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23 Marzo 2012 10:55

Secondo un nuovo rapporto, l'Iran resta uno dei peggiori violatori della libertà religiosa in Iran.

773 visualizzazioni - 0 commenti

di filippo angileri



 

                         Cari amici,

vi mando un articolo del BWNS su un rapporto statunitense che condanna le violazioni della libertà religiosa in Iran che ho già mandato alla stampa.
Buona lettura
Julio Savi
Ufficio stampa
  

WASHINGTON D.C., U.S.A., 22 marzo 2012, (BWNS) – Secondo un nuovo rapporto, l’Iran resta uno dei peggiori violatori dei diritti della libertà religiosa del mondo.

 

La Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale (USCIRF) ha scritto che «il governo dell’Iran continua a commettere violazioni della libertà religiosa sistematiche, costanti e gravi, che comprendono prolungate detenzioni, torture ed esecuzioni capitali basate soprattutto o del tutto sulla religione dell’accusato».

 

L’anno scorso le condizioni hanno continuato a peggiorare soprattutto per i baha’i, ma anche per i cristiani e i sufi musulmani, ha scritto l’USCIRF nel suo rapporto annuale pubblicato il 20 marzo. Il testo inglese del rapporto si trova qui:

http://www.uscirf.gov/images/Annual%20Report%20of%20USCIRF%202012(2).pdf

 

«Anche le minoranze religiose non musulmane riconosciute e protette dalla costituzione dell’Iran, ebrei, cristiani armeni e assiri e zoroastriani, hanno subito crescenti discriminazioni, arresti e detenzioni», dice il rapporto.

 

Una sezione di due pagine dedicata alla situazione dei baha’i in Iran parla di «un trattamento sempre più duro, con un crescente numero di arresti e di detenzioni e di violenti attacchi contro le case private e le proprietà personali». Il rapporto descrive anche gli attacchi contro ditte di proprietà baha’i, la negazione del diritto agli studi superiori, vandalismi contro i cimiteri baha’i, diffamazioni dei baha’i in mezzi di comunicazione di stato e raccolta di informazione sui membri della comunità baha’i e sorveglianza delle loro attività.

 

Il rapporto raccomanda che gli Stati Uniti continuino a «parlare apertamente e frequentemente ai massimi livelli delle gravi violazioni della libertà religiosa in Iran e a far notare la necessità che in alcuni casi specifici la comunità internazionale ritenga responsabili le autorità iraniane». In particolare, invita i funzionari statunitensi a chiedere che i leader e gli insegnanti baha’i detenuti, nonché altri baha’i che si trovano in prigione per la loro religione, siano liberati e che si facciano cadere tutte le accuse contro i baha’i che sono in attesa di giudizio.

 

Il rapporto raccomanda ai funzionari anche di chiedere all’Iran di «abrogare immediatamente le leggi che permettono che i membri della Fede baha’i siano uccisi impunemente, di permettere alla comunità baha’i di praticare la loro Fede in Iran e di consentire ai baha’i il pieno accesso alle università pubbliche senza discriminazioni». Il rapporto chiede anche la liberazione di tutti i cristiani che si trovano in prigione per la loro religione e l’annullamento di tutte le accuse in sospeso contro i convertiti al cristianesimo.

 

 Per leggere l’articolo in inglese online e accedere ai link si vada a:

http://news.bahai.org/story/900

 

 

 

 

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