7 Giugno
Il 4 giugno leggo : ” Settantadue tra bimbi e adolescenti siriani sono stati uccisi in oltre due mesi di repressione decisa dalle autorità per reprimere le proteste anti-regime in tutto il Paese: lo riferiscono oggi i Comitati di coordinamento locali in Siria (Lccs), piattaforma che riunisce gli organizzatori delle mobilitazioni e attivisti indipendenti. Sul loro sito Internet, i comitati pubblicano in arabo nomi e cognomi delle piccole vittime. I più piccoli avevano 10 anni, i più grandi 16 e 17 anni.”
Il 2 giugno, era stato scritto: ” Secondo l’Unicef, almeno 30 ragazzini sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nelle proteste contro il presidente siriano Bashar al-Assad esplose in Siria a metà marzo. Le proteste vengono organizzate per ricordare i bambini uccisi nella repressione della mobilitazione antigovernativa.”
1 maggio : “Dall’inizio del 2011, Israele ha arrestato oltre 250 minori palestinesi. ‘Issa Qaraqe’, ministro per gli Affari dei prigionieri palestinesi, ha affermato: “Dal 2011, oltre 250 minori palestinesi sono stati arrestati dalle forze d’occupazione israeliane“. “E’ una politica sistematica e pianificata per colpire la società palestinese in ogni sua composizione”, ha aggiunto Qaraqe’ incontrando Raghad Shumrukh, 14enne da poco rilasciato da una prigione dell’occupazione israeliana. Il 90% dei minori detenuti ha sporto denuncia contro Israele per l’arbitrarietà del proprio arresto in piena violazione alle convenzioni dei diritti umani rivolte alla tutela del fanciullo. Raghad ha trascorso otto mesi in un carcere israeliano, durante i quali non ha potuto studiare, è stato maltrattato e ha subìto pratiche di tortura nel corso dell’interrogatorio. Attualmente restano nelle prigioni dell’occupazione israeliana 300 bambini palestinesi, circa trenta di essi hanno meno di 16 anni… Polizia israeliana rapisce un bambino di 11 anni
E così cercando video recenti, scopro che se metto su you tube minorenni, appare la vicenda Berlusconi e ci siamo capiti…poi però su Facebook trovo, cercando Siria, un nome che rimanda a un video agghiacciante Martyr -Hamza al-Khatib the child 13 years old sottotitolato per chi non vuole o può aprirlo: Hamza al-Khatib, bambino di 13 anni, è stato torturato, evirato, dalle forze di sicurezza siriane e ucciso nel villaggio di Giza in Draa.”
5 aprile 2011: Yemen: almeno 22 bambini uccisi da marzo nelle proteste contro Saleh.
4 marzo 2011: “Martedì scorso due elicotteri delle forze NATO in Afghanistan hanno ucciso nove bambini tra i 9 e i 15 anni afgani dopo averli confusi con un gruppo di talebani che avevano attaccato una base delle forze alleate vicino al villaggio di Nanglam. La notizia ha avuto poco spazio, e poco seguito dopo le scuse presentate dal comandante David Petraeus. Un anno fa erano stati otto i bambini uccisi per errore dalla NATO in un’altra operazione, solo per parlare delle stragi numericamente più elevate.”
“Uccisi mentre raccoglievano legna, dalla polizia afghana che li ha scambiati per talebani: così sono morti ieri sette ragazzi afghani al confine con il Pakistan.” Questa però è del 7 febbraio 2010.
Errori umani, Orrori disumani. AmenNon mi addentro nell’ Africa, in tante disgraziate parti del Mondo, ma anche in Italia, come scordare certe madri di Taranto che chiedono sia fatta giustizia, date le morti per leucemia e tumore sui loro minori, causa miasmi diossina?
Cosa vogliamo fare di queste notizie, usarle, capirle, gettarle, scordarle, cosa? Ha un senso che io concluda come faceva Vittorio Arrigoni con un Restiamo Umani…a chi lo dico? All’ Utopia da cantare?
Tacere non mi è possibile, da morta forse.“Non temo le urla dei violenti ma il silenzio degli onesti ” diceva Martin Luther King e lo ricordava Vik. Conto sulla staffetta, dunque anche io, in ogni caso. La speranza del zitti e buoni, è una trappola infame.
Ciononostante, mi auguro che vincano 25 milioni di SI, al Referendum Abrogativo del 12 e 13 giugno, in Italia. Anche questa è una notizia minore, a cui è stato dato poco spazio. Come la Guerra dei Bambini. I pazzi siete voi se non votate SI. Almeno questo. Siamo tutti indispensabili.
Doriana Goracci