dai loro scagnozzi diversi giovani indigeni e contadini accusati -e condannati sommariamente- di aiutare la guerriglia. Giovani che sono stati poi consegnati alla polizia di regime, che li ha seppelliti in una delle tante prigioni-tomba della Colombia.
Di fronte a questi gravissimi atteggiamenti delle autorità indigene, che remano contro l’unità e la lotta popolari di opposizione al regime oligarchico e mirano a legittimare il terrorismo di Stato contro le Zone di Riserva Contadina, le organizzazioni contadine, sociali ed indigene di base esigono una rettifica e la cessazione del lavoro sporco di un certo “indigenismo” falso-pacifista.
La CIA e le finte ong da essa sostenute operano da anni per inserirsi nelle contraddizioni del campo popolare, sostenendo la favoletta in base alla quale le popolazioni indigeni, neutrali di fronte alla guerra, subirebbero “l'attacco incrociato” della guerriglia e dei paramilitari. La verità è che nelle zone in cui la componente indigena è più presente sul territorio, questa costituisce una gran parte della base di appoggio dell'insorgenza, che da sempre ne sostiene la causa e ne rivendica i diritti; ma le bugie del regime hanno le gambe corte, e presto o tardi si scopre sempre chi agisce in difesa dei diritti del popolo, e chi in difesa dei privilegi dell'oligarchia e degli interessi dell'imperialismo.

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