6 Maggio
Ha inizio la campagna <<Cinque anni di troppo>>
NEW YORK, 5 maggio 2013, (BWNS) -- Nel quinto anniversario
dell'ingiusta detenzione dei sette dirigenti baha'i iraniani, la
Baha'i International Community ha lanciato una campagna per chiedere
la loro immediata liberazione e per attirare l'attenzione sul
deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran.
<<Il 14 maggio, i sette innocenti dirigenti baha'i saranno rimasti in
carcere per cinque anni, dopo essere stati ingiustamente messi in
prigione unicamente per le loro convinzioni religiose>>, ha detto Bani
Dugal, il principale rappresentante della Baha'i International
Community presso le Nazioni Unite.
<<Chiediamo alle persone di buona volontà di tutto il mondo di chiedere
la loro libertà e la libertà di altri innocenti prigionieri di
coscienza in Iran>>, ha detto.
La campagna si svolgerà dal 5 al 15 maggio e si chiamerà <<Cinque anni
di troppo>>. In tutto il mondo le comunità baha'i e altri stanno
progettando manifestazioni pubbliche che si occuperanno della sorte
dei sette, i quali dovranno restare in prigione per altri 15 anni. La
loro condanna a 20 di carcere è la più dura sentenza che abbia colpito
un attuale prigioniero di coscienza in Iran.
<<I sette dirigenti baha'i sono stati arrestati per accuse false, sono
stati messi ingiustamente in prigione e sono stati trattati molto
dura-mente. Il loro è un esempio emblematico delle sofferenze
dell'intera comunità baha'i iraniana e della situazione delle
centinaia di innocenti prigionieri di coscienza che sono stati messi
in carcere per le loro convinzioni>>, ha detto la signora Dugal.
<<La loro severa condanna rispecchia la determinazione del Governo di
opprimere duramente la comunità baha'i iraniana, che è la più numerosa
minoranza religiosa non musulmana in Iran>>.
Sei dei sette dirigenti baha'i sono stati arrestati il 14 maggio 2008
durante una serie di blitz a Teheran. Il settimo era stato arrestato
due mesi prima il 5 marzo 2008.
Dopo l'arresto, i sette - che si chiamano Fariba Kamalabadi,
Jamaloddin Khanjani, Afif Naeimi, Saeid Rezaie, Mahvash Sabet, Behrouz
Tavakkoli e Vahid Tizfahm - sono stati sottoposti a un processo farsa.
Durante il primo anno di detenzione, i sette non sono stati informati
delle accuse mosse contro di loro e non hanno potuto consultare un
legale. Il processo, che si è prolungato per mesi nel 2010 e che è
rimasto davanti alla corte per soli sei giorni, è stato illegalmente
chiuso al pubblico, è stato caratterizzato dai gravi pregiudizi del
pubblico ministero e dei giudici e si è basato su prove inesistenti.
Oggi i sette vivono in condizioni durissime in due delle più
famigerate prigioni iraniane. I cinque uomini si trovano nella
prigione di Gohar-dasht a Karaj, uno stabilimento penale noto per
l'affollamento, la scarsa igiene e l'ambiente pericoloso. Le donne si
trovano nell'infame prigione Evin di Teheran.
La Baha'i International Community ha creato una sezione speciale del
suo sito web che dà informazioni sulla campagna, presenta articoli e
documenti sulla vita e sulla situazione dei sette dirigenti baha'i e
comprende un blog che darà notizie delle attività e delle
manifestazioni della campagna.
L'URL del sito è http://www.bic.org/fiveyears
filippo angileri
Per leggere questo articolo in inglese online, vedere le foto e
accedere ai link si vada a:
http://news.bahai.org/story/954
7 Maggio 2013 11:45
mi viene da rabbrividire che ci siano persone in prigione perchè hanno sostenuto una falsa causa (religiosa o politica) ... delinquenti sono quelli che hanno indotto questi innocenti a credere a delle stupidaggini ... ayatollah, iman, preti, pastori, santoni, rAbbini e gentaglia "mangia gratis" del genere dovrebbero mandarli tutti a coltivare i campi, con zappa e vanga, dall'alba al tramonto ...
sauro dino