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11 Ottobre 2011 01:52

15 ottobre 2011 Roma Mondo Ola Arrivederci Goodbye A bientot Que Se Vayan Todos!

1275 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Avete capito bene. C’è una Manifestazione il 15 ottobre 2011. E’ una Manifestazione Globale, in tutte le piazze del mondo, contro il potere occulto delle Banche, dei Governi e dell’attuale economia mondiale.  In Italia la manifestazione si terrà a Roma alle ore 14 concentramento  Piazza della Repubblica.

Da uno spazio della Rete, Cadoinpiedi:  “Da studente ho sempre pensato che scioperare post mortem di un diritto non servisse a nulla o comunque a poco; invece di sfilare per la città, rimanevo a casa a ripassare per l’interrogazione da sola o con chi condivideva la mia teoria. Sono trascorsi un bel po’ di anni ed i motivi per cui si va a manifestare in piazza sono altri: l’Italia non è semplicemente morta, è affossata, ha raggiunto il nucleo della terra, risalire da lì non sarebbe possibile nemmeno per Reinhold Messner. Riusciamo a liberarci facilmente di fidanzati/e mariti/mogli ai quali almeno una volta abbiamo detto: “Ti amerò per sempre” oppure se li sopportiamo ancora, vediamo tutti i difetti e forse due pregi. Maggioranza ed opposizione hanno banchettato per diciassette anni, i primi non hanno mai trovato nemmeno un capello fuori posto al padrone, i secondi hanno trovato talmente pochi difetti, che hanno preferito stare incollati alle remunerate poltrone, con tanto di ventose. Continuano a distrarci con il gossip in programmi condotti da chi ha preso 10 e lode nel lettone del Premier, per molti italioti è diventata un’esigenza sapere il colore delle mutande del colpevole di uno dei tanti delitti efferati. Questa è una classe dirigente, politica e sindacale, che non può nemmeno essere paragonata al letame, perché il letame fertilizza. Bisogna finalmente mandare a casa i responsabili del fallimento politico e dell’impoverimento del Paese. I genitori non dormono notti per trovare le parole giuste per dire ai loro figli che quest’anno a scuola andranno con i libri fotocopiati. I lavoratori licenziati non ce la fanno nemmeno a tornare a casa, si suicidano in azienda. I disoccupati fanno i conti in tasca dei loro risparmi. Quelli che lavorano non sono tranquilli per niente.Hanno distrutto i nostri territori per propagande elettorali, per patti fra cricche : Val di Susa, L’Aquila, Napoli, Lampedusa, Messina, La Maddalena… Si sono presi perfino i pensieri, nessuno è in grado di progettare il futuro. Il 15 ottobre a Roma è un’occasione importante per dimostrare quanti ne siamo e soprattutto che siamo determinati, il prezzo che stiamo pagando è troppo alto. QUE SE VAYAN TODOS, non vogliamo nemmeno i loro figli! “
E allora “…Jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà, funiculì, funiculà!Nè, jamme da la terra a la montagna! no passo nc’è! Se vede Francia, Proceta e la Spagna…Io veco a tte!…Hark the soft guitar, funiculì, funiculà…” ARRIVEDERCI ROMA, ARRIVEDERCI…SABATO  15 OTTOBRE  A ROMA.
Doriana Goracci

15 ottobre 2011 Roma manifestazione
Ancora lì sei? Che aspetti? Se ce la fanno le tartarughe…
E’ ORA DI MUOVERSI !!!

per info: http://15ottobre.wordpress.com/coordinamento-15-ottobre/

Hi
Hallo
Hola
Ahoj
Haloo
Servus
Salut
Kaixo
Hei
ЗДРАВИСВАНЕ
επιφ
Tēnā koe
Zdravo
Cześć
Aloha
Saluton
Ni hao
Ohayoo
Hej
Buña

Su Facebook: Sabato 15 ottobre
MANIFESTAZIONE NAZIONALE

Partenza ore 14 – Piazza della Repubblica dobbiamo essere milioni a gridare la nostra indignazione, per la prima volta decine di organizzazioni del sindacalismo di base, studenti e precari, disoccupati e lavoratori…la FIOM, finalmente veramente conflittuale, cittadini a schiena dritta si uniranno per dire basta a questa casta di sanguisughe.Non esserci non scendere in piazza quel giorno non è giustificabile il tempo per prepararsi c’è, tutti abbiamo problemi di lavoro di famiglia o economici..ma davvero questa iniziativa può essere l’ultima chance…il 15 Ottobre che non dovrà rappresentare il punto di arrivo e la fine della mobilitazione, ma un passaggio attraverso il quale esprimere il dissenso di centinaia di migliaia di persone per le strade di Roma, per ripartire poi con nuove mobilitazioni e nuovi traguardi e nuove lotte.
Se perdiamo il 15 ottobre rischiamo di perdere definitivamente la speranza per un futuro migliore.
Questa pagina , questo blog ;http://informazionedalbasso.myblog.it/ sono a disposizione per l’attività di divulgazione e promozione dell’evento.
CAR POOLING PER ROMA 15 OTTOBRE 2011
Chi ha la possibilità di offrire passaggi auto oppure ha bisogno un passaggio per roma scriva quì il suo indirizzo mail specificando località di partenza e tragitto,questo serve ovviamente a ridurre i costi ma anche , cosa importantissima, a fare rete sociale.Dobbiamo abbandonare i metodi di mobilitazione tradizionale appartenenti alla finta opposizione o al sindacalismo istituzionale, la situazione in cui ci troviamo è la dimostrazione palese del fallimento di questi conflitti sociali teleguidati dalle istituzioni..
Autoconvocazione unica soluzione.
OBBIETTIVO ; “QUE SE VAYAN TODOS”
adelante…
QUESTA PAGINA SARA’ IN CONTINUA EVOLUZIONE APERTA ALLE NOTIZIE E AL CONTRIBUTO DI CHI VERAMENTE DICE BASTA E NON SOLO A PAROLE
informazione di contatto ; informazionedalbasso@gmail


Giornata internazionale dell’ indignazione!MANIFESTAZIONE A ROMA
Sabato 15 ottobre (Piazza Esedra ore 15)
Pullman da Milano Partenza P.zza Monte Titano ore 6,30 (Stazione Lambrate)
ATTENZIONE! PRENOTARSI  AL N° 02.70631804 PER RECARSI A ROMACostruiamo uno Sciopero Generale per il rovesciamento del modello di sviluppo fondato su  finanza, competitività e produttività, a favore di un sistema ecosostenibile fondato sui beni comuni, la ridistribuzione del reddito, il diritto al lavoro.
Riprendiamoci  il diritto di decidere!Le rivendicazioni della Cub per evitare che la “loro crisi” sia pagata dai ceti popolari:1.    Introduzione di una patrimoniale sui grandi patrimoni.
2.    Contrasto all’evasione fiscale, alla corruzione, al lavoro nero e precario, agli infortuni sul lavoro, alle truffe alla U.E. per le zone depresse, ecc. (il tutto vale circa 8  manovre).
3.    Taglio delle spese per la guerra e eliminazione delle spese militari in genere.
4.    Potenziare la sanità pubblica, eliminare i ticket con le risorse destinate alla sanità privata.
5.    Tagliare la spesa pubblica per le inutili grandi opere (es. TAV e Ponte stretto di Messina), le consulenze, gli stipendi d’oro, i costi eccessivi della politica e delle clientele.
6.    Parità di diritti tra lavoratori italiani e migranti; diritto all’asilo ai rifugiati in fuga dalle guerre, dalla fame e dalle dittature; cittadinanza per i nati in Italia permesso di soggiorno per chi perde o ha un lavoro o denuncia il lavoro in nero.
7.    Accordi bilaterali con tutti gli stati per l’unificazione dei contributi pensionistici versati.
NON PAGHEREMO LA LORO CRISI!

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In tutti i paesi, governo e padronato attuano interventi  che rispondono alle esigenze del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Banca Centrale Europea (Bce). Obiettivo centrale: far pagare i ceti popolari e sfruttare sempre più i lavoratori per mantenere il potere e i profitti di una piccola minoranza.
E’ in atto una vera e propria guerra, che colpisce giovani, salariati, pensionati, immigrati, che crea precari e  disoccupati, che distrugge servizi pubblici e stato sociale, blocca salari e pensioni.
Per arrivare ai loro scopi, il padronato e i governi attaccano tutte le conquiste democratiche, le libertà e i diritti sindacali conquistati dalle generazioni passate, reprimendo  chi si oppone.
Il debito è servito a sostenere il sistema capitalistico, nascondendo una ripartizione della ricchezza a favore dei capitalisti, dei banchieri e degli industriali e perciò va pagato da chi l’ha creato – banche, governi, finanza.
Questa crisi segna il fallimento delle politiche liberiste che hanno affidato al mercato le sorti dell’umanità. E’ il sistema stesso ad essere in crisi e va messo in discussione contrapponendogli un’alternativa sociale.
Bisogna distribuire in modo diverso la ricchezza prodotta. Occorre prendere alcune misure immediate, che possono essere imposte solo dalla lotta: tassare i patrimoni e le rendite finanziarie, aumentare i salari, le pensioni e gli ammortizzatori sociali, estendendoli a quanti oggi ne sono esclusi.  Tagliare le spese militari e di guerra e misure strutturali forti: sviluppare dei servizi pubblici, difendere i beni comuni, investire per formazione e cultura, esigere parità di diritti tra uomini e donne, tra indigeni e migranti.
Il sistema capitalistico è in crisi e i  sindacati concertativi e appartenenti alla CES hanno accettato l’essenza del suo funzionamento e dei suoi obiettivi. Al contrario, i sindacati alternativi e di base lottano per difendere gli interessi dei lavoratori e costruire una società che non si basi sul dominio e sullo sfruttamento della maggior parte della popolazione.
Il sindacalismo di base ha costruito una Rete Europea per portare avanti questo progetto a livello sovranazionale.
La crisi alimenta xenofobia e razzismo e diventa strumento per dividere e abbassare i diritti di tutti i lavoratori. Costruiamo una nuova solidarietà internazionale !

Confederazione Unitaria di Base – CUB Italia    
Union syndicale Solidaires -  Solidaires FrancE
Intersindical Alternativa de Catalunya IAC – Catalogne
Confederacion General del Trabajo CGT – Etat espagnol
Confederazione Italiana di Base UNICOBAS – Italie
Fédération SUD Vaud SUD – Vaud Suisse
Confederacion Intersindical – Etat espagnol
Unione Sindicale Italiana USI – Italie
Transnational Information Exchange TIE – Allemagne
Confédération Nationale du Travail  CNT – France


RETE EUROPEA DEI SINDACATI ALTERNATIVI E DI BASE

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