24 Giugno
la petizione contro il sovraffollamento delle classi è stata inviata al Presidente della Repubblica, Presidente del Senato (+ commissione cultura), Presidente della Camera dei Deputati (+ vii commissione cultura), e Presidente della Corte Costituzionale via e-mail (testo+firme in pdf 217 pagine) venerdì scorso 18/06/10.
Mentre il plico di 280 pagine (con 8.883 firme raccolte on-line + 1.780 firme raccolte su cartaceo) è stato inviato ieri 22 giugno 2010.
Qui, di seguito, la lettera accompagnatoria del testo e delle firme della petizione.
Ioannis Lioumis
Illustrissimi
Presidente della Repubblica,
Presidente del Senato,
Presidente della Camera dei Deputati,
Presidente della Corte Costituzionale,
ci rivolgiamo a Voi, massimi custodi della Costituzione, delle Leggi e del Parlamento, per
esortarVi a esercitare il Vostro ruolo.
In una stagione come questa attraversata da crisi economiche e di valori, riteniamo sia
necessario prestare attenzione alla tutela delle normative sulla sicurezza nelle scuole,
che si basano su principi costituzionalmente garantiti rispetto alle leggi ordinarie
emanate esclusivamente nell'ottica di distrarre risorse dal settore scolastico (tagli da 8
miliardi di euro circa e 134 mila posti in meno in tre anni), a detrimento non solo della
qualità dell'offerta formativa, ma anche dell'incolumità dei soggetti che fruiscono delle
strutture scolastiche.
Siccome la Costituzione della Repubblica italiana all'Art. 134 conferisce il potere alla
Corte Costituzionale di giudicare sulle controversie relative alla legittimità costituzionale
delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni, con la nostra
petizione (in allegato) contro il sovraffollamento delle classi (più di 10.000 firme raccolte
in poco più di un mese) vogliamo:
denunciare le evidenti contraddizioni tra le direttive del Ministero (art. 64 legge 133
del 6 Agosto 2008) che impongono l’aumento degli alunni per classe e la normativa
esistente in materia di sicurezza e agibilità dei locali scolastici (Decreto
Interministeriale del 18 Dicembre del 1975; Decreto del 26 Agosto del 1992 del
Ministero dell'Interno; Decreto legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008: testo unico sulla
salute e sicurezza sul lavoro);
chiedere, il rispetto delle leggi calpestate in ambiti così decisivi come le questioni della
salute e della sicurezza, per una scuola pubblica di qualità, per la democrazia e per la
vita del Paese.
Facciamo questo perchè assistiamo ad una mancanza di qualsiasi rispetto di alcune
regole, che sono poste a garanzia di tutti e che hanno funzionato bene fino ad oggi.
Crediamo sia materia di preoccupazione anche per Voi che presiedete i massimi organi
dello Stato e vegliate sull'osservanza ed il rispetto delle Leggi, della Costituzione e del
Parlamento.
Cordiali saluti
Per il coordinamento insegnanti delle scuole secondarie di Modena “La Politeia”
Prof. Ioannis Lioumis