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12 Agosto 2011 12:19

La lettera (della Bce) perchè quest’anno c’è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete…Andiamo al sodo C’è da pagare

1174 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Dal momento che la Tempesta magnetica sembra ancora concedere la possibilità di parlarci e scambiare delle opinioni “finanziarie”,  rammento alle nuove generazioni una Lettera, che composero il grande Totò e Peppino De Filippo e  della quale riporto il video intero e per scritto  un brano, nonchè la conversazione: « Signorina veniamo noi con questa mia addirvi una parola che scusate se sono poche ma sette cento mila lire; noi ci fanno specie che questanno c’è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete.: questa moneta servono con l’insalata a che voi vi consolate dai dispiacere che avreta perché dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo [la scatola con i soldi] perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo.;.; (Punto, punto e virgola..punto e punto e virgola. Lascia fare… poi dicono che siamo provinciali siamo tirati…) Salutandovi indistintamente,  i fratelli Caponi. Che siamo noi.(che siamo noi i Fratelli Caponi) »

C’è  oggi tra le novità “tempestose”, la storia di un’ altra lettera che sembra sia stata scritta da certi Draghi della Finanza. Ipse dixit Umberto Bossi, al punto che Di Pietro dichiara: ”Se Bossi ha la lettera della Bce a disposizione tanto da poterla commentare ha il dovere di renderla pubblica e di depositarla in Parlamento altrimenti viola sia il carattere confidenziale della lettera e sia non rende trasparente le azioni delle istituzioni europee”. Lo afferma il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, dopo le parole del Senatur, che ha parlato di ”lettera scritta da Roma”.

Antonio Caponi: Giovanotto, carta, calamaio e penna, su! Scriviamo!…dunque, hai scritto?
Peppino Caponi: Eh, un momento, no?
Antonio Caponi: E comincia, su!
Peppino Caponi: [Fra sé e se'] Carta, calamari e penna…
Antonio Caponi: OOOHHHH…. [Inizia a dettare] Signorina!…Signorina!
Peppino Caponi: [Si gira verso la porta] Dove sta?
Antonio Caponi: Chi è?
Peppino Caponi: La signorina.
Antonio Caponi: Quale signorina?
Peppino Caponi: Hai detto “Signorina?”.
Antonio Caponi: È entrata la signorina?!?
Peppino Caponi: [Di nuovo verso la porta] Avanti!
Antonio Caponi: …Animale! “Signorina” è l’intestazione autonoma… della lettera… oh! Signorina! [Peppino cambia il foglio] Non era buona quella signorina là?
Peppino Caponi: è macchiata…
Antonio Caponi: Signorina!…veniamo… veniamo… [Peppino nel frattempo fa' da coro continuando a dettare a se stesso, per le prossime battute]…veniamo noi con questa mia addirvi.
Peppino Caponi: Addirvi…
Antonio Caponi: Addirvi, una parola: addirvi!
Peppino Caponi: Addirvi una parola…
Antonio Caponi: [Alzando la voce] Che!
Peppino Caponi: Che!
Antonio Caponi: Che è?
Peppino Caponi: Che è?
Antonio Caponi: Che è?
Peppino Caponi: Uno, quanti?
Antonio Caponi: Che è…
Peppino Caponi: Uno che!
Antonio Caponi: Uno che! Che è…
Peppino Caponi: Che è! eh..
Antonio Caponi: Scusate se sono poche…
Peppino Caponi: Che.
Antonio Caponi: Che è? Scusate se sono poche, ma SETTECENTOMILA [scandendo la cifra] lire, punto e virgola, noi.
Peppino Caponi: Noi…
Antonio Caponi: Ci fanno… specie che quest’anno, una parola, questanno… c’è stato una grande moria delle vacche [Peppino ripete, scrivendo], come voi ben sapete! Punto! Due punti!…ma sì, fai vedere che abbondiamo… abbondandis’id abbondandum… questa moneta servono, questa moneta servono… questa moneta servono acchè voi vi consolate… aho, scrivi presto!
Peppino Caponi: Conninsalate…
Antonio Caponi: Che voi vi consolate…
Peppino Caponi: Ah, avevo capito con l’insalata.
Antonio Caponi: Voi vi consolate, non mi fa’ perdere il filo che ce l’ho tutta qui!
Peppino Caponi: Avevo capito coll’insalata!
Antonio Caponi: Dai dispiacere, dai dispiacere che avreta… che avreta… che avreta. Eh già, è femmina, è femminile. Che avreta perché… perché? io non so…
Peppino Caponi: Perché che cosa?
Antonio Caponi: Perché che? ohhhh, perché! Dai dispiacere che avreta perché! è aggettivo qualificativo, no?
Peppino Caponi: [Sottovoce] Io scrivo…
Antonio Caponi: Perché! Dovete lasciare… nostro nipote… che gli zii, che siamo noi medesimo di persona… [Peppino si tampona la fronte]…ma che stai facendo ‘na faticata, si asciuga il sudore… [Peppino sospira]…Che siamo noi medesimo di persona, vi mandano questo. [Mostrando la scatola contenente i soldi]
Peppino Caponi: Questo.
Antonio Caponi: Perché il giovanotto è studente che studia, che si deve prendere una laura…
Peppino Caponi: Laura.
Antonio Caponi: Laura… che deve tenere la testa al solito posto, cioè… sul collo. Punto, punto e virgola. Punto e un punto e virgola.
Peppino Caponi: Troppa roba..
Antonio Caponi: Salutà..lascia fare..dicono che noi siamo provinciali, siamo tirati. Salutandovi indistintamente. Salutandovi indistintamente… sbrigati!…salutandovi indistintamente, i fratelli Caponi, che siamo noi… questa, apri una parente… apri una parente, dici: che siamo noi, i fratelli Caponi.
Peppino Caponi: Caponi…
Antonio Caponi: Hai aperto la parente? [Peppino annuisce] Chiudila!
Peppino Caponi: Ecco fatto…
Antonio Caponi: Volevi aggiungere qualcosa?
Peppino Caponi: [Mugugna qualcosa di incomprensibile]…senza nulla a pretendere, non c’è… non c’è bisogno…
Antonio Caponi: In ba… in data odierna.
Peppino Caponi: Beh, quello poi si capisce.
Antonio Caponi: Vabbè, si capisce.
Le notizie sono ora queste, andiamo al sodo! Governo a caccia di 20 miliardi   C’è da pagare, ‘tutti contro tutti’
“Il documento della Bce,  riporta per intero la dichiarazione rilasciata dal presidente Jean-Claude Trichet domenica 7 agosto a proposito di Italia e Spagna. Il consiglio direttivo – si legge nel bollettino – “accoglie con favore gli annunci dei governi di Italia e Spagna in materia di nuove misure e riforme nei settori delle politiche fiscali e strutturali”. Inoltre il consiglio Bce “ritiene essenziale un’attuazione decisa e celere di queste misure da parte di entrambi i governi per migliorare significativamente la competitività e la flessibilità di queste economie e per ridurre rapidamente i disavanzi di bilancio”. La Bce, infine, “rileva l’importanza del rinnovato impegni da parte dei capi di Stato e di governo di tutti i Paesi dell’area euro a ad attenersi strettamente agli obiettivi di bilancio concordati”. Lo scrive la Bce nel bollettino mensile, spiegando che “per diversi Paesi ciò comporta l’esigenza di annunciare e realizzare misure supplementari di risanamento dei conti pubblici”. E’ “fondamentale” che i governi dell’area euro “siano pronti ad attivare la European Financial Stability Facility nel mercato secondario, in base ad un’analisi della Bce che riconosca, quando l’Efsf sarà operativa, l’esistenza di circostanze eccezionali nei mercati finanziari e di rischi per la stabilità finanziaria”.
Noi guardiamo, noi compriamo … e  “La musica iniziò – ogni rebeta lo sa – con un grido che lamenta una perdita. Il grido divenne preghiera e dalla speranza nella preghiera cominciò  la musica, che non può  dimenticare le sue origini. In essa, speranza e perdita si intrecciano”. Così scrisse e dipinse la società,  John Berger in To the Wedding.Verso le nozze…Aspettando lo sposalizio della Catastrofe   con la Crisi annunciata dai Media globali, febbricitanti per la quantità delle  notizie che  devono passare e far pagare ai loro consumatori, rimane uno specchio che  riflette  atroce le deformazioni, la diversità.  E’  brutta la verità, la crescita a dismisura della guerra, della povertà culturale che continua a sventolare  solo la Messa in Sicurezza del potere economico sulle menti e sui corpi.  Eppure  un solo sentire comune: la libertà ribelle dei popoli, fosse pure in Musica.
Ma questo l’avevo scritto nel 2009. E così non è più sola, la Borsa Greca con i Seri Draghi. Ci sono le stesse facce le stesse razze che non consolano affatto…E allora su, Opa Opa, e sia la musica a consolarci, il rebetiko.   Chissà se ci faranno la  prova, come fossimo un grande cocomero. Spacca e consuma.
Il tempo passa, anche la Festa e Ferragosto. Auguri,  perchè la Legge non ammette ignoranza.

Doriana Goracci

video e foto su http://www.reset-italia.net/2011/08/12/lettera-moria-vacche-bce-crisi/

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