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8 Febbraio 2012 01:06

GRECIA!

864 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Oggi 7 febbraio 2012 sappiamo dall’ Ansa che “Migliaia di persone si stanno radunando ad Atene nella centralissima piazza Syntagma su appello dei principali sindacati greci per manifestare contro le nuove misure di austerità decise dal governo. Gli striscioni recitano, fra l’altro, “No ai licenziamenti nella funzione pubblica”, “No al taglio del salario minimo”, e “No alla riduzione delle pensioni integrative”, tre misure del pacchetto concordato dal governo con Ue-Bce-Fmi per ottenere un finanziamento di 130 milioni ed evitare il default.”

Protests in Athens 07/02/2012

E ancora nel pomeriggio da E-Ilmensile: “Guerriglia urbana ad Atene, in piazza Sintagma. Gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sono cominciate nel primo pomeriggio, quando davanti al parlamento il corteo è entrato in contatto con il cordone di polizia, che ha lanciato fumogeni sulla piazza. Davanti agli agenti in tenuta antisommossa, poi, sono state date alle fiamme la bandiera tedesca e quella nazista con la croce uncinata (VIDEO). Comunque, per il momento, non si registrano feriti né arrestati. Secondo le forze dell’ordine, sono in quindicimila quelli che hanno preso parte alla manifestazione organizzata dai tre maggiori sindacati greci contro le ennesime misure di austerità che il governo si appresta a varare per far fronte alla terribile crisi economica che attanaglia il paese. Le parole del commissario Ue, José Manuel Barroso, non sono riuscite a calmare gli animi, alludendo a un prossimo crollo definitivo dell’economia ellenica. “Vogliamo che la Grecia resti nell’Euro – ha detto -. Gli scenari di un default della Grecia al momento esistono, ma nessuno ha intenzione di alimentarli”, per poi ripetere ancora: “Vogliamo che la Grecia resti nell’euro”.

Demonstration in Athens, 7 February 2012-Burning the German flag in front of the Parliament.mp4

Credo che pochi sappiano di un fatto, piccolo ma molto significativo ed emblematico di questo popolo greco, che amiamo e ringrazio: L’ospedale di Kilkis, d’ora in poi sarà auto-governato e l’unico mezzo legittimo del processo decisionale amministrativo sarà l’Assemblea Generale dei Lavoratori.

La Redazione di Connessioni così commenta: “L’ospedale della cittadina di Kilkis in Grecia è stato occupato dai lavoratori che hanno organizzato una conferenza pubblichiamo il loro appello. Al di là dei limiti, riteniamo che sia un passaggio importante, che esprime un salto di qualità nelle mobilitazioni in Grecia, dove i lavoratori iniziano a capire la loro effettiva forza. Inoltre proprio per il settore sanitario coinvolto, e il suo ruolo nella società nel suo complesso e la sua dimensione corporativa rappresenta un importantissima dimostrazione di come si può oggi generalizzare la lotta.”

Mi trascrive un’ amica dalla Grecia su Facebook: “a parte la bufera di acqua e neve che ci ha sotterrato completamente stanotte, facendo danni pazzeschi in tutto il Paese … da porti praticamente mangiati dal mare, paesi completamente isolati dalla neve e situazione fiumi spaventosa, per la quantità spaventosa d’acqua scesa in pochissime ore da stamattina l’Assemblea permanente in Syntagma è alla base delle scale della camera e continua ad arrivare gente … le decisioni all’interno della camera sono oltre la vergogna :  il “mnimonio” il memorandum di quanto la Grecia cedeva in cambio degli “aiuti”, memorandum che già toglieva tutto al popolo greco è pronto per essere “ampliato” con aggiunte di non comprendiamo cosa, dato che già ci hanno portato via tutto. Continuiamo a sperare, da una parte che non cercheranno di entrare e che non ci saranno incidenti … ma la rabbia è altissima e i provocatori che il governo mette in campo ogni volta che il numero delle persone in strada si alza, purtroppo, sono storia che conosciamo. Fin’ora le migliaia di persone, molte delle quali da mesi, stazionano in Syntagma, sono solo sotto le gradinate a dimostrare il loro disprezzo per chi sta dentro la camera e per quegli schiavi in divisa pronti a picchiare e massacrare e arrestare chi, nella disperazione di un popolo onesto e fiero ma tradito e deriso, è in strada da mesi per difendere anche la loro di dignità …stanno li … con le maschere antigas, bardati manco fossimo attaccati dagli alieni, schierati con aria minacciosa .. di fronte a gente disperata … per difendere i criminali VERGOGNA …una delle cose più bella della Grecia sono gli anziani .. sabato scorso, in una manifestazione eravamo seguiti praticamente a 3 metri, stavo a metà, alla fine del corteo, con il cellulare pronto perchè quando si avvicinano cosi sono chiare le loro intenzioni di provocare nella speranza di trovare il pirla che reagisce … ma … poco prima che arrivassero a me, mentre uno mi stava già ordinando, da mafioso ma invano, di spegnere il cellulare, una vecchietta è uscita da un negozio e lo ha aggredito ..” E trascrive un commento: “Vergognatevi .. vergognatevi … state addosso ai ragazzi aspettando il momento migliore per attaccarli, vergognatevi vigliacchi!” gli urlava … mentre un altra signora gli si faceva proprio sotto, senza paura, urlandogli:”sapete perchè sono in manifestazione i ragazzi? per degli operai che hanno lavorato e non prendono lo stipendio da 7 mesi, per ricordarci che ci sono famiglie disperate, per chiedere aiuto, per la solidarietà!”

Spero che anche questa Storia Minore vi arrivi, e sia inoltrata, non fosse altro perchè è autentica.Grazie Grecia

Doriana Goracci

FOTO E VIDEO SU http://www.reset-italia.net/2012/02/07/sciopero-grecia-ospedale-kilkis-default-euro/

Στάθης Δρογώσης – Ο Κανέλλος / Stathis Drogosis – O Kanellos

 

GRECIA: L’ospedale di Kilkis, d’ora in poi sarà auto-governato e l’unico mezzo legittimo del processo decisionale amministrativo sarà l’Assemblea Generale dei Lavoratori.
febbraio 6, 2012
I lavoratori dell’ospedale di Kilkis: medici, infermieri e il resto del personale che ha partecipato alla Assemblea Generale ha concluso che:

1.Riconosciamo che i problemi attuali e persistenti del Ε.Σ.Υ (il sistema sanitario nazionale) e le organizzazioni correlate non possono essere risolti con richieste specifiche e isolate o richieste che servono i nostri interessi particolari, dal momento che questi problemi sono il prodotto di una più generale e anti- popolare politica di governo e del neoliberismo globale.
2.
Riconosciamo, inoltre, che, insistendo nel sostenere questo tipo di rivendicazioni contribuiamo al gioco spietato dell’autorità. Tale autorità, che, al fine di affrontare il suo nemico – cioè il popolo, indebolito e frammentato, vuole impedire la creazione di un fronte unito dei lavoratori ad un livello nazionale e globale con interessi e rivendicazioni comuni contro l’impoverimento sociale a cui porta la politica.
3.
Per questo motivo, mettiamo i nostri interessi particolari all’interno di un quadro generale delle rivendicazioni politiche ed economiche che vengono poste da una larga parte del popolo greco che oggi è sotto il più brutale attacco capitalista; rivendicazioni che per essere feconde devono essere sostenute fino alla fine, in collaborazione con le classi medie e inferiori della nostra società.
4.
L’unico modo per raggiungere questo obiettivo è mettere in discussione, in azione, non solo la sua legittimità politica, ma anche la legalità dell’arbitrario potere autoritario e anti-popolare e della gerarchia che si sta muovendo verso il totalitarismo a larghi passi.
5.
I lavoratori presso l’ospedale generale di Kilkis rispondono a questo totalitarismo con la democrazia. Occupiamo l’ospedale pubblico e lo mettiamo sotto il nostro controllo diretto e assoluto. L’ospedale di Kilkis, d’ora in poi sarà auto-governato e gli unici mezzi legittimi del processo decisionale amministrativo sarà l’Assemblea Generale dei lavoratori.
6.
Il governo non è sollevato dai suoi obblighi economici sul personale e forniture per l’ospedale, ma se continueranno a ignorare questi obblighi, saremo costretti ad informare il pubblico di questo e chiedere al governo locale, ma soprattutto alla società di sostenerci in ogni modo possibile per:
(a) la sopravvivenza del nostro ospedale
(b) il sostegno globale del diritto per l’assistenza sanitaria pubblica e gratuita
(c) il rovesciamento, attraverso una lotta comune popolare, dell’attuale governo e qualsiasi altra politica neoliberista, non importa da dove proviene
(d) una democratizzazione profonda e sostanziale, vale a dire, una società responsabile (piuttosto che un terzo partito) nel prendere le decisioni per il proprio futuro.
7.
Il sindacato dell’ospedale di Kilkis, comincerà dal 6 febbraio, il blocco del lavoro, fornendo solo il servizio di emergenza, fino al completo pagamento per le ore lavorate, e all’aumento del nostri salari ai livelli a cui era prima dell’arrivo della troika (UE -BCE-FMI). Nel frattempo, ben sapendo qual è la nostra missione sociale e i nostri obblighi morali, noi proteggeremo la salute dei cittadini che vengono in ospedale, fornendo assistenza sanitaria gratuita ai bisognosi, chiamando il governo ad accettare finalmente le proprie responsabilità.
8.
Decidiamo che una nuova assemblea generale si terrà, il Lunedi 13 febbraio nell’aula magna del nuovo edificio dell’ospedale alle ore 11, per decidere le procedure che sono necessarie per attuare in maniera efficace l’occupazione dei servizi amministrativi e di realizzare con successo l’auto-gestione della struttura ospedaliera, che partirà da quel giorno. Le assemblee generali si svolgeranno tutti i giorni e sarà lo strumento fondamentale per il processo decisionale per quanto riguarda i dipendenti e il funzionamento dell’ospedale.

Chiediamo la solidarietà del popolo e dei lavoratori provenienti da tutti i campi, la collaborazione di tutti i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni progressiste, così come il supporto di qualsiasi organizzazione dei media che sceglie di dire la verità. Siamo determinati a continuare fin a quando i traditori che vendono il nostro paese e la nostra gente lasceranno. O loro o noi!

Le decisioni di cui sopra saranno rese pubbliche attraverso una conferenza stampa a cui tutti i mass media (locali e nazionali) saranno invitati Mercoledì 15/2/2012 alle ore 12.30. Le nostre assemblee quotidiane partiranno dal 13 febbraio. Informeremo i cittadini su ogni evento importante che si svolgono nel nostro ospedale per mezzo di comunicati stampa e conferenze. Inoltre, useremo tutti i mezzi disponibili per pubblicizzare questi eventi al fine di rendere questa mobilitazione un successo.

Chiamiamo
a) i nostri concittadini per mostrare solidarietà al nostro sforzo,
b) ogni cittadino ingiustamente vessato del nostro paese alla contestazione e all’opposizione, con azioni contro i suoi oppressori,
c) i colleghi di altri ospedali di prendere decisioni analoghe,
d) i dipendenti in altri settori del settore pubblico e privato e i partecipanti alle organizzazioni sindacali e progressiste a fare lo stesso, al fine di aiutare la nostra mobilitazione per assumere la forma di una resistenza e una rivolta dei lavoratori popolare e universale, fino alla nostra vittoria finale contro la elite economica e politica che oggi opprime il nostro paese e il mondo intero.

http://www.artiemestieri.info/giornale/2012/02/grecia-l%E2%80%99ospedale-di-kilkis-dora-in-poi-sara-auto-governato-e-lunico-mezzo-legittimo-del-processo-decisionale-amministrativo-sara-lassemblea-generale-dei-lavoratori/

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