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18 Marzo 2010 11:08

IL ROSSO E IL NERO

750 visualizzazioni - 0 commenti

di Maria Dilucia

IL ROSSO E IL NERO
ovvero fiction: Parlamento
in onda tutti i giorni ovunque o quasi!

Giocano a rimpiattino l’uno con l’altro
Facendo finta di essere nemici
Ma in realtà passandosi la palla
Quando più fa loro comodo.
Ora a destra ora a sinistra.
E noi spettatori tutti convinti del gioco!
Invece tutto è prestabilito.
Cambiano gli attori
Ma sempre gli stessi i registi.
E noi attoniti, inconsapevoli,
speranzosi del lieto fine.
Speranzosi nell’ulteriore cambiamento,
cambiamento per cui qualcuno
ha dato pure la vita.
Gabbati!
Certo accettare non è facile!
Certo dopo tanti anni di lotta
è doloroso!
Certo possiamo continuare il finto gioco!
Perdere il tempo, le forze le energie,
nel nulla.
Semplicemente,
l’ideologia è stata strumentalizzata,
come la magia prima e la religione dopo.
Ma ancora rimaneva un grave pericolo:
il popolo unito.
Ancora era troppo pericoloso, il popolo.
Anche se poche volte nella storia
ha mostrato la sua forza,
scegliendo il più delle volte di subire,
pari a un gigante picchiato da un nano.
Nonostante tutto ancora lo si temeva, il popolo.
No, il vizio non era alla nascita
la strumentalizzazione è nata dopo.
Dopo, quando hanno capito la possibilità
dell’ideologia di dividere il popolo
e mettere una parte di esso contro l’altra.
E nella guerra fratricida
non erano più motivi di lotta
la fame, la casa, il lavoro, la scuola, la sanità,
ma i colori, i pensieri, i concetti,
il tutto spacciato per democrazia.
Grande e ben curata è stata la messa in scena
della finta politica,
molto bene hanno studiato la loro parte
i buffoni di corte che si prestavano,
ad ingannare il popolo,
nel falso ed ingannevole gioco.
Un abile gioco di prestigio,
in cui il mago ben ha saputo nascondere l’inganno.
Ma ora il biglietto da pagare è troppo alto ora,
il grande fratello in parlamento troppo pretende.
Ora bisogna spegnerla questa assurda fiction!
E non permettere più a nessuno di nascondere
la propria nullità sotto l’ombrello dell’appartenenza.
Sia a destra sia a sinistra.

Maria Dilucia

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