26 Settembre
- rottamiamo
di Paolo De Gregorio, 24 settembre 2010
Mai come in questa stagione politico-mediatica
Le facce di questi servi, pagati dal nostro canone, rispecchiano la faccia del nostro paese oggi, asservito, ricattato, senza alcuna etica né professionale né individuale.
Il modello di democrazia e libertà che ci propone il nostro sultanato è ben rappresentato dalla vicenda Santoro e Dandini, in cui si evidenzia come le parole siano sideralmente lontane dai fatti, e la libertà consiste nel togliere la parola ai propri antagonisti.
Nulla dimostra meglio di questi fatti la prepotenza, il voler far tacere le poche voci critiche, e parlare di “regime” è ormai un dovere.
Da anni insisto che il duopolio monopolistico RAI-MEDIASET va superato, con la semplice norma che nessun operatore mediatico può possedere più di una rete nazionale.
In parole povere significa obbligare sia Rai che Mediaset a vendere ciascuna due reti, e che
Solo in questo caso si potrebbe parlare di democrazia, con un elemento di bilanciamento del grande potere della editoria privata che controlla quasi tutto, dalle riviste ai giornali, ai libri, alle televisioni, fino alla selezione dei film che ci fanno vedere.
Grillo ieri sera da Santoro ha parlato di abolire i leader, giustissimo, e di far camminare le idee, le proposte, i programmi concreti che riguardano la nostra vita e il nostro futuro.
La partita contro i monopoli mediatici è una partita fondamentale per tornare in democrazia, io ho fatto la mia proposta, democratica, fattibile, con la possibilità di chiedere lo sciopero del canone fino a quando non ci faranno votare per il presidente.
Mi piacerebbe vedere una grande discussione e mettere nero su bianco una proposta definitiva da sottoporre al voto della “rete”, per incominciare a mettere un tassello di un programma politico con cui andare alle elezioni, contro TUTTI i vecchi partiti.
29 Settembre 2010 11:41
caro de gregorio, ci abbiamo provato e vorremmo farlo ancora, come libera associazione di consumatori, tentando di metter in piedi un servizio di garanzia per gli utenti del servizio pubblico televisivo. Vedi per questo www.tgmonitor.ilcannocchiale.it . A parte il plauso e i consensi ci siamo fermati a luglio perché non abbiamo risorse per completare e rendere permanente un servizio di monitoraggio che accompagnasse, con i dati, la rivendicazione della qualità e correttezza del servizio pubblico. Chissà che non possa aiutarci lei in qualche modo? grazie per contatti 335-7722977 adriano colafrancesco
adriano colafrancesco