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16 Febbraio 2011 17:03

le donne si muovono. Finalmente

597 visualizzazioni - 0 commenti

di paolodegregorio

 -         le donne si muovono. Finalmente!  -

di Paolo De Gregorio, 14 febbraio 2011

 

L’unico vero miracolo fatto da B. è quello avvenuto ieri: è riuscito a resuscitare il movimento delle donne, in letargo da 30 anni, indignate e inviperite per il modello di rapporto tra i sessi che si propaga dalla vita privata del nostro “caro leader”.

Stupisce questo enorme ritardo nell’opporsi a questa “cultura”, che già dai primi anni ’80 fluiva nei cervelli degli italiani e delle italiane dai suoi canali televisivi privati, con trasmissioni tipo “Drive-in” e “Colpo grosso”, che illustravano meglio di qualunque teoria quale dovesse essere il ruolo delle donne.

 

E’ stata l’influenza malefica di 30 anni di bombardamento mediatico (andato a buon fine), al punto che per seguire quei modelli abbiamo visto la chirurgia estetica diventare pratica comune (come una volta si toglievano tonsille e adenoidi), e abbiamo visto la maggior parte delle giovani omologarsi come scimmie ammaestrate ai dettami degli stilisti, costrette a dolorosi equilibrismi per saltellare su tacchi oltre i 10 cm, esibire culi e tette come unica forma di comunicazione, comportandosi al contrario dei principi femministi.

Questa “cultura” ha colpito in profondità il mondo femminile,ha determinato tante tragedie di salute, anoressia, interventi estetici con complicanze anche gravi, suicidi, depressione per non essere all’altezza del modello dominante proposto, insomma una profonda infelicità, mentre tante “belle”, le api regine, come premio venivano ammesse a soddisfare i piaceri del loro creatore e utilizzatore finale.

 

La strategia del padrone delle TV era del tutto evidente già 30 anni fa, con la sua potenza di fuoco doveva riuscire ad imporre un mondo illusorio in cui sembravano aprirsi alle donne tutte le strade, si faceva trionfare l’immagine femminile della bellezza e della procacità, mentre in realtà si distruggeva ogni valore femminista e si fabbricavano persone addestrate al consumo e alla imitazione di modelli estetici, lontane da ogni impegno sociale e politico.

Per 30 lunghi anni si è accettata questa dittatura profondamente ideologica. Milioni di donne hanno votato per chi le disprezza e le compra un tanto al chilo, e solo ieri, nelle piazze d’Italia, ma soprattutto a piazza del Popolo a Roma, si è visto il miracolo di centinaia di migliaia di donne, di ogni età e ceto sociale, finalmente insorte contro il vero responsabile delle loro disgrazie.

Certo si somma allo sdegno delle pratiche del puttaniere e corruttore di minorenni, il dilagante precariato, la mancanza lavoro, la parità sul lavoro mai concessa, il peso della crisi economica, l’assenza di futuro, e la cosa da culturale ed etica si fa politica.

 

Ed è su questo terreno che bisogna fare il salto di qualità, superando le sciocchezze del vecchio femminismo in cui il nemico era l’uomo e le prostitute delle lavoratrici, dimenticando 30 anni di silenzio e di tolleranza verso il “berlusconismo”, e mettere un punto fermo: Berlusconi è l’espressione delle logiche del capitalismo e dei monopoli, non ha governato l’economia, non propone nulla di credibile per il futuro ed è pericoloso per la democrazia, in quanto mette ogni giorno in discussione il ruolo della magistratura per cercare l’impunità personale.

Il suo ciclo è finito e credo che una continua mobilitazione delle donne possa presto accompagnarlo alla porta di uscita da Palazzo Chigi, e questa volta per sempre.

Paolo De Gregorio 

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