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30 Marzo 2013 01:42

Inguaribile Ammalato di Musica e Ironia è scomparso ENZO JANNACCI

1126 visualizzazioni - 1 commento

di Doriana Goracci

Ho sempre fatto fatica a pensarlo medico, con il suo camice bianco,  ma sembra proprio che lo fosse  quel milanese dalla testa ai piedi, classe 3 giugno del ’35. Si faceva fatica a pensarlo anche cantante perchè  era un attore di cabaret. Non si faceva fatica a pensare che avesse una barca di amici,  in tutto questo grande da fare famiglia affetti fortissimi e tempo per sè e suo figlio Paolo. Il suo per sè era forse questa mistura densa di amore per la satira e la vita. Io non voglio posso andare al suo funerale, di un musicista che ride, ma ascolto l’ effetto che fa, la poesia che si traveste canzone, per sempre. Ciao amico caro “con l’aria che tira e col sole che gira a me piace pensare che… Quando un musicista ride depone il suo strumento e ride e non si guarda in giro e non teme, non ha paura della sua semplicità.”

Doriana Goracci

VIDEO E FOTO SU http://www.reset-italia.net/2013/03/30/enzo-jannacci/#.UVYf2BlJdFQ

« Quelli che votano scheda bianca per non sporcare. »
(Enzo Jannacci, Quelli che…, 1975.)

Vincenzo Jannacci detto Enzo (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013) è stato un cantautore, cabarettista, attore e cardiologo italiano, tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori.
Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali rappresentano importanti capitoli della discografia italiana, e di varie colonne sonore, Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni novanta, è tornato a far parlare di sé ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici.È ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò un sodalizio durato più di quarant’anni.Il ramo paterno della famiglia è di origine pugliese: il nonno, Vincenzo, era emigrato a Milano da Bari poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, mentre quello materno è lombardo; il padre, che aveva due fratelli e una sorella (Vincenzo, Giacomo, e Angioletta da cui nacquero Pierangela, Domenico, Alfredo e Bruno) era un ufficiale dell’aeronautica e lavorava all’aeroporto Forlanini (in seguito rinominato Milano Linate), partecipò alla Resistenza e in particolare alla difesa della sede dell’Aviazione milanese di piazza Novelli, un’impresa che ispirerà poi canzoni come Sei minuti all’alba.
Dopo avere terminato nel 1954 gli studi liceali presso l’Istituto classico Alessandro Manzoni, dove conosce Giorgio Gaber, si laurea in medicina all’Università di Milano. Per ottenere la specializzazione in chirurgia generale si trasferisce in Sudafrica, entrando nell’equipe di Christiaan Barnard, in seguito si reca negli Stati Uniti. Il 23 novembre 1967 si sposa con Giuliana Orefice, che dà alla luce (il 5 settembre 1972) il loro unico figlio Paolo, divenuto musicista e direttore d’orchestra.Il 1º gennaio 2003, il primo giorno di pensione di Jannacci, l’amico Giorgio Gaber muore dopo una lunga malattia nella propria casa vicino a Camaiore. Ai funerali di due giorni dopo (all’Abbazia di Chiaravalle, dove Gaber si era sposato con Ombretta Colli) Enzo partecipa, riuscendo a dire soltanto «ho perso un fratello».La carriera di musicista inizia negli anni cinquanta. Dopo il diploma in armonia, composizione e direzione d’orchestra ed otto anni di pianoforte presso il Conservatorio di Milano con il maestro Gian Luigi Centemeri, inizia – all’età di vent’anni – a frequentare gli ambienti del cabaret, mettendo subito in mostra le proprie doti di intrattenitore e presentatore. Nel frattempo, si avvicina al jazz e comincia a suonare in alcuni locali milanesi, ma contemporaneamente scopre anche il rock and roll, genere nuovo che stava ottenendo grande successo in America con artisti del calibro di Chuck Berry e Elvis Presley…continua su wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Jannacci

COMMENTI

30 Marzo 2013 09:05

Ti ricordiamo anche così Enzo Jannacci noi quelli di Facebook
http://www.reset-italia.net/2013/03/30/ti-ricordiamo-anche-cosi-enzo-jannacci-noi-quelli-di-facebook/#.UVaPHRlJdFQ

E' mattina presto e sorseggiando il caffè apro il computer e leggo la posta. Nella notte dopo che ho scritto Inguaribile Ammalato di Musica e Ironia è scomparso ENZO JANNACCI, da Facebook mi arrivano due particolari contributi. Bruna Catalano con una sua rap poesia del 2006 NOI CHE STIAMO COME STIAMO e Marco Stocchi un video che ha fatto in memoria Di Enzo, IO e TE e aggiunge (ho ancora il pieghevole del concerto di "Ci vuole avere orecchio" al Tenda a strisce di Roma che fece un casino che uno della band lasciò lo strumento e stava per andarsene!): L' arte salva la vita. Se non vi spiace condivido con voi tutte e tutti. La rete non è anche questo? Come scrive l' amica artista Romana Valente:
"...se la vita non si offre a te, rubala."
P.S. LA VIGNETTA INIZIALE è dell' Amico disegnatore Enzo Apicella
 
Doriana Goracci

Doriana Goracci

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