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27 Giugno 2011 14:51

Per salvare Napoli

340 visualizzazioni - 0 commenti

di Antonio Grano

Assassini!

Napoli sta morendo e il partitume italianota continua a sbrodolarsi nella melma politica parteggiando per l’uno o per l’altro malfattore parlamentare.

Assassini!

Napoli, la più fulgida perla del Mediterraneo è in agonia e i politicanti di centro, di destra e di sinistra affilano i coltelli per affondarli nelle carcasse decomposte di Bossi e di Berlusconi.

Assassini!

La culla della civiltà italiana, la Patria di Federico il Grande muore e il canagliume padano celebra i suoi riti esoterici invocando la secessione da quella terra che 150 anni fa ha devastato, saccheggiato, depredato, stuprato.

Assassini!

Uno Stato, col suo esercito, la sua polizia, la sua magistratura, il suo Parlamento, i suoi carri armati si inchina al dictat di un ectoplasma padano che minaccia di far volare le sedie se l’italiana Napoli manda i rifiuti alla “italiana” Padania.

Vergogna!

60 milioni di italiani schiavi di quattro nazipadani, quattro guappi di cartone che con uno sputo vanno a terra.

Vergogna! Le tasse dei napoletani sono buone per pagare i loro lauti stipendi, la loro spazzatura no. Se la devono ingoiare.

Assassini!

Con la decima parte di ciò che ci costano le missioni di guerra - guerre di aggressione di stampo colonialistico come quella francopadanopiemontese del ’60- si potrebbe salvare Napoli, l’adorata Napoli di Wagner, di Goethe, di Dostoewskiy dalla sua miserabile fine.

Assassini!

Quando i tre predoni francopadanopiemontesi Cavour, Garibaldi e Vittorio Emanuuele la invasero, la saccheggiarono e la colonizzarono Napoli era la quarta, splendida capitale d’Europa insieme a Londra, Parigi e Pietroburgo, mentre nella vostra Padania i lazzaretti tracimavano di lebbrosi. E se anche i napoletani fossero stati più appestati di voi, nessuno vi aveva chiamati, nessuno vi voleva, nessuno voleva essere “liberato” dalle orde barbariche francopadanopiemontesi.

Assassini!

Oggi, malgrado la vostra coscienza sporca, dovete salvare Napoli perchè Napoli non è dei napoletani.

Napoli non è dei napoletani!!!

Napoli è mia, Napoli è degli italiani, Napoli è anche dei nazipadani, Napoli è dei francesi, dei russi, dei cinesi, degli americani. Napoli è del mondo!!!

Assassini!

Assassini nazipadani, odiate i napoletani? Volete che quella razza che voi avete sempre invidiato si estingua; volete che muoiano tutti inceneriti dal Vesuvio o coperti di macule sanguinolente del tifo e del colera? E sia! Ammazzateli tutti. Rimandategli un altro esercito di 120.000 barbari assatanati come faceste nel ’60 e massacrateli senza pietà. Massacrate vecchi, donne, bambini, preti, atei, monarchici, repubblicani. Massacrateli tutti come faceste allora.

Ma Napoli no!

Napoli NO!

Assassini!

Napoli è uno scrigno che contiene un quarto dei beni culturali ambientali archeologici del pianeta.

Volete distruggere Cuma? Volete distruggere Megaride? Volete distruggere Pompei? Volete distruggere il Maschio Angioino? Volete distruggre Posilipo? Volete distruggere Marechiaro? Volete distruggere Ercolano? Volete distruggere Pozzuoli? Volete distruggere Nisida? Volete distruggere San Pietro a Maiella? Volete distruggere il Museo Nazionale? Volete distruggere il Teatro San Carlo? Volete distruggere la Reggia di Capodimonte? Volete distruggere la Reggia di Caserta? Volete distruggere San Gregorio Armeno? Volete distruggere il Real Albergo dei Poveri? Volete distruggere la Federico II? Volete distruggere la Biblioteca Nazionale? Volete distrugere Santa Chiara?

Assassini!

Volete distrugere la culla della vostra civiltà? Se siete italiani lo dovete a noi. Noi eravamo italiani quando voi eravate francoaustroungarici ed eravate pieni da camorra e di camorristi (ma li chiamavate “bravi”).

Assassini!

“Fratelli d’Italia” padani! Dopo aver spremuto il Mezzogiorno come un limone, dopo aver succhiato il sangue a milioni di terroni che sono venuti a costruire le vostre case, le vostre strade, le vostre fabbriche, ora li lasciate morire non solo nella loro monnezza, ma anche, se non soprattutto, nella vostra. “Sbranateve ‘nfra vuie comm’ ‘e liune” diceva il boia Cialdini mentre massacrava la popolazione inerme di Gaeta. Era venuto per liberarci non si è mai capito da chi; era venuto per darci pane, pace, lavoro, democrazia e tanto sol dell’avvenir.

E massacrava!

Assassini!

Ministro dei Beni Culturali, Ministro della Pubblica Istruzione, Sig. Primo Ministro, Poeti, Archeologi, filosofi, Giornalisti, Artisti, Governatori, Sindaci, signori di questa nostra miserabile opposizione, industriali, operai, sindacati: non lasciate che Napoli muoia, non potete macchiarvi di questo delitto!

Assassini!

Assassini nazipadani, compratevela voi Napoli. Investite i vostri sporchi capitali grondanti di sangue umano e dategli almeno un brandello di dignità. Prendeteveli quei tesori inestimabili. Se volete, perchè no, ve li regaliamo. Ma salvateli!

Assassini!

Assassini nazipadani! Se a Napoli giungerà l’Apocalisse, le Sette Trombe suoneranno anche per voi. La collera di Dio vi incenerirà. Nessuno si salverà. La peste, il colera, il tifo, la morte!, non potrete contenerle con le barriere doganali. I napoletani si vendicheranno, dovranno vendicarsi!, e l’augurio è che in massa, appestati e infetti, vengano nella vostra nazipadania per scambiare con voi, amati e solidali fratelli d’Italia, un segno di pace... eterna.

Assassini!

Assassini nazipadani! Quando voi eravate appestati e morivate nei vostri lebbrosari, a Napoli si sperimentavano le prime cure omeopatiche, si sperimentavano i primi bidet, si raccoglieva persino la merda dei cavalli per farne il compost, si faceva la raccolta differenziata dei rifiuti.

Assassini! A NAPOLI SI FACEVA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI!!!

E si rideva! I napoletani erano felici e strafelici senza la vostra spocchiosa tracotanza da dominatori francofrancopadanopiemontesi.

Assassini!

Assassini nazipadani! Quando siete venuti a colonizzarci vi siete portati i nostri Ministeri a Torino, e Napoli Capitale divenne Napoli Colonia.

Assassini nazipadani! Ora volete i Ministeri Romani!

Nazisti!

Assassini!

Avete rubato e depredato tutto ciò che c’era da depredare: opere d’arte, macchinari dei nostri stabilimenti navali e siderirgici, il tesoro del Banco di Sicilia, il tesoro del Banco di Napoli. Tutto!

Non ci avete lasciato, come preconizzò il giovane Francesco rifugiandosi a Gaeta, nemmeno gli occhi per piangere.

Vergogna!

Meridionali!

Su Napoli si gioca la partita del riscatto del Sud. Guido Dorso diceva: “La rivoluzione italiana sarà meridionale o non sarà”.

Se non salviamo Napoli per noi meridionali è finita per sempre. Ma sappia il mondo che l’umanità tutta sarà più povera, più miserabile, più asfitticamente nazipadana.

Da questo momento e fino a quando Napoli non sarà liberata da tutte le monnezze, non ultima quella nazipadana, dieci, cento, mille, centomila mail a tutto il mondo, ai saggi, agli uomini di buona volontà, ai potenti della terra

PER SALVARE NAPOLI!!!

Antonio Grano

24 giugno 2011

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