269 utenti


Libri.itIL VIAGGIO DELLA MADREPERLA 3 – L’OMBRA DELLE PIETRELA REGINA DELLE NIAGARA FALLSPOLLICINOTILÙ BLU NON VUOLE PIÙ IL CIUCCIOEDMONDO E LA SUA CUCCIA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

23 Luglio 2010 09:25

Haiti, il terremoto continua

430 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

Padre Regino Martínez Bretón è un gesuita di Haiti. Un uomo impegnato da sempre per questo Paese che da anni occupa le ultime posizioni tra le nazioni più povere della terra. Padre Regino non conosce il linguaggio della diplomazia. Lui lavora con 'Solidaridad Fronteriza' del servizio rifugiati e migranti. Non ha il tempo di mettere merletti alle parole. Per questo denuncia che: "L'umanità è venuta a vedere la situazione di Haiti a partire dal 12 Gennaio, ma la crisi haitiana non dura da sei mesi, né da due anni... bensì da secoli". Lamenta che la ricostruzione e la costruzione non siano nemmeno cominciati e che il presidente haitiano dichiari di aver ricevuto e amministrato finora due miliardi di dollari a fronte del milione e 200mila abitanti colpiti dal sisma. Per questo, Martinez Bretón, dopo aver fatto comprendere le ragioni storiche della fame di Haiti, chiede a viva voce che, insieme alla costruzione, riprenda l’attività agricola. Che finalmente ci sia un progetto complessivo per rialzare questa povertà in ginocchio. La comunità internazionale non può permettersi di agire esclusivamente sull’onda emotiva e, pochi mesi dopo, dimenticare una tragedia che continua.

FONTE: http://www.peacelink.it/mosaico/a/32150.html

COMMENTA